Salvare il pianeta

A Mozzo vanno tutti col Piedibus (e non soltanto per un venerdì)

A Mozzo vanno tutti col Piedibus (e non soltanto per un venerdì)
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Sui gruppi WhatsApp delle scuole di Mozzo, lunedì scorso mattina è arrivato questo messaggio: «Cari genitori, sulla scia dell'iniziativa SchoolStrike4Climate promossa dalla ragazzina svedese Greta Thunberg, in occasione del primo sciopero mondiale del pianeta, il comitato genitori vuole aderire all’iniziativa proposta per le scuole che consiste nell’andare tutti a scuola a piedi». Da subito i genitori hanno raccolto favorevolmente l’invito e il tam tam si è esteso non solo ai genitori dei ragazzi delle scuole elementari, ma anche a quelli delle medie. «Nel direttivo del comitato dei genitori - dice Denise Bolognini, la presidente - questa iniziativa ci ha toccato particolarmente e abbiamo pensato che potesse essere un’occasione per rendere più consapevoli le persone, soprattutto i ragazzi, di quello che succede al nostro pianeta. Con Silvia Vitali, referente del Piedibus di Mozzo, abbiamo organizzato la giornata in collaborazione con gli autisti del servizio che subito ci hanno dato la loro disponibilità».

 

 

Venerdì, oltre ai bambini delle scuole elementari, con la loro pettorina di riconoscimento del Piedibus, si sono aggiunti anche molti altri non iscritti con i genitori e i ragazzi delle scuole medie. «È una bella occasione - prosegue la presidente - perché si può tornare indietro a come si faceva una volta, evitando di usare l’auto per portare i figli a scuola. Sensibilizzare soprattutto i ragazzi delle medie ad andare a piedi o in bicicletta, utilizzando i percorsi pedonali e ciclabili presenti in paese è una possibilità per scoprire l’autonomia e mettersi in gioco, relazionandosi nel tragitto con altri ragazzi e non soltanto i compagni di classe. E se gli adulti vogliono accompagnare i figli o i nipoti si può fare anche a piedi. Quindi questa occasione, oltre a incentivare il progetto Piedibus, sta a dire: “Ti è piaciuta l’iniziativa del 15 marzo? La facciamo una volta al mese?”. Occorre che la cosa maturi passo passo, che i ragazzi e gli adulti riscoprano il piacere di passeggiare verso la scuola. E dall’altro lato costruire un’alternativa può migliorare la situazione davanti alla scuola, che spesso a causa delle soste ingolfa il traffico e aumenta l’inquinamento in centro al paese. Poi ognuno è libero di fare come vuole, ma far provare queste...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 36 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 28 marzo. In versione digitale, qui.

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