Fine di un incubo

A processo lo stalker di Bertocchi

A processo lo stalker di Bertocchi
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Lo stalker quarantenne che da qualche anno perseguitava su Facebook il sindaco di Alzano finirà a processo con l'accusa di diffamazione. Il giudice ha disposto la restituzione degli atti in Procura per la citazione diretta a processo, senza ravvisare nei post Facebook l’aggravante della diffamazione a mezzo stampa. Camillo Bertocchi lo ha denunciato nel 2017, dopo una lunga serie di post su Facebook contenenti insulti e minacce. L'uomo rivolgeva al sindaco accuse illogiche, stravaganti, imputandogli episodi di cronaca nera e presunti misfatti avvenuti in passato. Come l'omicidio di Desirée Piovanelli, in cui è coinvolto un certo Nicola Bertocchi; o presunti furti ottocenteschi all'archivio del Comune di Selvino. Dopo le offese sono arrivate le minacce. Bertocchi si è rivolto allora ai carabinieri e, insieme a loro, avrebbe cercato in tutti i modi di confrontarsi con l'uomo. Ma in seguito a molti tentativi andati a vuoto, si è deciso a procedere con una denuncia, che finora ha sortito gli effetti sperati. Dopo due anni, lo stalker ha smesso di tormentarlo. «È una situazione che si trascina da tanto tempo e, se vogliamo, anche un po' paradossale. Un cittadino qualsiasi avrebbe potuto agire in modo più veloce...», racconta Bertocchi, dicendosi più tranquillo.

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