Skrtel (chiamiamolo Martin) Il corazziere che mette paura

Skrtel (chiamiamolo Martin) Il corazziere che mette paura
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Martin Skrtel, e non solo. Il mercato dell’Atalanta va verso la quarta ufficialità dell’estate, dopo Muriel e Malinovskyi, senza dimenticare la conferma di Pasalic, tra oggi e domani dovrebbe arrivare anche la definitiva fumata bianca per il centrale ex Fenerbahce Martin Skrtel: un rinforzo di alto livello che viene a dare una mano a un reparto orfano di Mancini (passato alla Roma) e che in questo modo potrà permettere a Ibanez e Varnier di crescere (magari altrove) con più calma.

 

 

Chi è Martin Skrtel. Oltre cinquecento partite in carriera, classe 1984 (è nato a dicembre) e fisico da granatiere, Martin Skrtel è il classico usato sicuro. Per lui è previsto un contratto annuale con opzione per un’altra stagione. Negli ultimi tre anni ha giocato in Turchia ma in carriera ha vestito anche per nove anni la maglia del Liverpool. Centrale arcigno e molto risoluto, già Nazionale slovacco, nell’ultima annata è stato protagonista con la maglia del club di Instanbul: quaranta partite, condite da una rete, tra campionato, qualificazioni alla Champions League (eliminazione ad opera del Benfica) ed Europa League. Uno che ha giocato oltre trecento partite in Inghilterra e il resto tra Zenit di San Pietroburgo e Fenerbahce non ha bisogno di troppe presentazioni, per integrarsi nel sistema di gioco di Gasperini serve tempo e nessuno pretende che lo slovacco sia pronto subito, ma è chiaro che la sua esperienza potrà essere molto preziosa nelle gare europee. Centrale della difesa a quattro, Skrtel può tranquillamente giocare anche da perno nello schieramento a tre e quindi si giocherà un posto con Djimsiti e Palomino.

 

 

La decisione e l’ok della moglie. Un’operazione di questo tipo è normale che venga fatta ad agosto inoltrato. Gli svincolati sono sempre molto appetiti, c’è chi come Godin o Ramsey si mette nella condizione di fine contratto perché le big chiamano con ingaggi di altissimo livello e c’è chi invece chiude la sua esperienza al meglio e poi si mette sul mercato. Skrtel poteva scegliere, poteva anche aspettare gli ultimi giorni magari per accettare una super big e fare la ruota di scorta, e invece ha voluto l’Atalanta. Due giorni fa i suoi agenti sono stati una mattina intera a Zingonia, da quell’incontro con Luca Percassi e Sartori ne sono usciti tutti bene e mancava solo l’ok definito della moglie del calciatore, Barbara: i due hanno un bimbo piccolo, la signora Skrtel sembrava volesse rimanere a Instanbul e invece dopo averne parlato con il marito è arrivata la fumata bianca. Per l’Atalanta è un inserimento importante, a gennaio sulle sue tracce c’era il Barcellona che cercava un nuovo innesto, ma il centrale slovacco disse di no per chiudere con il Fenerbahce.

 

 

Cosa può succedere ancora. Ora che anche il tassello in difesa è stato sistemato, occhio alle altre operazioni. Dagli spifferi che circolano, i dirigenti della Dea sono molto attivi e qualche novità potrebbe esserci a stretto giro di posta anche sull’esterno. Con Castagne fuori un mese (oggi si opera), è molto chiacchierata l’operazione che potrebbe portare a Luca Pellegrini della Juventus (classe 1999). Bisogna trovare la formula giusta, con lui si farebbe anche un colpo in prospettiva e quindi la situazione va monitorata.
Gli altri nomi sul tavolo sono quelli di Fares per la fascia e Farias per l’attacco, in generale però è bene fare attenzione anche al centrocampo e pure a un altro difensore se si dovesse scegliere di fare un investimento per il futuro. Il mercato cambia in continuazione, si fanno sondaggi a tutti i livelli (anche su nomi che all’apparenza paiono impossibili) e si cerca di migliorare senza mai perdere di vista i conti. Anche sotto questo aspetto, l’Atalanta è un modello.

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