Un'idea di Visit Bergamo

Val Seriana, ce n'è per tutti i gusti Sei posti davvero da non perdere

Val Seriana, ce n'è per tutti i gusti Sei posti davvero da non perdere
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La provincia bergamasca merita un approfondimento più puntuale e strutturato. Per questo abbiamo deciso di seguire ancora una volta gli itinerari di Visit Bergamo e narrarvi la nostra terra attraverso percorsi geograficamente circostanziati, laddove in precedenza avevamo seguito gli itinerari tematici proposti dal sito della Provincia (ne abbiamo approfonditi sei su sette, andate a rivederveli se ve li siete persi: partite da qui e poi fatevi guidare dagli articoli correlati).

Visit Bergamo individua cinque aree d’interesse all’interno della sezione Montagne e Valli: la Valle Imagna, la Valle Brembana, la Val di Scalve, la Val Calepio e la Val Seriana, da cui abbiamo deciso di iniziare. È una porzione di territorio che ci piace frequentare: siamo stati ad Ardesio per la festa dei busker a giugno, vi abbiamo raccontato della musica di qualità del Clusone Jazz Festival, non ci siamo fatti mancare la prima apertura notturna delle Cascate del Serio a Valbondione. Insomma, questa valle ci piace parecchio: sa unire la cultura e l’intrattenimento alle asprezze estreme delle cime orobiche, di cui abbiamo saggiato recentemente le asperità sentendo le dichiarazioni dei runner della Orobie Ultra Trail, oppure narrando le migliori imprese degli alpinisti più validi della bergamasca. Visit Bergamo organizza l’itinerario attraverso sei poli di attrazione turistica, che riescono a raccontare sinteticamente pregi e caratteristiche di una valle comunque ampia ed eterogenea.

 

Valserianaposizione

 

Alzano Lombardo

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Basilica di San Martino, Alzano Lombardo.

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Basilica di San Martino, Alzano Lombardo. Le sagrestie lignee.

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Basilica di San Martino, Alzano Lombardo. Le sagrestie lignee.

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Basilica di San Martino, Alzano Lombardo. Particolare del pulpito.

Si segue un percorso viabilistico reale, partendo dalla città per poi perdersi nelle pieghe della terra Seriana. Prima tappa ad Alzano Lombardo: il perno della cittadina è individuato nella Basilica di San Martino, che fu realizzata dall’architetto-capo del Duomo di Milano, Gerolamo Quadrio. Vero cuore artistico della chiesa sono le Sagrestie, oggi parte del Museo d’arte sacra. Esse vantano una serie di sculture, intarsi, stucchi e affreschi dei più grandi esponenti del barocco lombardo.

Per comprendere un’altra dimensione essenziale della zona basta spostarsi di poco: tra Gandino e Leffe troviamo le tracce di un’industria che per decenni ha sorretto l’economia locale. Il tessile ha un suo primo approfondimento nel Museo della Basilica di Gandino, nella Sezione Tessile: in esso sono conservati i macchinari e gli attrezzi utilizzati dal quindicesimo secolo per la lavorazione della lana. Altro centro rilevante è il Museo del Tessile a Leffe, che ha inaugurato la nuova sede appena due anni fa. Potrete ammirare macchinari imponenti come il torcitoio circolare per seta, operativo a Leffe dal 1797 al 1924.

 

Castione della Presolana

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Castione della Presolana.

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Castione della Presolana.

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Regina delle Orobie.

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Regina delle Orobie.

Cambiamo completamente genere: qui potrete godervi una villeggiatura rilassante tra le ville in stile liberty che testimoniano la forte presenza turistica fin dagli inizi del secolo scorso. Oppure se siete dei cuori impavidi e volete sfidare la montagna, potete fermarvi qui qualche giorno e tentare impervie ascese alla cima della Presolana (2521 m s.l.m.), chiamata non a caso Regina delle Orobie. Peculiarità di questo massiccio montuoso è la presenza di pareti calcaree identiche a quelle delle Dolomiti. È interessante anche l’origine etimologica del nome: potrebbe derivare dall’espressione latina presa alana, con riferimento alla sconfitta del popolo degli Alani da parte dei Romani; la conquista delle terre alpine fu una delle fasi più complesse dell’espansione romana, a causa della tenacia coriacea delle popolazioni locali, che si muovevano agilmente in un territorio invece labirintico ed ostile per le pur forti legioni imperiali. Insomma, anche nel nome la Presolana conserva un orgoglio tutto orobico.

