Bufale e misteri

Le uccisioni barbare di Kim Jong-un (da prendere sempre con le pinze)

Le uccisioni barbare di Kim Jong-un (da prendere sempre con le pinze)
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Hyon Yong-chol era il Ministro della difesa della Corea del Nord. Parliamo al passato perché pare sia morto. Lo ha ucciso una cannonata. Come sempre quando si tratta di Corea del Nord la notizia va presa con le pinze. Anche perché i giornalisti nel Paese non possono entrare, e diverse storie, come quella presente, arrivano per vie traverse, spesso promosse dai servizi segreti della Corea del Sud (gli stessi che, per altro, ieri pomeriggio avevano smentito la stessa notizia). A uccidere l'uomo, sempre stando alle notizie filtrate, sarebbe stato il plotone di esecuzione munito di armi antiaereo. La sua colpa: non aver eseguito a dovere le istruzioni di Kim Jong-Un ed essersi appisolato durante una cerimonia militare. La Corea del Nord smentisce, anche se è un dato di fatto che non corrano buoni rapporti tra il dittatore e i vertici della Difesa nordcoreana. In quattro anni sono stati sostituiti quattro volte, mentre il padre di Kim Jong-Un, che governò per 20 anni, li cambiò solo tre volte. Ad aggravare la posizione dell’ultimo ministro della Difesa, oltre al pisolino proprio mentre il suo “capo” parlava durante una cerimonia militare, sarebbe stato l’aver osato criticare Kim Jong-Un e di rispondere a un suo rimprovero. Pare sia stato giustiziato alla fine di aprile, di fronte a centinaia di persone, nella base per le esercitazioni militari di Kanggon, situata 20 chilometri a nord di Pyongyang. E ad avvalorare la tesi ci sarebbero anche delle immagini satellitari diffuse dal Comitato per i diritti umani in Corea del Nord degli Stati Uniti, che mostrano come nelle ultime settimane nella base siano avvenute molte esecuzioni con lo stesso metodo.

 

 Chang Sung-taek

 

Lo zio sbranato dai cani. L’anno scorso si era diffusa la notizia, rivelatasi poi una bufala di fabbricazione cinese, che lo zio di Kim Jong-Un, sarebbe stato spogliato e sbranato da 120 cani, che erano a digiuno da tre giorni, sotto gli occhi del trentenne dittatore e di trecento fra gli uomini più potenti del Paese comunista. Insieme allo zio si disse che vennero sbranati anche cinque suoi collaboratori. E la stampa mondiale ci era cascata. Lo zio, che si chiamava Chang Sung-taek è effettivamente morto, ma sulle circostanze sono circolate varie teorie. Quella dei cani è nata in seguito a un post di un blog satirico cinese, che ha preso spunto da un video trasmesso dalla tv di stato nordcoreana che mostrava un’immagine del presidente sudcoreano mentre veniva sbranata da un branco di cani.

 

Hyon Song-wol

 

La ex fidanzata pornostar. Un’altra famosa bufala riguarda la cantante Hyon Song-wol, ex fidanzata di Kim Jong-Un, che sarebbe stata fatta giustiziare perché colpevole di aver partecipato alle riprese di un film porno. Insieme a lei si disse vennero giustiziati altri 11 musicisti per lo stesso reato, e le loro famiglie mandate nei campi di lavoro, come accade per i familiari dei dissidenti politici nordcoreani. Anche in questo caso si scoprì che si trattava di un’invenzione cinese.

 

Kim Kyong Hui

 

La zia, vedova. Un fitto mistero, invece, è rappresentato dalla zia del dittatore, la vedova di colui che si è creduto essere stato sbranato dai cani. Anche lei, che si chiamava Kim Kyong Hui, sarebbe stata uccisa. Avvelenata, dice la CNN citando un alto funzionario del regime nordcoreano che è riuscito a fuggire dal Paese, la notte tra il 5 e il 6 maggio dello scorso anno, in una stanza segreta sotterranea. Dopo di lei, circa 30 delle sue aiutanti sono state mitragliate in pubblico. Sulla sorte della zia di Kim Jong-Un c'erano state diverse speculazioni già dopo l'esecuzione del marito. Qualcuno sostiene che abbia avuto un infarto, altri che si sia suicidata, o ancora c'è chi sostiene che è in stato vegetativo dopo un'operazione per rimuovere un tumore al cervello. A febbraio l'intelligence sudcoreana ha sostenuto di ritenerla ancora viva.

 

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Gli altri personaggi di spicco uccisi. Resta quindi grande il mistero attorno alla morte di Hyon Yong-chol, «epurato ma non messo a morte» secondo i servizi segreti sudocoreani, gli stessi che avevano diffuso la notizia della sua tragica fine. Bisogna anche considerare che secondo la stessa intelligence di Seul solo nel 2015 Kim Jong Un avrebbe ordinato l’esecuzione di almeno 15 alti esponenti del regime, tutti accusati di aver criticato le sue decisioni. Un numero che va ad unirsi alle tante vittime del regime da quando Kim Jong-Un è al potere. Sarebbero in tutto circa 70 e tra loro anche Ma Won Chun, di cui nessuno ha notizie da sei mesi a questa parte. Era il responsabile delle finanze del Partito dei Lavoratori nordcoreano e a capo dei lavori di costruzione delle nuove infrastrutture ordinate da Kim Jong-Un. E tra i 15 uccisi ci sarebbero anche alcuni membri dell'Orchestra Unhasu, con cui la moglie di Kim, Ri Sol-Ju, la più nota cantante nordcoreana, si è esibita. Sarebbero stati giustiziati per spionaggio e divulgazione di segreti della famiglia Kim.

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