Stagione da ridere

Stand-up comedy bella spietata Al Maite più satira che cabaret

Stand-up comedy bella spietata Al Maite più satira che cabaret
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Salire sul palco, in qualsiasi occasione, non è mai semplice. Se poi sai che il tuo ruolo è quello di far ridere il pubblico, raccontando in più fatti della vita reale, allora il tutto diventa un’impresa non da poco. Nella stand up comedy avviene questo, e ci si spinge genericamente un po’ più in là del cabaret. Difficilmente si possono sentire questo tipo di battute in tv. Il genere, in città, ha una sua stagione coraggiosamente proposta dal Maite di Città Alta, vicolo Sant’Agata. Un ciclo di appuntamenti con i migliori esponenti della satira italiana. Una data al mese per 8 mesi, nelle domeniche da ottobre a ad aprile.

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Saverio Raimondo

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Daniele Fabbri

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Emanuele Pantano

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Mauro Fratini

Il programma. Ad aprire la rassegna lo scorso primo ottobre è stato il palermitano Emanuele Pantano, new entry sul palco del Maite, autore e attore affermato. Ha portato a Bergamo il suo ultimo spettacolo Non avete idea. La mamma dei creativi è sempre incinta. Uno spettacolo creativo sulla creatività o ideale sulle idee, che, attraverso diversi temi come bullismo e talento, razzismo e soluzione dei problemi, morte e fantasia, punta il dito sulla principiale piaga di questi tempi: c'è troppa gente che vuole cambiare il mondo.  Prossimo appuntamento il 22 ottobre con Giorgio Magri in La tocco piano. Morte, razzismo e altre amenità. Magri, già membro del cast della seconda stagione di Natural Born Comedians e della quarta stagione di Stand-Up comedy, in onda su Comedy Central T (canale Sky 124), è il primo e unico insult comedian in Italia (bullo professionista): il suo approccio caustico e il suo black humor spietato condurranno in un viaggio che, adoperando un linguaggio iperbolico, «sviterà la calotta cranica e ribalterà il concetto di politically correct costringendo a ridere su tutto ciò su cui il buon senso suggerirebbe di non ridere», si legge nella presentazione. Visti linguaggio e contenuti se ne sconsiglia la visione ai paladini della satira impegnata, spettacolo rivolto a un pubblico adulto e consenziente. Nomi successivi: il 19 novembre Saverio Raimondo in Live, il 17 dicembre Luca Ravenna in Un’ora dal vivo; poi Daniele Fabbri il 21 gennaio, Mauro Fratini il 18 febbraio, Mauro Kelevra il 18 marzo e, infine, il 15 aprile Andrea Saleri. Gli spettacoli iniziano alle ore 21.30 al Circolo Maite, ingresso riservato ai soci Arci con contributo artistico di 10 euro, prenotazione a info@maite.it.

Lavoro di scoperta e sperimentazione. È tutta del Maite l’intuizione di portare a Bergamo questo genere teatrale che affonda le radici nel cabaret, dal 2010, quando il Circolo ha inaugurato, è sempre stata forte la volontà di dedicare spazio agli spettacoli di satira stand-up, un genere che a Bergamo era poco conosciuto e non aveva circuitazione. In questi 7 anni sono passati sul palco del Maite comedians del calibro di Giorgio Montanini, Saverio Raimondo, Daniele Fabbri, Filippo Giardina, Velia Lalli, Francesco De Carlo, Pietro Sparacino ed altri ancora. Tutti artisti che ora partecipano a programmi delle tv nazionali e internazionali e che sono diventati dei veri e propri vip, aprendo così la strada a un mondo sommerso di artisti che stanno popolando e ravvivando le nostre città. Un genere in cui si ride e si pensa insieme, presi dal ritmo magico del canovaccio teatrale, bilanciato dalle oscenità tipiche della sublimazione artistica. Un ciclo di appuntamenti a cui è difficile resistere, i comedian vengono messi davanti ad un microfono, senza inutili scenografie e costumi aggiuntivi e denudati della quarta parete, che, nel teatro tradizionale, separa virtualmente lo spettatore da ciò che succede sul palco. La sospensione del dubbio lascia il posto al dubbio vero e proprio, con il nobile fine, spesso dimenticato, di evitare di prendersi troppo sul serio.

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