Un'indagine Nestlé

Italiani, che disastro con il galateo! Gli errori da non fare a tavola

Italiani, che disastro con il galateo! Gli errori da non fare a tavola
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«Monsignor Dellacasa: chi era costui?». Parafrasando un ben noto quesito manzoniano, se lo chiedono almeno il 30 per cento degli italiani. Quelli che, secondo una recente indagine condotta da Nestlé, avrebbero reinterpretato in chiave molto moderna, creativa e individuale regole del galateo, omettendo però dei particolari affatto trascurabili. La buona educazione, quei comportamenti corretti e formali da mantenere a tavola in casa e in società, e lo stile alimentare sano, essendo le due cose legate quasi da un sottile filo invisibile.

Italiani maestri di stile. Nella moda forse, ma non a tavola dove invece sembrano spadroneggiare azioni che avrebbero fatto accapponare la pelle a Giovanni Della Casa, icona di stile e del buon gusto fin dal Cinquecento, con la stesura del suo galateo di signorilità. Invece dimenticato nella moderna società, che ha adottato comportamenti, diciamocela tutta, un po’ coatti. Come avanzare, ad esempio, il cibo nel piatto. Se un tempo questa abitudine era ritenuta maleducazione, perfino un'offesa verso il cibo preparato e offerto dalla padrona di casa e soprattutto da un ospite, oggi secondo gli italiani sarebbe invece solo indice di iper-valutazione del proprio senso di fame, tanto da spingere a riempirsi eccessivamente il piatto di cibo. Incappando, così facendo, in almeno tre altre gravi dimenticanze: la prima di ordine etico, lo spreco di cibo; la seconda di appunto di un atteggiamento anti-galateo, e la terza non meno importante di salute, perché troppo cibo è diametralmente opposto alla moderazione, regola base dell’educazione al mangiare sano.

 

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Meglio non cadere in (troppa) tentazione. Avere molto cibo nel piatto e sotto al naso, con i soavi profumi che stuzzicano palato e narici, è un invito all’abbuffata, a riempirsi lo stomaco, anche in caso di sazietà. Dunque per attenersi al bon-ton sociale salutistico, perché le due cose sono inscindibilmente legate sebbene pochi lo sappiano, gli esperti della Fondazione ADI, Associazione Dietologi Italiani, ricordano e raccomandano di servirsi delle porzioni modeste, concedendosi poi al termine di esser un piccolo bis. Il quale non solo sarà largamente  apprezzato dalla padrona di casa, ma sarà anche un'azione politically correct con il vantaggio di evitare l’imbarazzante e maleducato rischio di lasciare il cibo nel piatto o di doversi alzarsi da tavola con la pancia troppo piena per non fare deplorevoli figuracce.

Gli italiani fanno scarpetta. Seconda scivolata di stile; perché sia che abbiano mangiato un piatto abbondante o stringato di pasta al sugo o di un’altra pietanza, sempre quel 30 per cento di italiani non rinuncerebbe a tirare su l’intingolo con un pezzetto di pane. Fregandosene, per dare piacere alla gola, delle ulteriori calorie che vanno a pesare su un  pasto già ampiamente completo: ahimè salute!  E poi c’è pure il sale, altro ingrediente che non rientra nei comportamenti bon-ton degli italiani: infatti le regole del galateo insegnano che aggiungere sale alle pietanze, o chiederlo a tavola, è segno di scarso apprezzamento del cibo che si ha nel piatto, ma il 45 del campione intervistato se ne fa un baffo aggiungendolo sale alle pietanze come e quando gli pare. Facendo del male, oltre che alle regole di educata convivenza, anche alla salute: la raccomandazione degli esperti ADI è infatti imparare a ridurre il sale in maniera graduale, così da abituare il palato, entro poche settimane/mesi, a gusti un po’ più insipidi, ma sensibilmente più buoni per il benessere generale dell’organismo. Tanto da considerare troppo salati, quelli consumati poco prima.

 

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Prima di sedersi a tavola. Ci sono tre azioni che gli italiani non si scordano di fare prima di sedersi a tavola. Abitualmente si lavano le mani all’incirca l’89 per cento degli intervistati, augura buon appetito il 65 per cento, sebbene la cosa sia un po’ dibattuta poiché il galateo ritiene questo invito maleducazione, e infine beve un bicchiere d’acqua prima del pasto il 34 dei commensali. Ottima abitudine e salutare quest’ultima, poiché contrariamente a quanto si ritiene, l’acqua non va bevuta soltanto fuori dai pasti; ma anche prima e durante il pasto. Circa 600-700 ml favoriscono infatti la digestione, migliorando soprattutto la consistenza degli alimenti ingeriti, agendo cioè da solvente per la maggior parte dei nutrienti quali minerali, vitamine idrosolubili, aminoacidi, glucosio, e stimolando in generale la digestione, assorbimento e l’utilizzo dei nutrienti contenuti nei cibi stessi. Se si superano le quantità d’acqua raccomandate a tavola, male non fa; si decelerano solo i processi digestivi a causa di una diluizione dei succhi gastrici. È bene ricordarsi poi che attraverso l’acqua l’organismo elimina le scorie e regola la temperatura corporea, dunque a tavola acqua a go-go; perché è indispensabile e fondamentale per la buona funzionalità di tutti gli apparati.

Le 10 regole anti-galateo secondo gli italiani. Ma come si comportano gli italiani a tavola? Discretamente, tutto sommato, stando anche al decalogo emerso dall’indagine di Nestlé. Infatti, secondo gli intervistati meritano zero in condotta, per cattivi comportamenti e mala-educazione coloro che:

 

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  1. Parlano con la bocca piena – 62 per cento
  2. Masticano con la bocca aperta – 60 per cento
  3. Parlano al telefono a tavola – 46 per cento
  4. Portano la bocca al piatto e non le posate alla bocca – 35 per cento
  5. Prendono il cibo dal piatto altrui – 27 per cento
  6. Offrono il cibo con le proprie posate – 27 per cento.

Sono da 5 in pagella invece i commensali che:

  1. Chiedono il sale a tavola, segno che il cibo non è apprezzato – 45 per cento
  2. Lasciano il cibo nel piatto – 44 per cento
  3. Fanno scarpetta – 38 per cento
  4. Tagliano tutto il cibo prima di mangiarlo – 30 per cento.

Allora su che cosa si dovrebbe puntare un po’ di più su pasti meno frugali, meno rapidi e in convivialità, a vantaggio di una migliore e più sana comunicazione e di più salute!

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