Dopo il ciclismo, anche il calcio

C'è un'asiatica in Champions Astana FC, tra favola e miliardi

C'è un'asiatica in Champions Astana FC, tra favola e miliardi
Pubblicato:
Aggiornato:

Qualche settimana fa, dopo che l'attaccante Maksimovic buttò dentro il gol della qualificazione alla Champions League, il presidente kazako Nursultan Nazarbaev fece recapitare un messaggio ai ragazzi dentro lo spogliatoio: «Bravi, ora andiamo a giocarci le battaglie di calcio con i brand più importanti del mondo». Era agosto e con il pareggio sull'Apoel Nicosia, l'Astana otteneva per la prima volta l'accesso alla fase finale della competizione europea più importante per club. Stasera si comincia. Per l'esordio nel girone di qualificazione il Benfica aspetterà il club che arriva dal cuore del Kazakistan, in quello che nel giro di pochi anni potrebbe diventare un centro nevralgico del calcio continentale, e se la vedrà con l'Astana Fc. Ma se pensate che avrà vita facile, vi sbagliate: al momento la squadra, asiatica ma affiliata con le europee, è uno dei club con più possibilità economiche in circolazione.

 

 

Un progetto per crescere. Come molte delle cose in Kazakhstan, anche l'Astana è di proprietà dello Stato. Non è solo una squadra di calcio. È un marchio (Astana è la capitale), e serve a promuovere il Paese, visto che esiste soltanto dal 1998. Il proprietario ufficiale del club, che si è formato soltanto sei anni fa, è il Samuryq-Qazyna, il fondo nazionale del Welfare, che di fatto ha sotto controllo un po' tutto: le banche, le miniere, le compagnie aere, ferrovie, e anche la compagnia petrolifera di Stato e quella del gas, la KazMunayGas. Girano soldi. Forbes ha stimato il patrimonio netto del Real Madrid a 3,44 miliardi di euro, a 2,8 il Barcellona, ben distanti dal valore della rosa dell'Astana, che è di 14,5 milioni. Ma è già stato finanziato uno stadio da 30mila posti, la Astana Arena, per il costo di 164 milioni di euro e tutto lascia pensare che nel giro di poco tempo l'Astana potrebbe diventare ben più di un nome.

 

 

Sono gli stessi del ciclismo. A capo del Samuryq-Qazyna c'è Omirzaq Shukeyev, ex vice primi ministro e dell'economia e consigliere del presidente Nazarbayev. La politica foraggia e sostiene lo sport. Nel 2012 è stato creato l'Astana Presidential Sports Club, un grande circolo, «un progetto multi-sport» come ha detto Shukeyev, di cui fanno parte il basket, l'hockey, il pugilato, ovviamente il calcio, ma soprattutto il ciclismo. L'Astana è, al momento, la squadra professionistica più vincente: Vincenzo Nibali l'anno scorso ha conquistato il Tour de France, da pochi giorni Fabio Aru è campione alla Vuelta. Dell'Astana ha fatto parte anche Lance Armstrong per un breve periodo, prima che la bufera doping lo travolgesse. Ma a cosa punta l'Astana Fc, il team che questa sera esordirà in Champions League?

 

 

Ambizioni europee. Migliorare i rapporti con l'estero, far conoscere la squadre ma soprattutto il Paese. Anche perché, dopo la delusione per non aver ottenuto i Giochi Olimpici invernali del 2022 (andati a Pechino) che avrebbe portato investimenti e pubblicità in tutto il Kazakhstan, quella della Champions può essere una vetrina piena di possibilità. Al momento l'Astana Fc è il più piccolo dei 32 club che partecipano alla fase finale della competizione europea: e anche se ha evitato squadre come Bayern Monaco e Real Madrid, difficile possa ottenere il passaggio del turno. Dopo essere arrivata alla fase a gironi battendo Maribor, Hjk e Apoel, l'Astana adesso dovrà affrontare Benfica, Atletico Madrid (finalista due anni fa) e il Galatasaray. Un'impresa, insomma. Non è detto che non succeda.

Seguici sui nostri canali