Capitale del dialetto

Il Sanremo della lingua lombarda organizzato a Spirano in dicembre

Il Sanremo della lingua lombarda organizzato a Spirano in dicembre
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C'è anche il primo «Festival della Nuova Canzone in Lingua Lombarda di Spirano» tra i sette progetti premiati da Regione Lombardia tramite uno specifico finanziamento per la tutela e la promozione della lingua locale. È l'unico in provincia di Bergamo. L'iniziativa spiranese sarà organizzata a dicembre. Sul programma si sa ancora poco, ma stando a quanto emerso sarà collegato al Festival della lingua lombarda, che coinvolgerà tutte le province. Direttore artistico della manifestazione sarà Giovanni Marco Polli. In precedenza, Spirano aveva già realizzato pubblicazioni per bambini, come il dizionario bilingue lombardo-italiano. Non solo: nel paese del «sindèc» Giovanni Malanchini (Lega Nord) anche la segreteria telefonica del Comune e le targhette fuori dagli uffici del Municipio sono da tempo disponibili nella doppia versione italiano-bergamasco. In occasione della Giornata nazionale del dialetto, a gennaio, anche  i tabelloni degli annunci istituzionali recitavano: «A Spirà l’è bèl parlà bèrgamasch». Per il festival  il Comune incasserà 35mila euro a fondo perduto, sui circa 44mila di spesa preventivata per l'organizzazione della prima edizione del festival.

 

[ Tiziano «Il Bepi» Incani ]

 

Sarà «una grande kermesse musicale abbinata ad un bellissimo progetto dedicato ai bambini - ha spiegato il sindaco su Facebook - Ci ho sempre creduto. Viene premiato l'impegno di tanta gente che ha voluto combattere una battaglia di civiltà sacrosanta: quella della tutela delle nostre tradizioni e della nostra cultura attraverso la difesa della nostra stupenda lingua. Un pensiero particolare a mia nonna, Maddalena, che mi ha impartito una corretta educazione, insegnandomi e imponendomi fin da piccolo la mia prima lingua, il bergamasco».

Sette i progetti premiati dal Pirellone, con un totale di 150mila euro. «Gli esiti di questo bando rappresentano la prima concreta attuazione della legge regionale di riordino della Cultura, che riconosce ufficialmente la lingua lombarda. Un bando a sportello con un finanziamento di 150mila euro assegnati a sette iniziative in tutta la Lombardia». Così l'assessore Cristina Capellini, presentando a Palazzo Pirelli l'iniziativa. «Sono molto soddisfatta perché c'è stata una risposta molto significativa - ha aggiunto l'assessore Cappellini - e devo ammettere che non poteva esserci un inizio migliore per l'anno della Cultura in Lombardia. È una misura che ha funzionato e che certamente riproporremo per il 2018», ha concluso Cappellini. «L'elemento che qualifica questa serie di progetti è la capacità dei territori, dei Comuni, delle associazioni, di fare rete e valorizzare l'eredità immateriale delle comunità. Alcuni progetti si sono concentrati più sulla musica, sulla canzone folk in particolare, sulla scia di Davide Van de Sfroos, promuovendo tanti artisti lombardi, altri progetti hanno fatto approfondimenti con un taglio più specifico che coinvolge aspetti storici, scientifici e di ricerca, anche a livello multimediale».

 

[ Luciano Ravasio ]

 

Poteva mancare la polemica? Naturalmente no. A sollevarla la minoranza, che ha criticato soprattutto il fatto che in passato manifestazione simili non erano state trattate con lo stesso guanto di velluto foderato di contante. «E’ una lingua minoritaria - attacca Anselmo Recanati - Questo festival serve solo a tenere Malanchini sotto i riflettori».

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