Musei, geyser e terme

Posti fantastici e dove trovarli Due giorni a Reykjavik, meraviglia

Posti fantastici e dove trovarli Due giorni a Reykjavik, meraviglia
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Guide: Lonely Planet, Rough Guides.

 

Avete voglia di ammirare panorami incredibili, avventurarvi in lande sconfinate e divertirvi fino a notte fonda ma avete soltanto un weekend a disposizione? In Islanda c’è ciò che fa al caso vostro: il Circolo d’Oro. Si tratta di un tour breve ma mozzafiato, praticabile tutto l’anno, mesi invernali compresi. A poco più di tre ore di volo dall’Europa continentale, l’aeroporto internazionale di Keflavik è la porta di accesso del piccolo Paese nordico, ed è la base ideale per raggiungere i luoghi che vi stiamo per raccontare. Una volta noleggiata un autovettura, non necessariamente 4x4 visto che le strade da fare sono tutte asfaltate, si parte alla volta della capitale islandese, Reykjavik.

 

 

Un breve sonno ristoratore vi permetterà di partire alla volta delle meraviglie naturali del Circolo d’Oro. La prima tappa è il parco nazionale di Thingvellir, prima sede dell’Althingi, il Parlamento islandese che molti considerano il più antico al mondo tra quelli ad oggi esistenti. Vi si trova la faglia di Almannagja, una delle tante che caratterizzano la zona di contatto tra la zolla tettonica eurasiatica e quella americana, che forma uno spettacolare canyon che divide Europa e America. I più temerari possono fare snorkelling a Silfra, un luogo in cui la faglia si ritrova sommersa, e che pertanto è possibile visitare soltanto da chi è provvisto di muta! La tappa successiva è un classico islandese, la valle di Haukadalur. Qui si trova una popolarissima area geotermale. Vi sono numerose fumarole e sorgenti calde, ma l’area è conosciuta soprattutto per i suoi due geyser: Geysir, dalle eruzioni imponenti ma irregolari, e Strokkur, che è meno potente ma erutta vapore regolarmente ogni circa otto minuti, per la gioia dei numerosi fotografi. La terza attrazione naturalistica che attende il visitatore è Gullfoss, forse la più imponente cascata islandese. Per quanto il salto sia di soli 32 metri, la portata d’acqua della cascata garantisce una doccia a chiunque vi si avvicini lungo i percorsi segnalati.

 

 

A questo punto molti potrebbero sentirsi appagati e stanchi per l’escursione fatta, ma se ci si vuole divertire è il momento di tornare subito a Reykjavik. Si tratta di una città vibrante e dalla vita notturna sorprendente, considerata la popolazione di poco più di centomila abitanti. Non potete esimervi dunque, dal viverla appieno: Laugavegur, la strada principale della città, è il luogo ideale dove trovare posti per mangiare, ballare e divertirsi. Vengono addirittura organizzati dei tour tra i locali più cool della capitale, i cosiddetti Bar Crowls. Il giorno successivo a una 24 ore così intensa non può che essere all’insegna della quiete e della cultura. Non c’è nulla di meglio che rilassarsi lungo le rive del lago Tjörnin, vicino al municipio, o visitare Hallgrimskirkja, la cattedrale protestante dal cui campanile si gode di una impagabile vista sulla città, o ancora scoprire uno dei tanti musei e gallerie di arte moderna presenti. I più curiosi non potranno resistere alla tentazione di visitare il museo fallologico e il museo del punk islandese.

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Reykjavik e l'aurora boreale

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La Blue Lagoon

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Reykjavik

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Cascata di Gullfoss

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Reykjavik

Silfra
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Snorkeling a Silfra

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Il parco naturale di Thingvellir

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Reykjavik

Prima di tornare in aeroporto e apprestarvi a tornare a casa, ricordatevi di fare un'ultima tappa senza la quale nessun viaggio in Islanda può dirsi completo, ovvero una piacevole pausa per un bagno termale. Vi sono moltissime piscine pubbliche dove è possibile fare un bagno caldo naturale, ve ne sono diciassette nella sola Reykjavik. In tutta l l’Islanda, inoltre, sono presenti pozze e sorgenti di acqua calda. Qualora non aveste tempo di cercarne una, vi suggeriamo due classici, come i bagni geotermali di Laugarvatn, vicino alle più importanti località turistiche del Circolo d’Oro, o la Blue Lagoon, che a pochi chilometri dall’aeroporto di Keflavik rappresenta l’ideale ultima tappa prima di salutare il circolo polare artico.

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