In quel di Treviolo

Irene e Simone, amore e ginnastica

Irene e Simone, amore e ginnastica
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Ci sono momenti in cui lo sport diventa arte. Degli attimi in cui il gesto dell’atleta si trasforma in pura e squisita bellezza, che trascende i canoni sportivi e lascia allo spettatore una sensazione di meraviglia che rapidamente si muta nel tributo dell’applauso. La ginnastica artistica femminile è lo sport che forse più di ogni altro rasenta l’arte. Si tratta di una disciplina in cui grazia, forza ed eleganza si fondono in un insieme armonioso, e assistere al movimento dei ginnasti è come osservare lo spiegare d’ali di una farfalla che vola libera nel cielo.

Negli ultimi anni questo sport sta riscuotendo sempre più successo; il merito è senza dubbio della federazione italiana, che ha compiuto grandi sforzi per permettere alle nostre atlete di eccellere a livello mondiale, ma anche delle tante società sparse sul territorio. Una di queste è la «Ginnastica Artistica Treviolo», nata nel 2004 dall’iniziativa di Simone Sana e Irene Castelli, col preciso intento di far fiorire il talento delle giovani ginnaste.

 

 

Il successo di Irene, fino alle Olimpiadi. Irene è una che di ginnastica se ne intende: è stata infatti un’atleta di grande talento che ha fatto parte di molte spedizioni azzurre, comprese le olimpiadi di Sydney 2000. «Ho iniziato a fare ginnastica a 6 anni, proprio qui a Treviolo - racconta - dopodiché sono entrata a far parte della Brixia (una delle società più importanti d’Italia, con sede a Brescia) e da lì ho iniziato anche l’avventura con la nazionale». La carriera di Irene è costellata da grandi vittorie, tra le quali numerosi campionati di Serie A, e dalla partecipazione a diversi tornei internazionali, come i campionati europei di San Pietroburgo del 1998 e i mondiali in Cina del 1999. Per ottenere simili risultati Irene ha dovuto barattare la sua vita di adolescente con ore e ore di massacranti sessioni di allenamento in palestra, continuando ad andare avanti sempre e comunque, a dispetto della tensione, della sofferenza e degli infortuni.

L’olimpiade australiana è stata senza dubbio il punto più alto della carriera della bergamasca: «Al momento della convocazione ho provato una gioia incredibile e liberatoria, ma il momento più bello - ricorda - è stato quando, pochi giorni prima di partire, mia madre ha cucito le mie iniziali sulle divise della nazionale: allora ho capito di avercela fatta». L’olimpiade è quel sogno che gli atleti inseguono per tutta una vita e che in pochi riescono a raggiungere. Irene e le sue compagne, invece, ci sono arrivate giovanissime, con la voglia di ben figurare e di non deludere l’attesa. A Sydney la prestazione della bergamasca è stata gravemente condizionata da un vecchio infortunio, che le ha impedito di esprimersi al meglio in quello che era il suo attrezzo preferito, il corpo libero: «Viste le mie condizioni probabilmente non sarei neppure dovuta salire in pedana». Ma Irene è così, non è una che getta la spugna facilmente.

 

 

La Ginnastica Artistica Treviolo. Dopo l’olimpiade ha iniziato una nuova vita, lasciando il mondo delle gare e iscrivendosi all’università. Ed è lì che ha conosciuto Simone, oggi suo marito e presidente della «Ginnastica Artistica Treviolo». «Prima di incontrarla non sapevo nulla della ginnastica - ammette lui - ma grazie a lei ho iniziato ad appassionarmi e insieme abbiamo deciso di organizzare dei corsi a Treviolo». Quella partita come una piccola società, passo dopo passo si è ingrandita - nel 2007 è stata costruita la palestra nella quale le ginnaste si allenano a tutt’oggi - fino a diventare un’importante società sportiva che accoglie centinaia di bambine e ragazze provenienti da tutto il territorio bergamasco. Sport complesso e iper-selettivo, la ginnastica è però anche un’ottima palestra di vita: «Spesso nelle gare basta una lieve incertezza per gettare al vento un’intera stagione - spiega il presidente - Per questo trasmettiamo alle nostre bambine la cultura dell’impegno costante, affinché la gara sia vista come il traguardo di un percorso che si sviluppa ogni giorno durante gli allenamenti».

Una bella palestra, delle ottime attrezzature, uno staff capace e preparato e delle ginnaste talentuose: ecco la ricetta del successo di Irene e Simone. Il loro percorso all’insegna dell’amore per questo sport continua e a settembre riapriranno le iscrizioni per i corsi di ginnastica artistica, acrobatica e fitness (per maggiori informazioni consultate il sito) e magari, tra qualche anno, alle olimpiadi potremo fare il tifo per un’altra campionessa treviolese.

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