Niente trasferta a Genova (c'è stata un po' di confusione)

Niente trasferta a Genova (c'è stata un po' di confusione)
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Genoa-Atalanta è una partita fantasma. Prima la questione del settore ospiti aperto ai tesserati, poi aperto a tutti e infine blindato per i residenti in Lombardia e mentre Bergamo veniva imbiancata per la prima volta in questo inverno ecco pure lo slittamento di 24 ore a causa delle condizioni meteo avverse nel capoluogo ligure: si giocherà martedì sera (domani) alle 19 e per la Dea sarà una partita molto importante nella corsa al sesto e settimo posto.

 

 

Il divieto di trasferta a Genova: cosa è successo. Mentre tutta Bergamo si apprestava a vivere la magica serata di Reggio Emilia con il Lione, la gara di Marassi con il Grifone era stata aperta ai soli possessori di tessera del tifoso. Dopo la determinazione dell’Osservatorio della scorsa settimana che aveva bloccato la trasferta di tanti appassionati per Torino-Atalanta, la situazione pareva ripetersi; invece, a poche ore da Atalanta-Lione, si è sparsa la voce che la trasferta fosse aperta a tutti, compresi i non tesserati. Sul sito ufficiale di Listicket, fino a sabato pomeriggio, campeggiava il messaggio di apertura a tutta la tifoseria orobica ma dopo alcuni problemi di ordine pubblico non meglio specificati (ci sono diverse versioni dei fatti, si parla di contatti tra ultras del Lione e bergamaschi ma l’unica certezza è che c’è un arresto tra gli ospiti mentre un atalantino è in ospedale con la mano spappolata da un petardo) da Genova è arrivato un nuovo stop e questa volta il divieto di trasferta punisce anche i possessori di tessera del tifoso. La decisione è certamente molto forte, le autorità liguri hanno evidentemente avuto notizia dal questore di Reggio Emilia di comportamenti deprecabili e condannabili da parte dei bergamaschi ma ci sono tante domande che meriterebbero una risposta. La più importante è certamente questa: perché colpire tutti per educarne, forse, pochi? Tornando alle violenze e senza pensare al loro colore, è giusto dire che trovarsi a commentare certe situazioni, con l’Atalanta che vola in Europa, è francamente incredibile.

Lo slittamento della gara, squadra a casa. Venendo al campo, l’Atalanta nella giornata di domenica si è regolarmente allenata a Zingonia in attesa di partire alla volta di Genova. La conferenza di Gasperini, divisa tra ragionamenti sul sorteggio e speranze di vittoria a Marassi, è andata in scena poco dopo le 13.30 e tutto era già stato organizzato per raggiungere la Liguria. Nelle ore precedenti la partenza, però, diversi bollettini meteo avevano evidenziato la possibilità di intense perturbazioni nella zona dello stadio e quindi il rinvio si sapeva che sarebbe stato possibile. Attorno alle 16.30, quando la squadra era ormai pronta a partire, sono iniziate a circolare voci insistenti di un rinvio a martedì sera e poco dopo (la nota Ansa ufficiale è delle 17.33) è stato diramato un comunicato del Commissario della Lega Carlo Tavecchio che posticipava alle 19 di martedì 12 dicembre la sfida tra nerazzurri e rossoblù. Per l’Atalanta, lo spostamento della gara aumenta il tempo di recupero dopo la sfida di Europa League e potrebbe non essere uno svantaggio.

 

 

Classifica: Milan a 24, serve una vittoria. I risultati del fine settimana, in attesa di Lazio-Torino con i granata appaiati alla Dea a quota 20 punti, hanno detto che il Milan si è parzialmente ripreso dal pareggio di Benevento. Il 2-1 firmato Bonaventura regala ai rossoneri un piccolo vantaggio sul gruppone che insegue l’Europa League (24 punti, settimo posto solitario e solo tre lunghezze di ritardo dalla Sampdoria settima) ma è bene sottolineare come la corsa sia ancora molto lunga. La Dea contro il Genoa è chiamata a continuare con le prestazioni delle ultime settimane, il pareggio di Torino va strettissimo ai nerazzurri ma in questo momento tocca rimboccarsi le maniche e cercare di strappare con i denti e con le unghie risultati migliori in trasferta rispetto ai pareggi ottenuti contro Chievo, Fiorentina e Toro. La squadra orobica vale di più, prima della fine del girone di andata mancano ancora due sfide esterne (Genoa e Milan) e la speranza è quella che sulla scorta delle emozioni europee la Dea possa davvero partire a razzo anche nel mini-campionato che vale (nuovamente) l’Europa.

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