Ancora disperse 4 persone

L'alluvione della Costa Azzurra Danni e disagi paese per paese

L'alluvione della Costa Azzurra Danni e disagi paese per paese
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La Costa Azzurra, terra del sole e del mare, è stata sommersa da un’inondazione che ha devastato interi paesi, lasciando esterrefatti e increduli i cittadini. In molti hanno commentato gli eventi delle ultime ore asserendo di non avere mai visto una furia metereologica simile e un testimone ha persino aggiunto: «L’acqua è talmente opaca che i pompieri non vedono i corpi. È apocalittico». Sabato 3 ottobre è caduta in tre ore tanta pioggia quanta ne cade normalmente in tre mesi. Ci sono stati diciassette morti e si cercano ancora quattro persone: recente è il ritrovamento ad Antibes di un quinto disperso. Nel pomeriggio di lunedì è stata anche data notizia della presenza, tra le vittime, di una donna italiana, ma per ora la Farnesina non ha dato conferma. Il presidente della Repubblica francese, François Hollande, è giunto in elicottero a Biot, uno dei paesi più colpiti, e ha decretato il lutto nazionale. «Ci sono sempre state le catastrofi [naturali], ma il loro ritmo, la loro intensità, si sono rafforzate», ha dichiarato Hollande, il quale ha detto che saranno prese delle decisioni per lottare contro il riscaldamento climatico. Il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, che ha accompagnato il Capo di Stato a Biot, ha annunciato lo stato di catastrofe naturale, la cui dichiarazione ufficiale sarà data mercoledì, quando si riunirà il Consiglio dei ministri.

Alluvioni in Costa Azzurra, 16 morti e 3 dispersi
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I danni provocati dalla tromba d'aria con piogge torrenziali che si è abbattuta ieri sera fino a dopo la mezzanotte su tutta la Costa Azzurra, 4 ottobre 2015. ANSA

Alluvioni in Costa Azzurra, 16 morti e 3 dispersi
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I danni provocati dalla tromba d'aria con piogge torrenziali che si è abbattuta ieri sera fino a dopo la mezzanotte su tutta la Costa Azzurra, 4 ottobre 2015. ANSA

Alluvioni in Costa Azzurra, 16 morti e 3 dispersi
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I danni provocati dalla tromba d'aria con piogge torrenziali che si è abbattuta ieri sera fino a dopo la mezzanotte su tutta la Costa Azzurra, 4 ottobre 2015. ANSA

Alluvioni in Costa Azzurra, 16 morti e 3 dispersi
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I danni provocati dalla tromba d'aria con piogge torrenziali che si è abbattuta ieri sera fino a dopo la mezzanotte su tutta la Costa Azzurra, 4 ottobre 2015. ANSA

Alluvioni in Costa Azzurra, 16 morti e 3 dispersi
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I danni provocati dalla tromba d'aria con piogge torrenziali che si è abbattuta ieri sera fino a dopo la mezzanotte su tutta la Costa Azzurra, 4 ottobre 2015. ANSA

Alluvioni in Costa Azzurra, 16 morti e 3 dispersi
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I danni provocati dalla tromba d'aria con piogge torrenziali che si è abbattuta ieri sera fino a dopo la mezzanotte su tutta la Costa Azzurra, 4 ottobre 2015. ANSA

Alluvioni in Costa Azzurra, 16 morti e 3 dispersi
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I danni provocati dalla tromba d'aria con piogge torrenziali che si è abbattuta ieri sera fino a dopo la mezzanotte su tutta la Costa Azzurra, 4 ottobre 2015. ANSA

Alluvioni in Costa Azzurra, 16 morti e 3 dispersi
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I danni provocati dalla tromba d'aria con piogge torrenziali che si è abbattuta ieri sera fino a dopo la mezzanotte su tutta la Costa Azzurra, 4 ottobre 2015. ANSA

Le cause del disastro. A generare le forti piogge che hanno provocato l’alluvione è stato l’incontro di correnti d’aria molto fredde con correnti molto più calde. La perturbazione entrata nel Mar Mediterraneo dall’Atlantico ha spinto aria fresca sul tratto di mare di fronte alle coste francesi meridionali e nello stesso tempo ha richiamato aria calda da Sud. L’incontro/scontro ha generato i violentissimi temporali a cui abbiamo assistito.

