I numeri della Dea in Europa (semplicemente strepitosi)

I numeri della Dea in Europa (semplicemente strepitosi)
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I numeri dell’Atalanta in Europa sono semplicemente strepitosi. Quando sono passate ormai quasi 36 ore dalla sfida vinta per 1-0 con il Lione, la gioia dei tifosi orobici non si placa e anche se sullo sfondo c’è l’impegno in campionato di Genova contro il Grifone (lunedì sera), il pensiero di tutti è ancora rivolto alla magica notte europea di giovedì. Adesso che il girone è finito e la Dea è arrivata prima, giusto mettere in fila qualche numero per capire quanto sia importante quello che Gomez e compagni hanno saputo fare.

 

 

Atalanta sempre in gol e mai battuta. I primi dati che rendono pieno merito alla squadra di Gasperini riguardano i gol. Nelle sei partite del gruppo E la squadra orobica è riuscita a segnarne 14 incassandone appena 4: con un saldo positivo di 10 reti, è facile spiegare il passaggio del turno ma, ad esempio, molto meglio guardare a come i bergamaschi hanno sempre trovato la via della rete chiudendo la prima (contro l’Everton) e l’ultima (con il Lione) senza nessun pallone alle spalle di Berisha.

L’impresa più grande, numericamente parlando, è di sicuro quella di Liverpool. Nessuna squadra italiana era mai riuscita a segnare tanto in casa di una inglese e quel 5-1 all’Everton ha dato un grande impulso sotto il piano dell’autostima a tutto il gruppo. Contro il Lione, nell’ultima partita, la squadra orobica ha chiuso i conti grazie all'unico 1-0 del suo percorso: se al bel gioco iniziano anche ad affiancare un po’ di sano cinismo, questi ragazzi si toglieranno grandi soddisfazioni. Soprattutto perché parliamo di una squadra che in Europa non perde mai. Né in Europa League (4 vittorie e 2 pari) che in amichevole (3 vittoria contro Lille, Borussia Dortmund e Valencia).

 

 

Volume di gioco: la Dea c’è. Nelle sei gare del girone i nerazzurri hanno tentato oltre 80 volte di segnare un gol, i tiri sono stati 63 con 3 pali colpiti e ben 34 angoli calciati a fronte di soli 11 fuorigioco fischiati. Rispetto a quanto capita in Italia, il possesso palla nelle gare di coppa è stato per tre volte sopra il 50 per cento e per tre volte sotto, con un dato complessivo (inficiato dal 39 per cento di Lione) che si attesta sul 46,7 per cento. La squadra ha completato in modo positivo quasi l’82 per cento dei passaggi (2.029 su 2.482) e oltre 46 palle recuperate a partita di media.

Altro dato molto significativo è quello che riguarda il numero di giocatori andati a segno, ben otto. Il cannoniere della squadra è Cristante (3 reti), dietro di lui ci sono Gomez, Ilicic, Petagna e Cornelius (2 gol) mentre Gosens, Masiello e Freuler hanno provato la gioia personale in soltanto un’occasione. L’unico neo di queste prime 6 partite riguarda i cartellini gialli: ben 22 ammoniti con una media di 3,6 a partita sono tantissimi se consideriamo che i falli commessi sono stati 68 (11,33 a gare).

 

 

Tifosi al seguito: oltre 9.200 chilometri percorsi. L’ultima considerazione che merita di essere fatta non riguarda i giocatori in campo ma i tifosi che si sono mossi al seguito della squadra orobica. Tra Reggio Emilia (tre partite), Lione, Nicosia e Liverpool, i sostenitori orobici si sono sobbarcati la bellezza di oltre 9.200 chilometri dando sempre un contributo molto importante alla squadra. A Lione c’erano 3.000 tifosi (tra settore ospiti e tribuna), a Nicosia oltre 800 e a Liverpool addirittura 3.500: se consideriamo anche le gare in casa (media di 14.112 spettatori) il totale complessivo sfiora le 50 mila presenze per sei partite giocate sempre fuori casa.

I numeri rispecchiano in pieno la grande voglia di "Atalanta europea" che da ormai quasi 30 anni rappresentava un sogno per tutti i tifosi. Sicuramente è sensazionale ripensare ai voli charter organizzati (14 in tutto tra Lione, Nicosia e Liverpool) e ai bus messi su strada: solo a Lione si sono mossi oltre quaranta mezzi e per ogni partita casalinga (a Reggio Emilia) la convenzione con Ovet di Atalanta e tante iniziative singole hanno dipinto di nerazzurro le autostrade verso il Mapei Stadium con tanti tifosi a bordo.

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