Prima tutti a gufare insieme poi diamo la carica ai ragazzi

Prima tutti a gufare insieme poi diamo la carica ai ragazzi
Pubblicato:

Sapete bene che mangiamo pane e Atalanta, ma in attesa delle parole di Gasperini il pensiero che gira in testa è solo uno: forza Sassuolo e forza Benevento. Non ci siamo ammattiti d’un tratto, semplicemente è arrivato il momento del rush finale e dunque dobbiamo iniziare pure a guardare in casa degli altri. Non abbiamo citato la Lazio perché la squadra di Inzaghi ha già i suoi buoni motivi per fare una partita importante con la Sampdoria, mentre aspettando Atalanta-Torino è chiaro come la vittoria della Dea combinata con una doppia “non vittoria” di Milan e Fiorentina avrebbe un peso enorme.

 

 

Gufare non è reato, anzi... Si scherza, ovviamente, ma per rompere l’attesa vale un po’ tutto. Dopo la vittoria di Benevento e i risultati arrivati dagli altri campo, l’Atalanta si è ritrovata al settimo posto e ora è padrona del proprio destino. Con cinque vittorie in cinque partite il sesto posto sarebbe matematico (Milan sorpassato) ma meglio non fare troppi voli pindarici: adesso conta solo il prossimo turno. Il calendario propone le sfide di Fiorentina (a Reggio Emilia con il Sassuolo) e Milan (in casa con il fanalino di coda Benevento) in anticipo rispetto alla gara della Dea e tutti i tifosi atalantini guferanno senza freni. Non c’è mica nulla di male, è pure bello che sia così: si corre tutti assieme, le variabili in gioco sono tantissime e incidono sul risultato e già l’attesa per il prossimo giro di risultati è qualcosa che rilascia adrenalina. Merita di essere vissuto.

Cosa può accadere tra una trentina di ore. Se dovesse andare tutto benissimo (Milan che non batte il Benevento, Fiorentina che perde a Sassuolo, Sampdoria che perde a Roma e Atalanta vincente con il Torino), la classifica sarebbe strabiliante: Atalanta e Milan 55, Sampdoria e Fiorentina 51, Torino 47. Praticamente, un piede e mezzo in Europa. Se i rossoneri facessero il bottino pieno, la squadra di Gattuso salirebbe a quota 57 e, con gli altri risultati invariati, per l’Atalanta ci sarebbe comunque da festeggiare. In caso di pareggio tra Atalanta e Torino, invece, è fondamentale che Fiorentina e Sampdoria non vincano le rispettive sfide. Il Milan a quel punto potrebbe scattare in modo decisivo ma sui rossoneri incombe sempre la decisione della Uefa sulle sanzioni per i guai finanziari del club e chissà che non possano arrivare punti di penalizzazione anche in questa stagione. Se l’Atalanta perdesse in casa, infine, forse resterebbe solo la matematica a dare speranze all’ambiente orobico, ma a quel punto la corsa sarebbe quasi terminata.

 

 

Ottimismo e realismo, quando la mente si ferma al punto. La gara di domenica è importante, il pubblico di Bergamo risponderà come sempre alla grande, ma c’è un sassolone nella scarpa che vogliamo toglierci. Senza polemica, soltanto con una sana dose di ottimismo e realismo. L’Atalanta, anche quando è uscita dalle posizioni che valgono l’Europa, ha sempre dimostrato di esserci e di poter stare attaccata al treno. La frangia più calda del tifo ci ha sempre creduto e ha sempre spinto per dare una mano ai ragazzi, ma tanti (troppi) tifosi hanno gettato la spugna dopo il pareggio a Ferrara. Come se fosse un fallimento. Questa squadra, questo gruppo e questo allenatore meritano rispetto e applausi da oggi fino a chissà quando. E credere nella qualificazione all’Europa fino alla fine è l’unica cosa che il tifoso può fare mentre sostiene la squadra. Adesso non è il tempo di criticare Petagna o esaltare de Roon, ora tocca fare quadrato e remare tutti dalla stessa parte. È un discorso da tifoso più che da giornalista? Sì, esatto. Ma ripeto: adesso contano il campo, il futuro dell’Atalanta e un po’ anche quello di tutti noi: volete mettere andare ancora in giro per l’Europa?

Seguici sui nostri canali