Domenica 17 settembre

La vita è a scale, Bergamo anche Millegradini tra sport e cultura

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«Volendo andare dalli borgi alla Cità – scriveva un anonimo viaggiatore del '500, riferendosi a Città Alta - bisogna sempre ascendere che è una grandissima faticha». Ma ai bergamaschi piace la fatica. Inoltre, se la vita è fatta a scale, Bergamo non è da meno. C’è chi scende e c’è chi sale, domenica 18 settembre, per la sesta edizione della Millegradini, manifestazione tra sport, turismo e cultura che si snoda lungo le vie e le scalette che collegano città bassa al borgo antico e ai suoi colli, passando per luoghi storici e artistici non sempre ben noti, né sempre accessibili.

Gradini, certo. ma non solo: il valore aggiunto sono il libero accesso a musei, enti e siti che aderiscono all’iniziativa, dalla torre dei Caduti al Campanone, dal liceo classico Sarpi (con tanto di studenti che fanno da ciceroni all'interno dell'istituto storico) alla fontana del Lantro. L'anno scorso sono stati aggiunti il chiostro di Santa Marta, l’Archivio del Comune di Bergamo, la caserma Montelungo e un piccolo assaggio di Accademia Carrara; quest'anno una porzione del Teatro Donizetti e del complesso monumentale di Sant’Agostino. A fare da trait d’union, chiaro, le scalette, veloci e spesso sconosciute vie di comunicazione tra le due anime della città, con scorci mozzafiato e prospettive in divenire a ogni passo.

millegradini
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Tutti pronti alle 9 (per l’agonistica alle 7,30) per il via, che verrà dato davanti alla sede storica dell’Eco di Bergamo nel centro cittadino. Ci si può iscrivere prima o la mattina stessa prima della partenza. Tutti i partecipanti possono usufruire gratuitamente dei mezzi pubblici di Atb e Tev. Dopo il boom con i 4.200 iscritti del 2015, l’obiettivo è superare quota 5mila (tempo permettendo). Il colore della maglietta di quest'anno? Giallo.

Tre i percorsi a disposizione. Nel rosso (16 km) c’è competizione.

pianta-agonistica

Il percorso bianco (13,5 km) è amatoriale perché rispetto al precedente evita qualche scaletta per entrare nei palazzi.

pianta-amatoriale

Stessa corsa per il verde (10 km, con ancora meno gradini). Poi c'è la Zerogradini, un percorso sociale assistito che offre la possibilità anche a chi non può salire o scendere gradini di visitare comunque alcuni dei luoghi più significativi “toccati” dalla Millegradini.

pianta-turiistica

Curiosità. Nel percorso turistico sono mille i gradini totali da percorrere, nell’amatoriale mille quelli in salita, nell’agonistico si arriva al numero a quattro cifre facendo la differenza tra i gradini in salita e quelli in discesa.

La novità: Bergamo City Trail Millegradini. La parte agonistica della Millegradini quest’anno è stata tirata a lucido, con un’organizzazione tutta nuova affidata ai Runners Bergamo. Ottocento i metri metri di dislivello, con una formula quanto mai innovativa: si tratta di un city trail a coppie e la partenza non sarà in linea, ma a distanze di 20 secondi. Sul percorso, a  incitare gli atleti, sarà anche presente Marco Zanchi, atleta bergamasco del Team Vibram che ha vinto nel 2015 la prima edizione della Orobie Ultra Trail ed attualmente è sesto assoluto nella classifica dell’Ultra Trail World Tour, ai vertici del trail running internazionale. «È grazie alla Millegradini che qualche anno fa ho riscoperto le bellezze di Bergamo – ha dichiarato l’atleta, che sta rifinendo la preparazione in vista del Gran Raid de la Reunion, 170 chilometri e 10.800 metri di dislivello positivo - e trovo che il Bergamo City Trail sia un’ottima iniziativa che mostrerà gli angoli più suggestivi di Bergamo al popolo dei runner. Io ho scoperto la corsa 15 anni fa e ho iniziato a praticarla per scoprire il mondo. Adesso tantissima gente pratica questo sport».

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