Un design esclusivo

La Sanpellegrino come champagne Ecco la nuova elegante magnum

La Sanpellegrino come champagne Ecco la nuova elegante magnum
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All’estero sarà capitato a tutti di ordinare una bottiglia di acqua Sanpellegrino e di vedersi addebitare, nel migliore dei casi, almeno 6 dollari per una mezzo litro. Non c’è nulla di cui stupirsi: sebbene agli Italiani basti recarsi  in un qualsiasi supermercato per comprarne intere cassette, fuori patria è considerata una star del made in Italy al pari del Parmigiano o del Prosciutto di Parma, grazie alla sua ineguagliabile fama, al suo design esclusivo, con la bottiglia color smeraldo dalla silhouette elegante, detta Vichy, e al suo gusto inimitabile dovuto ai sali minerali e alla frizzantezza di lunga durata. Un successo e una fama che si traducono anche in numeri: quest’anno l’azienda ha deciso di incentivare la produzione, puntando ai 130mila pezzi prodotti in una sola settimana, ben 30mila in più rispetto al 2015, motivo per cui ha assunto 20 nuovi lavoratori interinali.

Magnum
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La magnum.

San Pellegrino
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Il range di bottiglie in vetro.

San Pellegrino
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Il range di bottiglie in plastica.

San Pellegrino
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La magnum di Sanpellegrino. In occasione del San Pellegrino World’s Best Restaurant, svoltosi l’anno scorso alla Guildhall, l’ex-municipio di Londra, è stata presentata una gamma ancora più chic di quella tradizionale, la bottiglia magnum, che strizza l'occhio alla migliore tradizione delle bollicine. L’acqua Sanpellegrino, del resto, è da sempre denominata "lo champagne delle acque", per il suo leggero perlage e la sua altissima qualità, costantemente controllata in ogni processo di produzione, e già negli anni Ottanta, nei ristoranti più eleganti di New York, la Sanpellegrino era servita come se si trattasse di dorate bollicine, presentata con raffinatezza in un cestello di ghiaccio.

La nuova bottiglia è da 150 cl, alta 35 cm, con fondo concavo, o, come si direbbe per i vini, a campana, il che le permette di resistere meglio alla pressione del gas e, per realizzarla, serve circa un chilo di vetro puro. Per impreziosirla ulteriormente, sono stati aggiunti degli embossing, cioè rilievi attorno all’etichetta frontale e al bollo. Il collo è avvolto da una capsula di protezione in alluminio color argento satinato, con un prestigioso sigillo di sicurezza, ed è stata scelta una chiusura a corona per meglio conservare le caratteristiche dell’acqua: un tappo in sughero, per quanto stilisticamente interessante, ne avrebbe minato l’essenza frizzante.

 

 

Il design unico si estende anche al packaging: la bottiglia viene infatti presentata sia in una confezione progettata ad hoc in cartone sia in un cofanetto in legno, che ricorda i migliori vini. Per queste sue caratteristiche in fatto di packaging, sicurezza, protezione, nonché facilità d’utilizzo e design, la Magnum è arrivata tra i finalisti all’Oscar dell’Imballaggio 2015, contest che, da quasi 50 anni, premia i migliori imballaggi progettati o commercializzati sul territorio.

Al momento il canale privilegiato di consumazione è l’HoReCa, in altre parole sarà possibile ordinarla negli hotel, nei ristoranti e nei café internazionali: ancora non potremo godercela a casa, ma in futuro, nei progetti dell’azienda, potrebbe esserci qualche edizione speciale riservata anche al pubblico dei consumatori domestici.

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