Sei consigli per il mercato visto che la Dea non si muove

Sei consigli per il mercato visto che la Dea non si muove
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Oggi riprendono gli allenamenti a Zingonia e il gruppo atalantino a disposizione di Gasperini dovrebbe essere ancora lo stesso della scorsa settimana. La società sta lavorando per cercare di inserire qualche elemento che possa dare quelle alternative che Gasperini adesso non ha e in attesa di novità concrete, più o meno ufficiali, ci siamo divertiti a fare i direttori sportivi. Tralasciando le big e i giocatori in esubero che hanno quasi sempre alti stipendi e basse motivazioni, abbiamo scandagliato le rose delle venti squadre di Serie A e ci siamo chiesti: chi potrebbe fare al caso dell’Atalanta? Sono usciti sei nomi (per la verità qualcuno in più ma un minimo di selezione andava fatta). Li riportiamo in rigoroso ordine alfabetico, non sappiamo se qualcuno di questi è nei pensieri dei dirigenti o se ci siano addirittura trattative aperte. Prendetelo come un gioco, il mercato vero è tutta un’altra cosa.

 

1) Lucas Castro (classe 1989, Chievo Verona, Argentina)

Soccer: Serie A; Chievo-Genoa

La dirigenza del Chievo Verona ha fatto sapere che il centrocampista argentino può partire. La richiesta è alta, si parla di oltre sei milioni di euro, e non sembra esserci altra via se non l’acquisto definitivo. In stagione Castro ha giocato 18 partite con due gol e quattro assist per i compagni. Può muoversi sia a centrocampo come centrale che come esterno di spinta con compiti tattici. Nell’Atalanta potrebbe fungere da alternativa di lusso in mezzo al campo, ma anche al posto di Kurtic. A 27 anni è nel pieno della maturità e giocando magari la carta Paloschi, non sarebbe impossibile arrivare a lui. Il Torino, interessato al giocatore, non ha affatto chiuso i giochi e Castro è molto amico di Gomez.

 

2) Godfred Donsah (classe 1996, Bologna, Ghana)

Godfred Donsah

Stessa età di Kessiè e stesso procuratore, il giovanissimo ghanese gioca in Serie A da ormai tre stagioni e il suo score dice 46 presenze, quattro gol, tre assist e oltre 2.700 minuti ufficiali. Centrocampista centrale dalle ottime caratteristiche fisiche, dopo due stagioni di ottimo livello tra Cagliari e Bologna sta vivendo un’annata molto complicata agli ordini di mister Donadoni. Prima della partita di Coppa Italia (con gol) giocata ieri in casa dell’Inter, sono appena 286 i minuti giocati tra campionato e coppa. A parte le tre gare saltate per infortunio, dodici volte Donsah è andato in panchina e già da qualche settimana si parla di una sua partenza per trovare continuità. Con Gasperini potrebbe certamente tornare sui suoi livelli, un prestito con diritto di riscatto (anche a cifre importanti) potrebbe rappresentare una buonissima operazione.

 

3) Omar El Kaddouri (classe 1990, Napoli, Marocco)

Omar El Kaddouri

Fuori dal progetto tecnico del Napoli, dalla lista Champions e anche dalla lista dei 25 giocatori che il Napoli utilizzerà in Serie A. Con cinque presenze e solo 40’ minuti giocati in questa stagione, il calciatore marocchino assistito da Mino Raiola è uno dei misteri del campionato. A soli 27 anni El Kaddouri vive praticamente da emarginato, eppure in carriera ha dimostrato di poter fare anche la differenza giocando da centrocampista avanzato, centrocampista esterno (la posizione di Kurtic) e pure da mediano. La scadenza del contratto al 30 giugno 2017 non permette di fare troppe considerazioni sul futuro (è probabile che sul ragazzo ci siano già altre società) ma, dopo la Coppa d’Africa, perché non prenderlo per qualche mese in prestito?

 

4) Diego Farias (classe 1990, Cagliari, Brasile)

Diego Farias

Con la maglia del Cagliari, superati i problemi muscolari di inizio stagione, ha spesso giocato anche da titolare. Rastelli tuttavia ha Borriello, Sau, Joao Pedro, Di Gennaro, Barella e pure Melchiorri come alternative avanzate. La grande concorrenza potrebbe quindi suggerire allo sgusciante attaccante rossoblù di cambiare aria. Farias può giocare sia come ala destra che sulla fascia opposta, dunque può essere un cambio per Gomez oppure un’alternativa di valore sulla corsia che oggi, come primo cambio, vede D’Alessandro a disposizione di Gasperini. Dettaglio per nulla secondario: con quattro gol e un assist in 642 minuti, la media realizzativa è di tutto rispetto, con uno score complessivo che consta di 150 partite tra Serie A e B con 39 gol e 26 assist.

 

5) Josef Martinez (classe 1993, Torino, Venezuela)

Josef Martinez

Nello splendido Torino di Mihajlovic c’è un ragazzo venezuelano che trova pochissimo spazio. Spesso in panchina dopo un inizio di stagione da protagonista viste anche le assenze di alcuni compagni, il classe 1993 paga la grande concorrenza nel reparto offensivo e ha bisogno di giocare. Con il nuovo acquisto da parte del Torino del romanista Iturbe, lo spazio si ridurrà ulteriormente e già da qualche settimana si sentono rumors di squadre interessate al suo acquisto. Nell’Atalanta, Martinez potrebbe giocare sia sulla destra che al posto di Gomez, ma in generale avere un’alternativa come lui in avanti significa poter giocare meglio anche in contropiede: dieci presenze e un gol al Bologna alla seconda giornata sono il suo biglietto da visita stagionale.

 

6) Anthony Mounier (classe 1987, Bologna, Francia)

BOLOGNA, ITALY - SEPTEMBER 20: Anthony Mounier # 26 of Bologna FC celebrates after scoring the opening goal during the Serie A match between Bologna FC and Frosinone Calcio at Stadio Renato Dall'Ara on September 20, 2015 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Dopo le trenta presenze con quattro gol collezionati nella prima stagione in Italia l’anno passato, l’attaccante esterno di nazionalità francese arrivato dal Montpellier sta vivendo una stagione negativa. Con sei presenze in campionato su venti giornate e pochissime possibilità di farsi notare (quasi tutte in Coppa Italia), Mounier non è affatto soddisfatto della situazione e Bergamo per lui sarebbe una destinazione gradita. L’età non è più giovanissima ma parliamo di un giocatore di ventinove anni che è in scadenza 2018. Sia in prestito con diritto di riscatto che a titolo definitivo (il Bologna nel 2015 lo acquistò per due milioni di euro, difficile che oggi ne chiedano di più) potrebbe essere una buona soluzione per l’attacco.

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