La stagista e...

Il cafonometro da ufficio 10 tipi umani con cui convivere

Il cafonometro da ufficio 10 tipi umani con cui convivere
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Agosto è praticamente finito, abbandoniamo le spiagge, le montagne, lasciamo i drink sul bancone, abbandoniamo pareo, bikini e bermuda. Infiliamo il portatile nella borsa, recuperiamo abiti e scartoffie e ritorniamo in ufficio – un ecosistema notoriamente ad alto tasso di cafonaggine – dove sta aspettando sicuramente almeno uno dei seguenti tipi.

 

10) Il meridionale

Ce l'abbiamo tutti e se non c'è manca un elemento imprescindibile. Proviene dal Sud, abita in provincia di Bergamo da trent'anni, ma l'accento non tradisce alcun segno di resa. Va d'accordo con tutti, si è ambientato, ma la nostalgia del paese lo accompagna quotidianamente. In pausa pranzo, ogni pietanza viene paragonata alla corrispondente preparata da sua mamma, risultando sempre sconfitta, una offensiva imitazione. Al ritorno dalle ferie, si presenterà con vassoi della superficie della scrivania e nutrirà l'ufficio per settimane. Qualcuno verrà sospeso nella cucina a trafugare di nascosto le provviste e, quando il meridionale lo vedrà, un sorrisino compiaciuto gli illuminerà il viso.
Livello cafonaggine: molto basso.
Piace perché: indispensabile.

 

9) Il timido

Età compresa tra i 35 e i 45 anni, di solito uomo, che a qualsiasi ora tu arrivi, lui è lì da prima. Saluta a malapena, si rifugia alla sua scrivania e parla solo se interpellato. Vive con i genitori – la mamma gli confeziona quotidianamente un pasto ligio ai più attenti dettami nutrizionali – consulta da anni i siti di vendita immobiliari, ma non riesce a quagliare. Innamorato segretamente della Positiva (vedi punto 7) balbetta quando la vede. Soggetto agli sproni costanti e di troisiana memoria del Meridionale (vedi punto 10). Un giorno perderà la pazienza definitivamente, ma nessuno può prevedere quando.
Livello cafonaggine: basso.
Piace perché: è protetto e amato sinceramente da tutti.

 

8) La stagista

Neolaureata, ventenne, alle prime armi, volenterosa e attiva. La sua presenza, involontariamente, ti mette davanti alla dura realtà: non sei più una ragazzina. Si presenta al lavoro lucida e riposata nonostante gli aperitivi serali. Il venerdì arriva con il trolley e il lunedì mattina scenderà, mai stropicciata, da un Bla bla car. La vedremo vivere le nostre stesse crisi e la guarderemo con un affetto da zia. Al primo successo contrattuale, diventerà una di noi.
Livello cafonaggine: universitario.
Piace perché: porta freschezza e aggiorna sulle mode dei giovani.

 

7) La positiva

Novembre, sciopero dei treni, pioggia, ufficio sotto organico perché sono tutti malati, capo nervosissimo. Solo il rumore dei tasti e dei fogli riempie l'atmosfera silente da tragedia apocalittica imminente. Lei entra fradicia, ma saluterà tutti con un «Buongiorno mondo!» che farà trasecolare il meridionale (vedi punto 10) ridere la stagista (vedi punto 8), arrossire e sospirare di pazzo amore, il timido (vedi punto 9). Le tragedie peggiori possono abbattersi sull'ufficio, ma la sua positività, assolutamente fuori luogo, non verrà intaccata. La sua incrollabile allegria – al limite con la totale incoscienza e sorda stoltezza – spesso è eccessiva, ma può rivelarsi un toccasana. Capace di strappare un sorriso anche ai più negativi, a volte verrà cacciata e insultata.
Livello cafonaggine: medio.
Piace perché: "non c'è niente da ridere" non è (quasi) mai vero.