 

Clusone

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Oratorio dei Disciplini, Clusone. Danza Macabra e il Trionfo della Morte. [La ricostruzione completa dell'affresco.]

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Torre dell'Orologio, Clusone. Particolare.

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Oratorio dei Disciplini, Clusone. Danza Macabra e il Trionfo della Morte.

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Ci muoviamo ora verso il cuore della Valle: la bella Clusone, cittadina vivace e ricca di punti d’interesse. Nell’oratorio dei Disciplini possiamo gustarci la celeberrima Danza Macabra e il Trionfo della Morte. Il tema iconografico tardomedievale della danza macabra svolgeva una funzione di memento mori: ricordati che devi morire. È talmente efficace che alcuni cineasti di fama ne hanno ripreso il concetto, come Woody Allen in Amore e Guerra o Ingmar Bergman nel suo capolavoro, Il settimo sigillo.

Anche l’architettura civile ha di che vantarsi: il Palazzo comunale, ricco di affreschi, è attiguo alla Torre dell’orologio. Non si tratta tuttavia di un semplice orologio, ma dell’orologio planetario di Pietro Fanzago, opera straordinaria costruita nel 1583. Questo macchinario segna infatti, con estrema precisione, tutte le conoscenze astronomiche acquisite al tempo della sua realizzazione: i movimenti del sole e della luna, le ore del giorno e la durata della notte, gli equinozi ed i solstizi, le costellazioni dello zodiaco, le lunazioni, i mesi, le ore, i minuti. Il meccanismo viene caricato a mano tutti i giorni da circa quattrocento anni.

 

Gromo

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Castello e Chiesa di San Gregorio, Gromo.

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Chiesa di San Giacomo, Gromo.

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Cascate del Serio.

Un paese dal cuore medievale e guerresco. Nell’Età di Mezzo esso era soprannominato «piccola Toledo» per la sua presenza di numerose fucine finalizzate alla produzione del ferro ed in particolare alla forgiatura di armi bianche: alabarde, scudi e corazze.

Saliamo ancora qualche chilometro e siamo a Valbondione: se pianificate con un certo anticipo questa gita potete far coincidere la vostra visita alla cittadina con una delle magnifiche aperture della Cascate del Serio. È uno spettacolo per cui vale la pena farsi una bella scarpinata in salita.

 

Lizzola

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Le piste del versante Lizzola.

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Lizzola dall'alto.

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La piana di Lizzola.

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Non ci facciamo mancare niente: ecco allora Lizzola, frazione di Valbondione, luogo ideale per godersi la neve in una conca circondata da soli monti. La stazione invernale è completa, con possibilità di praticare sci alpino e sci di fondo. La neve è presente per lunghi mesi e garantisce un’esperienza sportiva di alto livello. È questo uno dei principali centri sciistici della Valle, con venti chilometri di piste serviti da quattro seggiovie; si può inoltre usufruire di una pista illuminata per lo sci notturno. Dal 2012 poi è possibile praticare downhill: discese vertiginose affrontate con la mountain bike, nelle quali si arriva a toccare anche gli 80 km/h.

 

Spiazzi di Gromo

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Gli Spiazzi di Gromo.

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Gli Spiazzi di Gromo.

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Gli Spiazzi di Gromo.

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Una stazione turistica in forte crescita che mira a valorizzare al meglio le potenzialità della zona. Ma non è solamente lo sci ad allettare i cittadini in cerca di pace e divertimento; oltre ai percorsi per i bikers, potrete rigenerarvi dopo le fatiche sportive grazie ai piatti tipici del Rifugio Vodala. Inoltre, per tre giorni a settimana (martedì, giovedì, venerdì) le piste sono aperte in notturna per gli sci-alpinisti e i ciaspolatori.

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