Dure le opposizioni

Ventiseimila euro di fatture perse Adesso Stezzano dovrà pagare

Ventiseimila euro di fatture perse Adesso Stezzano dovrà pagare
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Il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio è stato uno dei punti toccati durante il Consiglio Comunale del 18 dicembre. Questi oneri pecuniari derivano dal pagamento delle spese legali relative a due casi che vedono implicato il Comune di Stezzano.

Le fatture non pagate. In primis ci sono quelle relative al caso Kavanagh (pari a circa 3mila euro), come sancito dall’ordinanza del giudice del lavoro di Bergamo, che ha stabilito il pieno reintegro dell’ex comandante della polizia locale. Inoltre un decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Bergamo - che ha accolto il ricorso di Ifis Banca - stabilisce che il Comune di Stezzano dovrà versare circa 26mila euro corrispondenti al mancato pagamento di fatture riguardanti la fornitura di energia elettrica, a cui, anche in questo caso, si deve aggiungere il versamento delle spese legali (quantificate in circa 2 mila euro).

 

Il sindaco di Stezzano Elena Poma

 

La spiegazione del sindaco. «Il decreto ingiuntivo riguarda trentasei fatture della società Servizio Elettrico Nazionale Spa per forniture effettuate nell’anno 2015; trentaquattro delle quali sono state trasmesse tramite fattura elettronica nei mesi di aprile e maggio 2015», ha commentato il sindaco Elena Poma. Di queste, solo cinque risultano essere state regolarmente protocollate, mentre le rimanenti, pervenute all’Ente tramite Pec, non sono state acquisite dal Protocollo a causa di un malfunzionamento del programma informatico e, dunque, non sono state registrate nella contabilità: «A seguito di una verifica interna è stato rilevato che, nella fase iniziale di implementazione della fatturazione elettronica, il software Halley non gestiva correttamente il processo. Queste disfunzioni sono state più volte segnalate alla ditta del software dagli uffici Ragioneria e Proto collo». Il primo...»

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 22 di Bergamopost cartaceo, in edicola fino a giovedì 4 gennaio. In versione digitale, qui.

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