I numeri dell’emergenza. Un primo aiuto d’emergenza di 5 milioni è stato sbloccato la sera del 4 ottobre dalla regione della Costa Azzurra, ma probabilmente ne seguiranno altri. Dall’inizio dell’alluvione sono stati mobilitati circa 550 pompieri e sono stati effettuati quasi 200 viaggi in elicottero da parte della Sécurité Civile del dipartimento delle Alpi Marittime e di Bouches du Rhone, ma le condizioni degli sfollati restano difficili. Circa cinquemila persone sono rimaste senza tetto tra Cannes e Vallauris, e di questi molti hanno dormito in quindici treni rimasti bloccati nella notte, tra cui i cinque locomotori pieni di pellegrini e malati italiani di ritorno da Lourdes. Fortunatamente, questi ultimi sono riusciti a rimettersi in marcia e a riportare a casa sani e salvi i passeggeri. Intanto, quattordicimila abitazioni francesi sono rimaste senza elettricità, nell’area tra i comuni di Cannes, Mandelieu-La Napoule e Vallauris.  Non sono mancati i soliti, esecrabili episodi di sciacallaggio, che tuttavia sono stati tempestivamente fermati, grazie alla prontezza dei poliziotti delle squadre di pronto intervento.

 

I paesi colpiti: le foto prima e dopo

Cannes

Nella serata di sabato, secondo i dati di Meteo France, sono stati battuti tutti i record a Cannes dal 1942, cioè dall’anno di inizio delle rilevazioni. In sessanta minuti sono caduti sulla sola città rivierasca 107 millimetri di acqua, l’equivalente di due mesi. E mesi occorreranno affinché «la città di Cannes ritorni quella che era prima di questa notte da incubo», ha detto in un’intervista telefonica al sito di Le Point il sindaco David Lisnard. «Quello che è successo stanotte è di una vastità eccezionale, forse mai vista. Un’onda di diversi metri di altezza ha divorato le strade della città. Nessun quartiere è stato risparmiato. […] La priorità di questa mattina è consolidare gli edifici danneggiati e ripristinare per quanto possibile la circolazione per consentire ai mezzi di soccorso di arrivare il più rapidamente possibile». Oltre che dalla pioggia, infatti, Cannes e la regione limitrofa sono state danneggiate dall’esondazione del fiume Brague, un piccolo corso d’acqua che è diventato all’improvviso un mostro, trasformandosi in «un’onda di diversi metri d’altezza», come ha testimoniato sempre il sindaco Lisnard. Parte degli sfollati è stata accolta nel Palazzo del Festival, dove hanno ricevuto coperte e bevande calde. Nonostante gli sforzi compiuti, almeno tre persone sono purtroppo morte nella città, nel tentativo di mettere al riparo la loro automobile. I danni agli edifici sono stati ingenti, così come quelli alla viabilità: la strada tra Biot e Cannes è completamente bloccata sia sulle strade provinciali che sull’autostrada A8. Il sindaco David Lisnard ha commentato la situazione definendola «quasi dantesca», e ovviamente il riferimento è alla cantica dell’Inferno.

 

Antibes

Nella città si è registrata una vittima, raggiunta dall’acqua mentre era nel suo camper. Una persona data per dispersa, invece, è stata fortunatamente trovata viva questa mattina. Le piogge violente hanno distrutto completamente anche il parco acquatico Marineland, causando la morte di molti animali. I pompieri e i veterinari sono però riusciti a salvare qualche esemplare, tra cui anche una tartaruga gigante.

 

Biot

Biot è uno dei paesi più tragicamente colpiti dalla calamità naturale e non è un caso che Hollande abbia scelto questa cittadina per rivolgersi alla nazione. Il presidente era proprio davanti all’ospizio dove sono morti tre anziani che dormivano al pianterreno e che sono stati sorpresi nel sonno dall’acqua e dal fango. L’onda d’acqua ha sorpreso i diecimila abitanti del comune e gli impiegati della casa di riposo. «È arrivata con una forza incredibile, è entrata anche nei condotti per l’areazione», ha commentato un medico della struttura.

 

Mandelieu La Napoule

È il paese che ha registrato il maggior numero di perdite, sette persone. Qui l’inondazione ha riguardato soprattutto un complesso residenziale, il Cap Vert.  Al momento i soccorritori stanno cercando anche nei garage delle abitazioni, aiutati dai vigili del fuoco provenienti. dalla Germania. Le idrovore hanno lavorato per ore, ma l’acqua continua a restare alta.  Ci sono state vittime e danni molto seri anche a Mougins, dove è stato trovato il cadavere di una donna, a Cagnes-sur-Mer, Juanes-les-Pins, e nel comune di Vallauris-Golfe-Juan, dove sono stati trovati tre morti, probabilmente mentre cercavano di mettere al riparo la vettura sulla quale viaggiavano.

 

Principato di Monaco. L’alluvione ha interessato anche il Principato, dove sono intervenuti centinaia di pompieri. Hanno lavorato per ventidue ore, in aiuto della popolazione monegasca e dei comuni limitrofi. Nelle stesse ore, il Principe Alberto II ha espresso solidarietà nei confronti delle cittadine francesi della Costa Azzurra: «Ho appreso con profonda commozione della scomparsa di numerose vittime. [...] Alle famiglie in lutto, a quelle nell’angoscia, esprimo la nostra viva compazzione. Credete, Signor Presidente [si rivolge a Hollande] ai miei sentimenti d’immensa tristezza».

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