Percassi-Gasp, vertice in corso La Festa della Dea non si farà

Percassi-Gasp, vertice in corso La Festa della Dea non si farà
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Il giorno dell’incontro tra Percassi e Gasperini, la cena a Scanzorosciate con il presidente che si dice possibilista sulla Champions a Bergamo ma, soprattutto, la conferma ufficiale che la Festa della Dea 2019 non si farà. Mentre passano le ore e la consapevolezza del traguardo storico che è stato conquistato diventa sempre più forte, iniziano a delinearsi gli scenari dei prossimi mesi e tutta la piazza attende novità importanti sul fronte allenatore.

 

 

Percassi-Gasperini, incontro in mattinata. Dopo la cena di ieri sera alla Tenuta Serradesca di Scanzorosciate, è in programma per oggi l’incontro tra Percassi e il tecnico Gasperini. Al vertice è molto probabile che partecipino anche l’amministratore Luca Percassi e il direttore operativo Roberto Spagnolo, il dirigente che nello spogliatoio è più vicino di tutti al mister. Sul tavolo non ci sono questioni economiche ma tecniche: il tecnico infatti ha intenzione di portare avanti un progetto che permetta alla Dea di fare bella figura l’anno prossimo in Champions. Dal punto di vista della proprietà, la permanenza di Gasperini non è in discussione. Percassi, a più riprese, ha detto che è scontato che il tecnico rimanga e siccome era già informato delle richieste di Gasperini pare chiaro che il numero uno della Dea abbia in tasca proposte allettanti per sciogliere tutte le riserve e continuare insieme un percorso che ha portato la squadra al terzo posto in classifica. Nel pomeriggio è in programma anche un evento al Golf Club Parco dei Colli di Bergamo, dove ci saranno anche i Percassi. Chissà che non rilascino qualche dichiarazione al riguardo...

 

 

Champions a Bergamo? Percassi apre. Nella serata di ieri, intanto, è stato il numero uno della società a scatenare i sogni dei tifosi con una risposta sibillina ma molto importante pensando al futuro. «Champions a Bergamo? Non lo escludo, adesso vediamo», sono state le parole del numero uno nerazzurro, e anche il direttore operativo Spagnolo, a successiva domanda, non ha escluso la possibilità trincerandosi dietro un sorriso senza grandi commenti. Dal punto di vista tecnico, dovesse avverarsi una cosa del genere sarebbe un miracolo. Oltre alla Curva Pisani che sta nascendo e alla Tribuna Centrale, servirebbero seggiolini a norma anche in Ubi e in Curva Morosini. Possibile che si provi la strada della deroga, ma solo nelle prossime settimane se ne saprà di più. Chiaramente, se dovesse riuscire un colpo del genere Bergamo vivrebbe fino in fondo il sogno di sentire la musichetta della Champions all’ombra di Città Alta.

 

 

Festa della Dea 2019, non si farà. Purtroppo però, nel clima di festa, arriva anche una brutta notizia. Sul giornalino distribuito a Reggio Emilia domenica sera prima di Atalanta-Sassuolo, gli ultras della Curva hanno annunciato che la Festa della Dea 2019 non si farà. Le motivazioni sono spiegate molto bene: il nocciolo è la questione che riguarda il leader Claudio “Bocia” Galimberti, a cui il Consiglio di Stato ha recentemente confermato il Daspo fino al 2022 respingendo le richieste di annullamento da parte della difesa. Il dispiacere per la mancata organizzazione di una manifestazione così bella e coinvolgente è tanto, ma la posizione della Curva è assolutamente condivisibile. «La Festa della Dea è ideata e organizzata dagli ultras – si legge sul giornalino – affinché tutti i tifosi dell’Atalanta ne possano godere. I pilastri portanti di questa festa sono sempre stati l’amicizia, il rispetto, la tradizione, l’umiltà, la passione, e se anche una sola di queste componenti non c’è, la festa non si organizza. Vogliamo che Claudio, che rappresenta la componente più importante della Festa, possa viverla da uomo libero e non da uomo che si mette umilmente al servizio degli altri. Non è una scelta di Claudio ma del suo gruppo, dei suoi amici».

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