 

6) L'innamorata

Giovane donna al secondo rinnovo a tempo determinato. Innamorata ogni settimana. Le sue avventure sentimentali coinvolgono tutti i colleghi, che saranno interpellati volta per volta per consigli amorosi. Incapperà sempre nello stesso meccanismo, ripetendo la stessa trama, uguale a se stessa. Ogni volta sarà l'amore della sua vita, sarà diverso. Tutti sperano in una definitiva sistemazione con il timido (vedi punto 9) che salverebbe due vite.
Livello cafonaggine: medio-alto.
Piace perché: è come una telenovela dal vivo ma a volte piange in bagno.

 

5) Il palestrato

Grandissimo personaggio dell'ufficio completo. Il vanitoso, il bellissimo in giacca, la camicia che tira il giusto sulla scapole, che quando esce dalle riunioni si gira le maniche della camicia, scoprendo l'avambraccio venoso e il Rolex di rappresentanza. Potrebbe far cadere ai suoi piedi tutte le colleghe finché non commenterà in pubblico lo scempio. Peserà attentamente tre fette di tacchino, che ingurgiterà con gallette di aria contate di numero. Farà così evaporare ogni fantasia. In pausa pranzo prenderà la sua borsa e si recherà in palestra ad allenarsi e, al ritorno, si specchierà in ogni superficie riflettente in cui si imbatterà a sistemare giacca e capelli. Altissimo rischio tresca con la stagista (vedi punto 8), molto amico del meridionale (vedi punto 10).
Livello cafonaggine: alto.
Piace perché: l'appagamento estetico aumenta la produttività.

 

4) La Segretaria (con la S maiuscola)

Le segreterie sono tante e tutte bellissime. Ma la segretaria-segretaria è il sostegno dell'ufficio, la colonna portante, il cuore. Donna d'esperienza, è la zia di tutti. Le basta uno sguardo per capire l'umore di chiunque. La sua memoria è infallibile, si ricorda tutto di tutti, date di nascita, attività in svolgimento. La sua capacità di analisi, il suo sesto senso, il suo database storico si collocano dove i confini dello stalking e dell'affetto si incontrano in una unica grande forza travolgente. È la custode dei più impronunciabili segreti dell'ufficio: tresche, magagne, aumenti di stipendio, non provate a tenerli nascosti.
Livello cafonaggine: materno.
Piace perché: di segretaria ce n'è una sola.

 

3) La virago

Donna, età nessuno la sa, capello rigorosamente legato in una coda altissima, abbigliamento da forze dell'ordine. Lavora indefessamente. Il suo approccio zelante e aggressivo al lavoro la rende il terrore del timido, lo zimbello del meridionale, l'orrore della stagista e il distacco dell'innamorata. La preferita del capo, la spia dei piani alti. Della sua vita privata non si sa nulla. La leggenda narra che il Natale del 2006 abbia alzato il gomito, si sia sciolta i capelli, e abbia rivelato una simpatia da compagnona insospettabile. La Segretaria (vedi punto 4) accennando un sorrisino, conferma.
Livello cafonaggine: molto alto.
Piace perché: professionista di altissimo livello.

 

2) Peter Pan

È la versione simpatica ed estroversa del timido (vedi punto 9) scapolo d'oro, un tempo, ora porta i segni di una gioventù che è stata e che il soggetto trattiene per gli ultimi brandelli, ma si gode il vantaggio anagrafico dispensando perle di saggezza che negli anni ha, per primo, ignorato. Partita di calcetto il mercoledì per non crollare definitivamente fisicamente. In ufficio da vent'anni, è praticamente il quarto figlio della Segretaria (vedi punto 4) che sono dieci anni che spera che metta la testa a posto. Ha avuto varie compagne, ma è fuggito alla prima minaccia di responsabilità. La Segretaria ne ricorda una in particolare, con molto affetto.
Livello cafonaggine: triste.
Piace perché: ha un notevole repertorio di barzellette.

 

1) Il capo

Non poteva che essere lui il cafone più cafone. La sua RAL (retribuzione annuale lorda) fa scoppiare in lacrime anche la positiva (vedi punto 7) usa impropriamente la prima persona plurale (prendiamo, scriviamo, facciamo) quando l'incarico assegnato è rognoso, quasi offensivo, col quale lui, ovviamente, non si sporcherà le mani. Non si sente in colpa.
Livello cafonaggine: dirigenziale.
Piace perché: il 27 del mese arriva sempre.

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