Fondata da Alessandro Saponaro

Osio Sotto, 20 anni di Tecnofreight che ora sbarca in Brasile e Marocco

Osio Sotto, 20 anni di Tecnofreight che ora sbarca in Brasile e Marocco
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Tutto è partito da un ufficio in centro a Osio Sotto. Due locali, di cui uno dedicato alla contabilità. Vent’anni e più di 200mila spedizioni dopo, la casa di spedizioni internazionali Tecnofreight è oggi un gruppo solido che sta per aprire la sua prima filiale all’estero: a San Paolo, in Brasile, e punta a replicare l'obiettivo in Marocco entro la fine dell'anno.

L'azienda ha spento le prime 20 candeline con una grande festa organizzata al Casinò di San Pellegrino, a cui sono stati invitati dipendenti, agenti e fornitori. Centinaia di ospiti arrivati anche dall'estero. Alessandro Saponaro, il fondatore, racconta come tutto è iniziato: «Partimmo in quattro nel 1997. Con me, da subito, due figli che si sono dedicati all'attività di spedizionieri. Siamo sempre cresciuti, progressivamente ci siamo spostati in edifici e affittato magazzini sempre più grandi dove abbiamo potuto sviluppare le nostre attività e 13 anni fa si è reso necessario costruire la palazzina dove siamo oggi e dove risiedono gli uffici e un magazzino, in parte doganale».

 

 

Oggi la Tecnofreight è un gruppo dal valore di 38 milioni di euro con circa 75 dipendenti. Il gruppo trova spazio in tre sedi, con circa 700 mq di uffici e 6000 di magazzino. Sulla homepage del sito si possono contare i viaggi che l'azienda ha organizzato in questi anni: più di 162mila spedizioni in export e oltre 69mila in import, soprattutto per via aerea e marittima. I mercati di riferimento per l'esportazione sono gli Emirati Arabi e Sud America mentre, per l’importazione, Cina e India. Le chiavi del successo dell'azienda? «Noi offriamo servizi ai clienti. La nostra sfida quotidiana è svolgere questo lavoro alle migliori condizioni di prezzo possibili e farlo nel più breve tempo». Ma per arrivare allo sviluppo di oggi, per l'azienda è stato necessario non perdere nessuna occasione: «Di fronte a nuove possibilità, che fosse lo sviluppo di un mercato, una filiale o un nuovo cliente non ci siamo mai tirati indietro. Alcune occasioni si sono rivelate un insuccesso ma è stato giusto provarci. Questo è il motivo della nostra longevità», dice il fondatore.

 

 

Alessandro Saponaro fa un bilancio di questi 20 anni della Tecnofreight: «non può che essere positivo. Ora è il momento di mettersi gradatamente da parte e lasciare spazio ai tre figli». Oggi i figli Matteo e Marco sono amministratori delegati all'interno dell'azienda di Osio Sotto, mentre Marcello, dirige una consociata. Non è ancora il momento di fermarsi per Saponaro, che ha iniziato a lavorare nel 1963 in un'agenzia marittima. «Vengo al lavoro tutti i giorni e mi sono trovato un'attività collaterale: gestisco un network che si interessa di traffici da e per l'Africa. Si chiama Africa logistics network. Abbiamo circa 210 soci in tutto il mondo. Organizziamo incontri tra i vari membri. Facciamo un meeting all'anno: il primo a Bergamo due anni fa, lo scorso anno in Marocco, a settembre la faremo a Lisbona in Portogallo e il prossimo in Senegal. Il nostro focus è sull'Africa. Sono convinto che sia il mercato del futuro».

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