Uno striscione tutto per lui

Da Dalmine allo stadio di San Siro Musta e il ricordo dei suoi amici

Da Dalmine allo stadio di San Siro Musta e il ricordo dei suoi amici
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El Hajami Mostafà aveva 25 anni e una grande passione: il calcio. Amava l'Inter e non si perdeva una partita. All'ultimo derby d'Italia contro la Juve, però, ha dovuto rinunciare. La sua malattia, alla fine, ha preso il sopravvento. Musta, come gli amici più cari lo chiamavano, è stato divorato da un cancro incurabile allo stomaco che se l’è portato via nel giro di soli sei mesi.

 

 

Bergamasco di nascita ma di origini marocchine, il giovane viveva a Dalmine, in un appartamento situato sopra la gelateria Sotto-sopra, con i genitori e i due fratelli più grandi, un maschio e una femmina. La sua famiglia era arrivata dal Marocco negli anni '80. Mostafà aveva frequentato l'Istituto professionale Pesenti di Bergamo ed era stato assunto da un anno alla Abb Sace come operaio. Nel tempo libero amava dedicarsi allo sport. Ha giocato nel Csi Sabbio a sette e lo scorso campionato nel Dalmine San Giuseppe. Aveva tutte le carte in regola per diventare un campione ma il destino ha scelto diversamente.

Negli ultimi mesi Musta aveva iniziato ad accusare mal di stomaco e difficoltà di digestione. Aveva quindi deciso di sottoporsi ad alcuni controlli dai quali è emersa la diagnosi più temibile: tumore. Una malattia che il venticinquenne ha affrontato con coraggio, senza mai lamentarsi con chi gli stava accanto. Fino all'ultimo ha mantenuto il suo sorriso, nonostante il peso di quel cancro che lo stava divorando. I suoi...

 

Articolo completo a pagina 37 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 17 ottobre. In versione digitale, qui.

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