Non sarà il solito derby I tifosi se ne stanno a casa

Non sarà il solito derby I tifosi se ne stanno a casa
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Brescia-Atalanta, dopo oltre 13 anni, non sarà di certo il solito derby. Una delle partite più sentite a livello campanilistico dai tifosi nerazzurri e biancocelesti sta perdendo, di fatto, tutto il suo fascino e il comunicato della Curva Pisani di giovedì pomeriggio, seguito dalla pioggia di annullamenti dei bus organizzati da parte delle altre associazioni del tifo orobico, dimostra come il momento non sia affatto semplice per la tifoseria nerazzurra.

 

 

Il comunicato della Curva. Ieri mattina l’Osservatorio ha dato comunicazione che i 1.027 biglietti del settore ospiti sarebbero stati in vendita solo ai possessori di Dea Card. Non è la prima volta che accade (già in altre occasioni a trasferta non è stata libera) eppure giovedì la Curva pisani ha chiesto ai tifosi di dare un segnale forte e di lasciare il settore ospiti vuoto. Attorno all’ora di pranzo è arrivato infatti questo comunicato, pubblicato sul profilo Facebook “Sostieni la Curva”. “Chiediamo a tutte le persone che amano il tifo, la passione, il sacrificio e il lavoro fatto per creare e mantenere una Curva e una tifoseria unita di disertare il settore ospiti e lasciare quei gradoni spogli di ogni colore. È l'unico modo per lanciare un segnale, per non essere complici e far passare questo divieto come una cosa normale, questa volta è importante dimostrare con i fatti che non si può più andare avanti così”.

 

 

Quale è il significato del comunicato. Nello scritto della Pisani si fa riferimento al momento che vive la Curva. “Mentre stiamo vivendo uno dei periodi più preoccupanti degli ultimi anni a livello di repressione a Bergamo, arriva la notizia che il derby sarà solo per chi ha sottoscritto la tessera del tifoso. Cosa diventa una delle partite più sentite a livello campanilistico con tutte queste restrizioni, senza la sua gente, senza gli sfottò, senza quegli striscioni che sono il sale del calcio?! Resta una partita vuota e senza significato”. Da questo punto di vista appare chiaro che, oltre all’impossibilità di andare a Brescia per il derby, pesi parecchio anche la situazione che nel giro di una settimana è letteralmente precipitata per una serie di denunce e diffide che hanno colpito la Nord. Per i fatti di Firenze si attendevano risposte da parte della Procura sul pestaggio avvenuto al cavalcavia del Varlungo e invece sono spuntati 28 Daspo per fatti che sarebbero avvenuti allo stadio di cui mai si era avuto notizia; dopo la gara Spal-Atalanta del 25 agosto sono arrivati 4 daspo per chi lanciava i cori, a causa di qualche “vaffa” di troppo ai funzionari di polizia e per i canti contro le forze dell’ordine.

 

 

La risposta delle associazioni: niente bus. L’invito della Curva Pisani tocca la sfera personale di tutti i tifosi, ognuno deciderà secondo la propria coscienza e sarà curioso capire in quanti aderiranno: sul portale ticketone.it si può vedere la mappa del Rigamonti con i posti a disposizione e sembra che un po’ di tagliandi siano comunque stati acquistati. Di sicuro, ciò che adesso non deve accadere è che si mettano uno contro l’altro sostenitori d’accordo con la Curva e altri che invece decideranno comunque di andare allo stadio. Per chi vorrà andare, la Questura ha previsto un servizio scorta con partenza alle ore 12 da via Spino a Bergamo. Le associazioni di tifosi presenti a Bergamo (Chei de la Coriera, ATA, Club Amici dell’Atalanta e Semper in Trasferta) hanno già accolto la richiesta della Curva Pisani e sui social sono stati comunicati gli annullamenti dei bus che da giorni erano in preparazione. Già non è scontato riuscire a organizzarsi con appena 48 ore di preavviso (fino a ieri non era chiaro se la trasferta sarebbe stata o meno aperta) ma per una volta si è deciso davvero di dare un segnale di unità. Servirà a poco? Forse sì, ma una scelta tanto condivisa da anime molto diverse tra loro non può che far riflettere.

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