Storia che fa discutere

Allatta il neonato al bar a colazione La titolare la rimprovera: polemica

Allatta il neonato al bar a colazione La titolare la rimprovera: polemica
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Doveva essere un momento speciale, in una fase della vita particolare. Una colazione al bar sotto casa, seduta tranquilla, con i propri bimbi: uno di poche settimane e l’altro più grandicello. Un fatto, se vogliamo, di una banalità sconcertante, ma non per una mamma che ha partorito da poco. Il figlio neonato si mette però a piangere e per calmarlo e finire in pace la colazione non c’è altro rimedio che attaccarlo al seno. Un gesto spontaneo, naturale e perfino doveroso per alcuni; sfacciato e vergognoso per altri, anche per la titolare del bar che senza tante cerimonie si avvicina alla mamma e le dice seccata: «Non è molto carino quello che stai facendo». Al che la mamma, imbarazzata e mortificata, senza proferire parola prende i figli e se ne torna mesta a casa. Il tempo di riacquistare lucidità e postare un messaggio su Facebook ed ecco che subito insorgono le mamme del web con una valanga di commenti pubblicati sulla pagina di Mama-o, centro ostetrico e per la prima infanzia con sede a Merate (Lecco), dedicato a «donne e madri che vogliono diventare consapevoli e autonome». C’è tra loro chi vorrebbe organizzare un flash mob nel locale «incriminato» invadendolo di mamme che allattano, e chi invece invoca più pudore e rispetto, ma è la minoranza.

Insomma, nel giro di poche ore, l’episodio accaduto mercoledì 19 luglio mattina nel bar di un comune limitrofo a Merate diventa un caso social, dividendo le internaute tra fautrici e detrattrici dell’allattamento in pubblico. «Era da tanto che non pubblicavo post sull’allattamento in pubblico perché la ritenevo ormai una cosa assodata e scontata - spiega Azzurra Spreafico, titolare di Mama-o -  Possibile che nel 2017 e nel Meratese succedano queste cose? Purtroppo sì, per questo ho organizzato mercoledì pomeriggio una “call”, e cioè una diretta su Fb, che ha raccolto numerosi commenti di solidarietà alla mamma, oltre che qualche critica un po’ pesante, che però credo si riferisse all’immagine che avevo preso da google che mostrava una mamma intenta ad allattare in pubblico con il seno completamente scoperto».

 

 

«Andiamo tutte ad allattare in questo bar, che amarezza! - scrive Claudia -  Comunque quante volte bisogna andare in bagno per allattare... Ricordiamoci che una mamma nel post partum è molto fragile, i giudizi fanno male». «Capisco che ci siano persone che non apprezzano, a me è capitato di allattare con la massima semplicità davanti a persone che entravano in assoluto imbarazzo» scrive un’altra Claudia. Aggiunge Veronica: «Ma poi... La signora-proprietaria del bar è una donna! Fosse stato un uomo, forse un pochino ci poteva stare, ma detto da una donna, no». «Un posto adatto per allattare? Ma per favore! Se il bimbo ha fame qualsiasi posto è giusto anche se in pubblico!  È la cosa più bella e naturale», scrive Jesi. Nella conversazione si inserisce anche un uomo: «Imporre una cosa così intima come allattare un bambino in un bar è veramente da egoisti. Povero barista che si è trovato in questa incresciosa situazione. Se vuoi farlo almeno chiedi il permesso. Non è casa tua! Veramente maleducata questa mamma». Gli risponde Viviana: «Non capisco perché  dà fastidio una donna che allatta, mentre se ne entra una in minigonna con scollatura mozzafiato si girano tutti a guardarla... c'è qualcosa che non torna». C’è anche però chi scrive come Emilia: «Coprirsi con un panno no?». Della serie, allatta pure dove vuoi, ma con decoro e nel rispetto degli altri.

«In Italia non c’è una legge né pro, né contro l’allattamento - spiega ancora Azzurra Spreafico -  c’è solo una convenzione internazionale sui diritti del bambino che contempla quello all’allattamento al seno. La questione comunque non ha nulla a che vedere con la legge,  il problema è culturale, non legislativo. Sono stata contenta che la mamma cui è accaduto questo triste episodio abbia ricevuto tanti messaggi di incoraggiamento e solidarietà dalle altre mamme. Il puerperio è del resto una fase molto faticosa e delicata. E’ importante che questa mamma non si senta sola e che quello che le è successo possa smuovere le coscienze».

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