Il sogno proibito dei tifosi quest'anno si chiama Scudetto

Il sogno proibito dei tifosi quest'anno si chiama Scudetto
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Oggi inizia ufficialmente la nuova stagione della Dea. Con il mese di luglio, tutto si resetta e si fissano nuovi obiettivi: l’Atalanta di Gasperini vivrà il punto più alto di tutta la sua storia con la partecipazione alla Champions League e ci sono almeno tre domande che ci sentiamo di fare. Con quali aspettative si affronta una stagione come questa? Può stupire ancora questa squadra? Che cosa sognano i tifosi?

 

 

Aspettative: confermarsi è più importante che crescere. Alla vigilia di ogni campionato si parte per il ritiro pensando che si possa andare ancora più in alto. Ci sono annate in cui devi riscattarti, altre in cui devi ripartire e ricostruire e altre ancora dove punti a crescere. Poche, pochissime volte capita che invece l’obiettivo sia quello di confermarsi. Magari perché non hai la forza di andare più in alto in attesa di tempi migliori o, come in questo caso, perché il livello raggiunto è tanto importante che difficilmente si può salire ancora. L’Atalanta è sempre stata abituata a lavorare con grande cautela sul mercato, mantenendo chiaro l’obiettivo: si fa quello che si può senza mandare in sofferenza i bilanci. Questa volta non parte nessuno e l’idea è quella di migliorare ancora con l’innesto di 2-3 di giocatori oltre a Muriel. Progetto ambizioso: i soldi non mancano e tutto sembra andare nella giusta direzione, quindi non resta che attendere gli eventi e godere ogni singola emozione in arrivo.

 

 

Gasperini e i suoi ragazzi possono stupire ancora. Il tecnico e la società hanno deciso di comune accordo che non parte nessuno dei big a meno di offerte irrinunciabili. Diciamo di più: non parte nessuno dei 13-14 titolari dell’anno scorso e questo significa sostanzialmente due cose. La prima è che il mister vuol ripartire da basi solide e ben collaudate senza perdere troppo tempo a inculcare il suo calcio nei nuovi arrivati, la seconda è che negli stessi giocatori vede ancora margini di miglioramento. Se a centrocampo, mancando Cristante, il mister ci ha messo qualche mese a trovare la geniale soluzione Gomez, adesso è giusto continuare su quel solco senza perdere nessun pezzo per strada. A fronte di 103 gol stagionali, per migliorare il saldo delle reti tocca intervenire sulla difesa e quindi avanti con il lavoro insieme ai ragazzi che già sono in gruppo. Il Gasp conosce bene anche le mancanze del gruppo e l’inserimento dei nuovi acquisti è mirato: Muriel non ha giocatori simili in rosa quindi va a completare e non a sostituire.

 

 

I tifosi sognano in grande con lo Scudetto. La passione del popolo orobico la conosciamo tutti, ma qui stiamo arrivando a livelli che voi umani sostenitori pallonari non potete nemmeno immaginare. C’è chi pensa alla salvezza (pochi), chi vuol fare bella figura in Champions League andando poi in Europa (tanti) e poi ci sono quelli che senza alcun timore parlano apertamente di una squadra che può vincere lo Scudetto. Non siamo nemmeno nel campo del Fantacalcio, siamo oltre la più lucida follia. È bello sognare così in grande, non costa nulla e noi ci sentiamo di appoggiare il concetto. Se punti alla luna, mal che vada hai fatto un giro tra le stelle: il calcio italiano ha bisogno di storie di calcio appassionanti e bellissime come quella dell’Atalanta, tutti guardano a Bergamo come un modello e anche la ristrutturazione dello stadio è un indicatore di come dalle nostre parti tutto sia diventato speciale. Gasperini ha detto: «Mi sento bergamasco nello spirito. Piedi per terra, senza esaltazione. I bergamaschi sono concreti. Io che ho abitato davanti al mare e all’orizzonte, li ho spinti a sognare. Una piccola spinta. Come ha scritto un poeta, il bergamasco s’infiamma di rado, ma è brace sotto la cenere. Io ho solo soffiato un po’...». Chiediamo solo di infiammarci ancora. Per 10 mesi, senza smettere mai.

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