Stasera, 27 giugno, alle 21.30

Schitarrate e un punk che sa di pop I Bee Bee Sea si prendono il Goisis

Schitarrate e un punk che sa di pop I Bee Bee Sea si prendono il Goisis
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Un assaggio di punk, firmato Italia. A poco meno di due settimane dal ritorno a Bergamo (precisamente all'Edoné) dell'attesissimo Punk Rock Raduno, ecco che al Goisis, l'estivo sotto le stelle in Monterosso, stasera, mercoledì 27 giugno, sarà possibile godersi un'anticipazione mica male delle sonorità internazionali che si potranno ascoltare alla rassegna che si terrà a Redona dall'11 al 15 luglio.

 

 

Sul non-palco dell'estivo firmato Tassino-Nutopia, si esibiranno i Bee Bee Sea, trio mantovano che da poco più di due anni gira l'Italia, con pure qualche tappa oltreconfine, con il loro punk e il loro garage psych. Il debutto di questo gruppo c'è stato nel 2015 con un album a loro nome e, in poco tempo, si sono fatti conoscere nel giro del "sottobosco" musicale di genere suonando anche insieme a gruppi ben più esperti come gli Oh Sees, i Black Lips, i Night Beats, i King Khan & The Shrines e molti altri. Dopo aver fatto tanta strada, quest'anno è uscito il loro secondo LP (Sonic Boomerang) per la Wild Honey Records: un lavoro di livello, che li sta consacrando come band italiana di spicco nel mondo punk. Stanno suonando ai festival più importanti nel nostro Paese e in Europa e presto partiranno per un lungo tour americano. Quello dei Bee Bee Sea è un garage-rock "schitarroso", abrasivo, fatto di assoli prepotenti e di un ritmo che lascia senza fiato. Il tocco in più è dato dalla vena pop che caratterizza i loro pezzi, molto orecchiabili e con ritornelli che è difficile dimenticare.

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In attesa del live, abbiamo fatto quattro chiacchiere con loro. per conoscerli meglio, ma soprattutto per capire cosa deve aspettarsi chi seguirà il loro concerto al Goisis.

Ragazzi, dall’uscita del vostro secondo disco state girando i festival più importanti a livello nazionale e internazionale. Cos’è cambiato rispetto al precedente album? Come stanno andando le cose?

«Stanno andando molto bene! Il primo album era stato autoprodotto della nostra etichetta, la Glory Records. Sonic Boomerang invece è uscito anche con Wild Honey e Dirty Water USA. Queste etichette ci hanno aiutato a farci conoscere in America e a imbastire il tour di tre settimane che inizierà a metà luglio».

A cosa vi ispirate per il vostro sound?

«Più o meno tutto il rock'n'roll dagli Anni '50 fino a oggi. Aggiungici poi i cartoni animati, i film, le serie tv e qualche libro».

Esiste ancora una scena garage in Italia? A che livello siamo rispetto agli altri Paesi?

«Più o meno sì, esiste ancora. Riviste come Sottoterra ed eventi come il festival Beat ne sono la prova. Rispetto agli altri Paesi non va così male come si tende a pensare. L'unica differenza è che Paesi come Francia, Belgio e Olanda, probabilmente, hanno avuto un maggior ricambio generazionale rispetto a noi».

La vostra etichetta è di Bergamo. Come siete entrati in contatto con la Wild Honey Records? Cosa vi ha spinto a pubblicare il nuovo disco con loro?

«Conosciamo Franz (socio di Nutopia e della Wild Honey Records, ndr) da anni ormai e ci scoprì ancora da sbarbatelli; è un personaggio ammirabile per tutto l'impegno e l'intraprendenza con cui porta avanti i suoi progetti, che sono davvero tanti. Wild Honey è una delle realtà più fighe a livello nazionale e siamo contentissimi che abbia deciso stampare i nostri dischi».

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