Il caso a Briolo

La Proposta, concessione revocata Chi ha vinto il bando non ci sta

La Proposta, concessione revocata Chi ha vinto il bando non ci sta
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Stop alla rinascita del centro La Proposta di Ponte San Pietro. Il bando di gestione l’aveva vinto la Mediaconcept di Giuseppe Buonaguro, titolare di Donna Regina (verace pizzeria e cucina napoletana di Bergamo, in via Campagnola 5), e Olga Maggioni. Il loro progetto? Portarci la pizza verace napoletana ma anche cultura, sport e divertimento per grandi e piccoli. Dopo i lavori di adeguamento e di sistemazione del verde, iniziati a giugno, e l’apertura del bar il 6 agosto, l’inaugurazione della pizzeria Reginella il 24 settembre. Ora la doccia fredda: Il Comune di Ponte San Pietro ha revocato la concessione per motivi amministrativi. Cioè, come si legge sulla determina_n_184, non è mai stata versata, nonostante solleciti, la cauzione pari a un anno, di affitto 7200 euro.

 

 

 

Mediaconcept non ci sta. In un post su Facebook Buonaguro dà la sua versione dei fatti. « All’atto di inoltrare la documentazione per partecipare al bando pubblico, abbiamo consegnata una bozza di fideiussione assicurativa in visione rilasciata dalla società Finworld. Il funzionario preposto riferiva che il documento rispettava le caratteristiche del bando. In data 23 Luglio, durante l’evento Napoli Pizza Fest (gestito da Mediconcept, ndr), veniva notificata la concessione provvisoria per cui ci sono state date le chiavi della struttura al fine di avviare i primi lavori di ristrutturazione». La polizza fideiussoria definitiva però non è mai arrivata perché «la Compagnia Finworld in data 20 Luglio era stata radiata dall’albo delle compagnie a seguito di rilascio di false fideiussioni assicurative a diverse squadre di calcio di serie A e B. Il Comune veniva prontamente informato attraverso l’inoltro di un messaggio di Posta Elettronica Certificata. Contestualmente si provvedeva a contattare altri tre istituti per richiedere il medesimo documento e considerando il periodo di agosto». La prima società a rispondere è stata Helvetia Mutua, la quale ha inoltrato una bozza di fideiussione che veniva sottoposta nei giorni scorsi all'ufficio preposto del Comune. Nell’arco di qualche giorno, l’ufficio ha risposto che tale fideiussione non rispettava alcuni criteri indicati nel bando di partecipazione, «ma non indicava quali erano, per cui veniva rifiutata. Inoltre ci richiedeva una polizza rilasciata da un primario istituto assicurativo.

«Vizio di forma». «Ci siamo prontamente attivati richiedendo tale polizza a Unipol, Gruppo Sai Fondiaria e Allianz, ma la risposta è stata unanime, da tempo nessun istituto di primaria importanza rilascia polizze fideiussorie a garanzia di canoni di affitto. Tutte le compagnie ci hanno risposto che non è possibile soddisfare la richiesta del comune, perché le compagnie assicurative alla voce “cauzione definitiva “ garantiscono solo garanzie del “fare”( esempio appalti di manutenzione, prestazioni servizi, ristrutturazioni ecc ecc). Il comune invece chiede una cauzione definitiva, su una garanzia del “dare” ( la garanzia sul pagamento dell’affitto non si può considerare una “cauzione definitiva”, bensì una garanzia di pagamento), pertanto il bando presenta formalmente una discrepanza. In ogni caso le compagnie assicurative non rilasciano garanzie di pagamento sugli affitti».

«Pronti a pagare». Buonaguro aggiunge un’annotazione importante: «Quando abbiamo ricevuto dal segretario comunale il rifiuto della fideiussione assicurativa presentata, avevamo proposto al Comune di fare un bonifico dell’intero canone di 7.200 euro, in modo che loro avevano i soldi in cassa nel caso qualcosa fosse andato storto, oppure di mettere la stessa somma su un libretto a favore del Comune, o addirittura di dare un assegno circolare. I soldi c’erano e ci sono, ma il Comune ha rifiutato: non sarebbe possibile a causa delle norme antiriciclaggio, che mi sembra inaudito

Ma c’è di più. In attesa di un possibile ricorso al Tar, sul quale però Mediconcept non si sbilancia, Buonaguro lamenta altre problematiche emerse: «Abbiamo investito già 14-15 mila euro e abbiamo trovato il personale. Notare che la struttura ci è stata lasciata in pessime condizioni, con 8mila euro di bollette arretrate non pagate, per cui non abbiamo potuto allacciarci direttamente alle utenze. Un grandissimo disagio».

Altri progetti. Nel frattempo Mediaconcept continua a muoversi su più fronti. L'ultimo? Un innovativo servizio dedicato a bar e locali di qualità, unico in Italia: Aperitivo Pronto. Consiste nel fornire aperitivi già pronti per bar e locali che non hanno uno spazio fisico o una cucina per poter preparare pietanze di qualità. Il servizio è attivo 24 ore su 24, basta richiedere i menu a commerciale@aperitivopronto.com e scegliere tra le decine e decine di portate disponibili, tutte inserite all’interno di contenitori per uso alimentare e sigillati termicamente in ambiente protetto. «Il gestore del bar o del locale deve solo posizionare le pietanze sul buffet e servire», dice Olga Maggioni, direttrice di Mediaconcept.

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