Partecipano tanti rifugi

Save the Mountains e una sfida Per il 7 luglio non prendete impegni

Save the Mountains e una sfida Per il 7 luglio non prendete impegni
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Sono passati quasi due anni dal 9 luglio 2017, giornata che ha visto il massiccio della Presolana, la più nota tra le cime delle Alpi Orobiche, entrare di diritto nel Guinness World Records per il maggior numero di persone legate in cordata. 2.846 per l'esattezza, tutte accomunate dalla stessa passione, che hanno stretto la Regina delle Orobie e l’amore per le Terre Alte in una cordata simbolica, definita dai giudici stessi «the most people connected by rope», come si legge nel certificato che ufficializza il primato mondiale. Un record nato da un’idea della sezione di Bergamo del Club Alpino Italiano e alla quale hanno preso parte in tantissimi, anche escursionisti e gitanti che, sulla Presolana, non c’erano mai stati.

 

 

Save the Mountains and their cultural heritage. Quest’anno il progetto si ripete, proponendo un obbiettivo ancora più ambizioso: portare nei rifugi orobici migliaia di persone, che si concentreranno il 7 luglio con un’escursione collettiva tra le varie strutture presenti sulle nostre montagne. L’iniziativa ha come finalità primaria quella di «portare in alto il messaggio di salvaguardia della natura, come Ambasciatori della sostenibilità ambientale», commenta Paolo Valoti, presidente del Cai bergamasco. Il motto dell’escursione da record, “Save the Mountains”, trae ispirazione dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che contiene 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile della Montagna. «Il progetto è promosso in collaborazione con Cai e Ana di Bergamo, le due realtà associative più numerose e vivaci della nostra provincia, sia come numero di iscritti che come partecipazione sul territorio. Sono anche nostri partner l’Osservatorio della Montagna, l’Ats, il Parco delle Orobie e la Provincia di Bergamo. Una giornata che vuole lanciare un messaggio “mondiale”, con un obbiettivo culturale ed educativo che punta alla sostenibilità nel futuro. Vogliamo sensibilizzare i frequentatori delle Terre Alte a una scelta di vita migliore, a comportamenti più sostenibili dal punto di vista culturale, sociale, economico turistico, sportivo e sopratutto generazionale. Molto più di un abbraccio alla montagna, bensì un’azione concreta di rispetto della stessa. Vogliamo anche continuare a salvaguardare la cultura tradizionale: a tutti i partecipanti alla manifestazione verrà consegnato il “Kit dell’Ambasciatore" o il "Kit della Sostenibilità”, disponibile in due versioni, la prima con sacca ecologica di cotone, ottima per trasportare i materiale in montagna, t-shirt a emissioni zero e spilla commemorativa; la seconda versione contiene invece, oltre al materiale già citato, anche una borraccia in acciaio inox, perfetta per le escursioni. Le risorse che verranno raccolte attraverso le iscrizioni saranno destinate a sostenere attività e lavori dedicati ai giovani nei territori montani. Concludo citando una frase di Friedensreich Hundertwasser: “Se uno sogna da solo, è solo un sogno. Se molti sognano insieme, è l'inizio di una nuova realtà". Questo deve diventare un sogno collettivo. Con l’aiuto di tutti si può avere una montagna pulita e sostenibile».

Rifugio Calvi
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Rifugio Calvi

Rifugio Coca
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Rifugio Coca

Rifugio Curò
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Rifugio Curò

Rifugio Laghi Gemelli
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Rifugio Laghi Gemelli

I partner. Tra i maggiori collaboratori all’evento, troviamo l’Associazzione Nazionale Alpini di Bergamo: «Un’iniziativa a cui abbiamo aderito ben volentieri, anche perché la salvaguardia della montagna resterà sempre un punto fermo per la nostra associazione - commenta Giovanni Ferrari, presidente dell’Ana di Bergamo -. Stiamo allargando l’invito ai gruppi limitrofi ai rifugi e stiamo pensando di estenderlo anche alle associazioni provinciali. Abbiamo alpini che frequentano la montagna tutti i weekend, che conoscono benissimo le nostre valli e che sarebbero sicuramente entusiasti di partecipare all’iniziativa. Speriamo che sia una giornata di insegnamento, non solo di “camminare in montagna”. Lo scopo principale è la salvaguardia di questo territorio, per far capire i problemi che ruotano intorno a esso e per far conoscere le persone che ancora abitano e sostengono le nostre montagne, sensibilizzando anche chi non le vive tutti i giorni». Promotore dell’iniziativa è anche Stefano Savoldelli, consigliere delegato alla Montagna della Provincia di Bergamo: «Save the Mountain è un progetto che coinvolge l’Osservatorio della Montagna Bergamasca, che opera attraverso una cabina di regia composta dal Presidente della Provincia, dai Presidenti delle Comunità Montane, dei Bim e del Parco delle Orobie. La sostenibilità è il tema principale di questa iniziativa, che vede la montagna come protagonista. A differenza dell’Abbraccio della Presolana, localizzato attorno alla montagna stessa, Save the Mountain vuole essere un evento diffuso, concentrato nella giornata del 7 luglio in 17 luoghi diversi delle Orobie. Portare le persone in montagna significa anche far conoscere il nostro fantastico territorio, coinvolgendo nuovi volti e “riscoprendo” nuovi panorami e itinerari».

 

 

L'appuntamento. Per la giornata del 7 luglio saranno proposti sistemi di trasporto pubblico e sarà incentivato l’utilizzo delle biciclette per raggiungere le strutture. Oltre 400 Team Leader coordineranno e daranno assistenza ai tanti partecipanti presenti sui sentieri e nei rifugi orobici. Tutti gli aggiornamenti e l’iscrizione sono possibili attraverso il portale dedicato. Per informazioni: savethemountains@caibergamo.it o 3494079694.

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