Paese dove è nato il grande artista

Chi ha rubato il Cavaliere in rosa? Ad Albino il weekend col Moroni

Chi ha rubato il Cavaliere in rosa? Ad Albino il weekend col Moroni
Pubblicato:
Aggiornato:

Giovan Battista Moroni, il più noto ritrattista del Cinquecento in Lombardia, è di nuovo il celebrato protagonista di un weekend culturale ad Albino, terra natia dell’artista. Dopo più di 150 anni d’assenza da Bergamo, dal 4 dicembre 2015 al 28 febbraio 2016, Bergamo promosse un percorso espositivo per conoscerne l’opera, intersecando diverse tappe sul territorio: si partiva da “Il Sarto”, gentilmente prestato dalla National Gallery di Londra, per proseguire con i dipinti sacri del Museo Adriano Bernareggi, restaurati grazie alla sovvenzione della Fondazione Credito Bergamasco, finendo tra i ritratti appassionanti del Museo di Palazzo Moroni.

L’Associazione Percorsi Albinesi, che anni addietro nacque con intenti politici, ma che dal 2015 ha deciso di occuparsi solo della promozione di tematiche di interesse culturale collettivo, si occupò in prima fila della valorizzazione di “Albino città del Moroni”: in collaborazione con la Fondazione Bernareggi, parallelamente alle iniziative di Bergamo, aveva allora proposto il progettto “Io sono Giovan Battista Moroni”, organizzando lungo tutti i primi cinque mesi del 2016 incontri, rappresentazioni teatrali, visite guidate, giochi, presentazioni di libri.

L’occasione si trasforma quest’anno in una rassegna di due giorni volta non solo a riscoprire e a valorizzare l’artista, ma a proporre anche iniziative ludiche e gastronomiche per conoscerne origini e territorio natale.

Sabato, dalle 8.30 alle 12.30, la Piazza del Municipio farà spazio al “Mercato Agricolo e non solo”, che, con i suoi prodotti naturali, promuove in tutta la Bergamasca un’economia locale, a filiera corta e a kmZero. Tra gli stand sarà presente anche Percorsi Albinesi, per distribuire materiale informativo sull’evento e sull’artista. Sarà inoltre possibile seguire un itinerario guidato delle opere di arte sacra del Moroni nelle Parrocchie di Seriate, Villa di Serio e Ranica: partenza dal piazzale ASL alle 14.30 e prenotazione ancora possibile contattando la biblioteca di Albino o Percorsi Albinesi.

 

ilsartovolto

 

Largo al divertimento domenica pomeriggio in Piazza San Giuliano: prenderà vita tra le vie del centro storico di Albino un gioco a squadre intitolato “Chi ha rubato Il Cavaliere in rosa?”, in cui un misterioso ladro si appropria indebitamente del celebre ritratto di Gian Girolamo Grumelli, Il Cavaliere in rosa, realizzato dal Moroni nel 1560. Il gioco moroniano, già proposto con successo nell’autunno 2013 e nel maggio 2016, vede questo settembre la sua terza edizione: indizi sulla storia di Albino, curiosità sulla vita del pittore, domande sui personaggi rappresentati nelle sue opere porteranno alla soluzione e a smascherare il colpevole. Il tutto sarà arricchito dalla partecipazione dell’associazione Astorica, gruppo albinese specializzato in rievocazioni, la quale, grazie ai suoi attori e figuranti in abiti d’epoca, riporterà in auge i tempi del Moroni.

 

il-dolce-del-moroni-il-sarto

 

Al termine dell’enigma, sarà possibile degustare una "merenda moroniana" con il dolce ufficiale della città di Albino, i “Moroncelli”: si tratta del vincitore della gara “Un dolce per il Moroni”, promossa sempre dall’Associazione Percorsi Albinesi e aperta a tutti i cittadini della provincia di Bergamo purchè non panificatori professionisti. A decretare la finalista è stata una giuria popolare lo scorso 23 aprile: Alice Piccinini, ventottenne di Albino, ha ottenuto il successo con una rivisitazione dolce dei classici casoncelli, ossia una finissima pasta brisèe con un ripieno di ricotta, amaretti, cioccolato fondente, il tutto aromatizzato da arancia e peperoncino. Vengono cotti al forno e serviti caldi passati con una salsa all’arancia, con fragole a cubetti e foglie di menta, come fossero burro, pancetta e salvia. Il regolamento del concorso prevede che i “Moroncelli” di Alice godano per tre anni del titolo di “Dolce del Moroni”, e quest’estate la Giunta comunale, che ne promuove la tutela in funzione della valorizzazione della figura del Moroni, ha depositato nome e logo.

Fra le pietanze tipiche e i prodotti del Mercato agricolo la cena delle 19 prevede i casoncelli tra i primi, portavoce del sapore della tradizione bergamasca, e gli originali Moroncelli fra i dessert, preparati da un ristoratore e da una pasticceria del posto.

Seguici sui nostri canali