Osannato dalla stampa

Delfino Ferrari, l'orafo di Treviolo che ha conquistato i giapponesi

Delfino Ferrari, l'orafo di Treviolo che ha conquistato i giapponesi
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Vivere delle proprie passioni è ancora possibile. Realizzarsi a livello professionale e mantenersi con quello che si ama fare non è un sogno irrealizzabile, e Delfino Ferrari ne è la prova. Classe 1959, Delfino è nato e cresciuto nel comune di Treviolo dove ha fatto maturare la sua passione per tutto ciò che richiedesse manualità e contatto diretto con i materiali, il che l’ha portato a lavorare come calzolaio appena adolescente nella bottega dello zio, per poi intraprendere la sua strada, ancora non battuta da nessun altro componente della famiglia: l’artigiano orafo.

Orafo artigiano. L’esordio risale al 1984, data in cui ha iniziato lavorando materiali poveri come l’ottone e producendo bigiotteria, per poi passare, sei anni più tardi, ai metalli preziosi. A oggi Delfino tratta soprattutto con l’argento perché, come lui stesso dice, «con la crisi si è andati a spendere sempre meno e la gente vuole avere prodotti alla moda ma a un prezzo più basso».

 

Delfino Ferrari, classe 1959, orafo artigiano.

 

I clienti stranieri, persino giapponesi. I primi clienti stranieri sono stati trovati nelle fiere tra Parigi, Londra e il Giappone con cui tuttora intrattiene i migliori rapporti commerciali. Due volte l’anno l’artigiano si reca infatti in Giappone e altre due volte ad Honk Hong, dove espone nelle fiere, raccoglie gli ordini e, una volta tornato a casa, inizia a produrre per poi spedire. Oltre all’innegabile talento che ogni orafo deve avere e garantire, a interessare gli asiatici è soprattutto il famoso marchio Made in Italy, ed è per questo che Delfino non ha mai pensato di trasferirsi sull’isola del Pacifico. «I clienti sono attratti dall’idea italiana, dal fatto che si realizzi a mano e che si realizzi in Italia. Il giapponese adora l’italianità», dice Delfino, mentre il commercio con il nostro paese e anche con gli Stati Uniti è sempre stato più difficile. A ogni fiera Ferrari si presenta con una selezione di prodotti inediti da proporre ai clienti che oramai ha anche imparato a conoscere e soddisfare. «I giapponesi comprano il prodotto eclatante, di buona fattura e senza difetti - ha raccontato -. Sono clienti pignoli, sanno quello che vogliono, per questo cercano artigiani italiani, perché abbiamo una buona fama».

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Gioielli e sculture. Ovviamente è capitato che i clienti gli portassero varie richieste, dagli arabi che vorrebbero pietre preziose su qualsiasi gioiello a una ditta che gli ha commissionato una linea intera ispirata al quadrifoglio da abbinare a una collezione di vestiti giapponese. Ma anche tra i privati che lo conoscono non mancano richieste normali, come anelli di fidanzamento, fedi matrimoniali o pezzi unici personalizzati e, oltre ai gioielli, Delfino realizza anche sculture in metalli poveri come vasi e candelabri.

Celebrato dalla stampa. I riconoscimenti non gli sono mancati sia in Italia, dove la rivista Elle gli ha dedicato un articolo, sia in Giappone dove è stato citato in svariate riviste di settore. Le sue giornate le trascorre tutte nel laboratorio dove assieme al suo aiutante realizza a mano ogni pezzo partendo dal materiale grezzo e lavorandolo fino ad arrivare al prodotto finito. Ad oggi sta preparando gli ultimi pezzi da esporre alla fiera in Giappone per la quale partirà a breve.

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