La startup Kheni

Il plantare intelligente per runner Una bella idea made in Dalmine

Il plantare intelligente per runner Una bella idea made in Dalmine
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C’è anche la Kheni di Dalmine, azienda specializzata nella produzione di solette sensorizzate per sportivi, fra le start up premiate dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media Impresa. Giovedì 20 ottobre a Crema si è svolta la tappa territoriale del contest Cambiamenti, dedicato alle start up italiane. In occasione del 70esimo anniversario, Cna vuole premiare le migliori imprese nate in tutta Italia dal 2013 in poi impegnate nell'ambito delle tecnologie digitali. All’evento, organizzato in collaborazione con la Cna di Bergamo, hanno partecipato 27 imprese giunte alla fase finale territoriale in rappresentanza di tre provincie: Cremona, Lodi e Bergamo. In quest ’occasione nove imprese sono state proclamate vincitrici nelle tre macro categorie in cui il premio è stato suddiviso: Startup di promozione dell'Italia, Startup innovative e tecnologiche e Startup del Made in Italy e tradizione.

Per quest’ultima categoria, nella provincia di Bergamo, troviamo appunto Kheni Srl. L’impresa produce solette sensorizzate per sportivi presso l'incubatore d’impresa, all'interno del Point-Polo per l'Innovazione Tecnologica di Dalmine. Da anni l’incubatore mette a disposizione servizi e realizza iniziative che mirano a sostenere la creazione e lo sviluppo delle attività d’impresa sul territorio, grazie anche al contributo della Camera di Commercio di Bergamo. A raccontare di Kheni è Francesco Bove, ceo e responsabile finanziario.

 

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Di cosa si occupa la vostra impresa?
«Kheni è una startup iscritta nel registro delle imprese innovative della Camera di Commercio di Bergamo. Stiamo creando una soletta sensorizzata per i runner, in grado di analizzare il modo in cui si corre, raccogliendo dati biometrici e biomeccanici in tempo reale. La nostra tecnologia sarà sincronizzata con un’applicazione mobile dalla quale l’utente potrà ricevere in diretta consigli per migliorare la performance sportiva e ridurre gli infortuni, visualizzare i dati e consultare lo storico delle attività».

Qual è l’aspetto più innovativo del vostro servizio?
«L’aspetto più importante della nostra tecnologia è l’acquisizione dei dati in tempo reale. Questo ci permette di abilitare feedback audio in real-time durante la corsa e aiutare i runner a migliorare il proprio modo di correre, dagli appoggi del piede alle pressioni. La nostra soletta è pensata per correre».

 

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Com’è composto il team Kheni?
«Oltre a me, il nostro gruppo è composto da Giacomo Tamburini, Web Designer e sviluppatore iOS, Stefano Noli, ingegnere elettronico, e Massimiliano, Business Angel. Arriviamo da tutta Italia: rispettivamente da Modena, Verona, Cagliari e Mantova».

Perché avete scelto la città di Dalmine come sede della vostra impresa?
«Provenienti da quattro realtà differenti, dopo aver conosciuto la realtà dell’incubatore Point, dove siamo attualmente incubati con uno spazio manifattura di 90 mq, abbiamo deciso di costituire a Dalmine».

Come è nata la vostra startup?
«Su un progetto iniziale di tesi di laurea di Giacomo e la passione per lo sport è nata l’idea di prodotto».

 

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Come è stato per voi sapere di aver vinto il Premio di Cna?
«Aver vinto il premio Cambiamenti per la sezione Start-up del made in Italy e tradizione è stata una piacevole sorpresa che ci ha reso molto contenti. L’iniziativa di Cna ci è piaciuta da subito è siamo contenti di poter accedere alla fase nazionale con start-up da tutta Italia. Purtroppo, per motivi di lavoro, non abbiamo potuto essere presenti alla premiazione a Crema».

Quali sono i vostri progetti futuri?
«I nostri prossimi progetti sono legati allo sviluppo del prodotto e all’avvio della fase di validazione su un campione di 50 atleti».

A Kheni non resta quindi che sperare di vincere l’ambito premio nazionale grazie al plantare intelligente. Lo scopriremo dopo la finalissima che si terrà a Roma ai primi di novembre. La Confederazione mette in palio premi da 5mila euro per ogni startup vincitrice nelle tre categorie e un premio finale di 20mila euro alla migliore startup dell’anno. Ma non finisce qui, oltre ai riconoscimenti in denaro si aggiungono benefit come la consulenza dei massimi esperti di Google e di Facebook, nelle loro sedi europee di Dublino, incontri con fondi di investimento, acceleratori d’impresa, corsi di formazione su fabbricazione digitale, servizi e altre opportunità per crescere al meglio offerte dalla Cna.

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