Tra spazzolini elettrici e fili interdentali

Pensieri segreti di una commessa I dilemmi sulla nostra igiene orale

Pensieri segreti di una commessa I dilemmi sulla nostra igiene orale
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I denti sono importanti, lo sappiamo tutti. Lo sappiamo sempre di più a giudicare dall’estensione del reparto igiene orale nei supermercati. Ormai ci sono corsie plurime per la cura dei nostri sorrisi, anche se per ironia del destino sempre meno persone decidono di mostrarlo. Andiamo con ordine, perché il settore è complesso. Se ci si vuole lavare i denti il primo strumento necessario è lo spazzolino. Bene, se siete persone indecise rischiate di rimanere davanti al settore tutto il pomeriggio.

 

 

Le setole. Come devono essere le setole del vostro spazzolino? Io personalmente le preferisco sempre dure, ma per una qualche legge non scritta non ci sono mai, o vengono rifornite in numero tre esemplari che finiscono subito. Scaffali interi di setole medie e morbide che vorrei tanto sapere chi usa, visto che hanno il potere pulente di un filo d’erba. Dovete titillarvi le gengive? Vi fate le carezze ai denti? E poi le setole le volete tutte bianche classiche oppure amate anche voi quelle setole colorate che metteranno allegria ai vostri denti? Se siete veramente veramente igienici, io so che prendete in considerazione anche il retro della testina per spazzolarvi la lingua. Tutti quanti state visualizzando la scena di voi davanti allo specchio con il pigiama a fiorellini rosa, ma con l’espressione di un Maori che si rastrella la lingua? Per il manico dello spazzolino poi, siete della vecchia scuola? Vi basta un manico qualsiasi o lo volete ergonomico, molleggiato, flessibile anche a 180 gradi? Più volete essere tecnologici, più il costo dello spazzolino sale.

Spazzolini elettrici. Non mi sto dimenticando di loro, tranquilli. Gli spazzolini elettrici sono le nuove star della nostra igiene orale. Ce ne sono per tutte le tasche, da quello popolare che ormai danno anche in omaggio con il detersivo a quello da centinaia di euro che ti toglie il tartaro con gli ultrasuoni, sbianca i denti, massaggia le gengive, ti disinfetta la lingua e pare ti faccia anche una panoramica e un’impronta mentre ti lavi i denti. Testine rotanti a velocità galattiche che vi toglieranno la fatica di dover fare tutti quei movimenti meticolosi che a tutti ha sicuramente mostrato il dentista quando eravamo bambini. Ora diamo tutti l’impressione di solleticarci l’ugola con un vibratore, ma vuoi mettere la comodità? La testina poi, la volete tonda, rettangolare, triangolare? Vibrante, rotante, basculante? Pulsante, per emozioni orali intense?

 

 

Il dentifricio. C’è poi il dentifricio, che è un’altra grossa incognita. Anni di infanzia a dirci che il fluoro faceva bene ai denti e poi improvvisamente girano notizie che il fluoro è dannoso per la salute. Quindi, ora? Fluoro sì o fluoro no? Nel dubbio, dentifricio alle erbe che sa sempre di naturale. In ogni caso c’è una vasta scelta di paste dentifricie con tutte le sostanze della tavola degli elementi. Quella che sbianca, quella per i denti sensibili, quella per la placca, quella alle erbe alpine, quella con effetto alito fresco (ma è solo un effetto, non è che risolva il problema), quella per vegani, quella anti batterica. Ne ho provate tante, a rotazione (sì, confesso, non sono fedele con nessun prodotto, sono una libertina del commercio) e non ho trovato differenze. Ma ognuno si pulisca i denti con l’idea che preferisce. Può scegliere però il gusto, anche se la menta va per la maggiore. Potreste anche trovare il gusto big-bubble, eucalipto o il famoso xilitolo.

Il filo interdentale e il collutorio. La regola poi vuole che dopo lo spazzolino si usi il filo interdentale. Esiste ancora e si trovano sempre i classici (a volte persino aromatizzati vagamente alla menta), ma ora l’evoluzione ci ha portati verso gli scovolini. Di ferro o di plastica, fanno ciò che da secoli fa lo stuzzicadenti, ma con un vestito più igienico e senza che sopra ci sia stampato un fighissimo samurai. E da ultimo, il collutorio. Non ho mai avuto la necessità medica di farmi degli sciacqui, perciò ho sempre scavalcato il settore con uno sguardo superficiale. Per me sono solo pozioni magiche dai colori fluo, verde, blu e rosso, e mi fa anche un po’ film americano. Esattamente quale differenza c’è tra i vari colori? E poi quando fate gli sciacqui fate quel rumore così elegante che tutti quanti abbiamo in mente? Magari un giorno proverò anche io l’ebbrezza di sputare blu...

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