La storia complicata

Rinascita della piscina di Stezzano

Rinascita della piscina di Stezzano
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Dicono che la gestione pubblica sia spesso sinonimo di inefficienza e scarsa qualità. Ma a smentire questo luogo comune è la piscina Acqualife di Stezzano. Con la società Piscina Comunale Stezzano, che nel settembre 2014 ne ha rilevato la conduzione da un privato, il centro natatorio di via Cattaneo è letteralmente risorto e sta registrando numeri da record. Solo la scorsa estate, complici le condizioni meteo favorevoli, gli ingressi hanno superato quota 60mila. Le iscrizioni alla scuola nuoto affiliata alla FIN (Federazione Italiana Nuoto) sono raddoppiate nel giro di un anno e mezzo, le ragazze del nuoto sincronizzato da 20 sono passate a 70, sono state introdotte nuove attività (come il group cycling e l’acqua goal) che riscuotono grande successo e, da poco più di un mese, ad attirare clienti c’è anche il punto ristoro gestito dall’Olimpia Pallavolo, con la collaborazione dello chef Chicco Coria.

La storia complicata. La storia della piscina di Stezzano è lunga e complicata. Nonostante la struttura sia nuova, moderna e con un grande potenziale, ha rischiato di cadere in rovina. E questo per via di gestioni non sempre brillanti. Tanto che è tutt’ora in corso un contenzioso con la C.O. & Partners di Enrico Cremonesi, la società che per due anni ha avuto in mano l’impianto, alla quale il Comune ha chiesto un risarcimento di oltre 2 milioni e mezzo di euro.

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Quale la causa? Nel giugno 2004 viene firmata una convenzione con un’associazione temporanea d’impresa, di cui fa parte la Sogisport Stezzano srl, per progettare, costruire e gestire un centro natatorio in via Cattaneo. L’impianto apre nel 2008; nel 2012 la Sogisport chiede al Comune l’autorizzazione ad affittare il centro alla C.O. & Partners. L’Amministrazione dà il consenso a patto che, oltre a non esserci alcun onere per il Comune, la società subentri anche in tutti gli obblighi previsti nella convenzione. La concessionaria fallisce e tutti i tentativi di far subentrare la C.O. & Partners nella convenzione risultano vani. Così la banca finanziatrice, nel settembre 2013, chiede al Comune di accollarsi il mutuo. Nel dicembre 2013 il Consiglio Comunale di Stezzano decide di rientrare in possesso dell’impianto e dichiara decaduta la convenzione. La C.O. & Partners fa ricorso al Tar, ma la richiesta di sospensiva viene rigettata. Stessa decisione anche per la Corte dei Conti, al quale Cremonesi si rivolge in seconda istanza. Il centro natatorio, occupato abusivamente, viene sgomberato dal 20 al 25 agosto 2014 e la gestione passa in mano ad una società pubblica creata ad hoc, la Piscina Comunale Stezzano, della quale il Comune è socio unico. Costretta a lasciare il centro natatorio, la C.O. & Partners porta con sé 161.533 euro di incasso degli abbonamenti e 66.377 euro di buoni, denaro che non verrà mai restituito.

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L’impianto è in pessime condizioni: mancate manutenzioni, mancata messa a norma degli impianti e danneggiamenti ad alcune strutture ricreative che causano problemi anche agli utenti. I lavori di riqualificazione costano 274.292 euro. Il Comune si trova a far fronte a tutto l’arretrato delle rate del mutuo per un totale di circa 800mila euro. Se si contano anche le rate non pagate dalla Sogisport che dovevano essere corrisposte dalla società di Cremonesi, si stima un buco di 1.906.190 euro. Nella citazione in giudizio viene rilevato anche un danno di immagine per il Comune e l’Acqualife di 100mila euro. In totale viene chiesto un risarcimento di 2.508.393 euro.

Fatturato (e successo) in crescita. Da quando il centro natatorio è in mano alla società pubblica, si cominciano a vedere i risultati. Nei primi quattro mesi del 2016, il fatturato è aumentato del 30 percento rispetto all’anno precedente. Per la prima volta dal 2008 la piscina è stata in grado di far fronte alle rate del mutuo con le proprie risorse. La direttrice Ombretta Gualtieri ha puntato molto sulla qualità del servizio, sulla pulizia e sulla varietà di proposte offerte. Oltre alla piscina ci sono la palestra, il centro benessere, i campi da calcetto coperti e scoperti, un’area per la fisioterapia e la riabilitazione. Lo scorso mese di marzo l’amministrazione del centro natatorio ha effettuato un importante investimento per piantumare il parco estivo e offrire così delle zone d’ombra agli utenti, finora garantite dagli ombrelloni messi a disposizione gratuitamente. I numerosi eventi organizzati, come i tornei delle varie discipline, i saggi, le dimostrazioni, i trofei, sono serviti anche per far conoscere il centro natatorio al pubblico ed infatti gli iscritti sono sempre di più e provengono anche da fuori Stezzano.

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E il ristorante firmato Chicco Coria. Dopo essere stato chiuso per un paio di mesi, il punto ristoro della piscina ha finalmente riaperto. E con una marcia in più. Non si tratta infatti del solito bar, ma di un vero e proprio bistrot gestito dallo chef Chicco Coria. I menu proposti saranno gustosi, ricercati ma a prezzi accessibili, con un’attenzione particolare all’alimentazione dello sportivo e con proposte per tutte le esigenze.

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