La sentenza

Prostituzione minorile, due anni per don Diego e Corrado Fumagalli

Prostituzione minorile, due anni per don Diego e Corrado Fumagalli
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È una storia che ha sconvolto un intero paese e che ha dell’incredibile se si pensa che a fare da teatro è stata la piccola e tranquilla comunità di Solza. Sono passati più di dieci mesi dall’arresto di don Diego Rota, 45enne che vestiva l’abito del parroco, accusato di prostituzione minorile. Ieri, il giorno della verità con la sentenza pronunciata al Tribunale di Brescia. Per lui, il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani aveva chiesto una pena di 3 anni e 4 mesi. Stessa richiesta per un altro bergamasco celebre, Corrado Fumagalli, già conduttore televisivo del programma osè Sexy Bar, nonché fondatore del Bergamo Sex. Sul banco degli imputati altre due persone: Sergio Madureri e Francesco Bellone. Per tutti è arrivata una condanna a due anni, con pena sospesa.

 

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Le indagini sul parroco. L’inchiesta ha preso il via nel 2014 dai sospetti della madre di un 16enne. La donna aveva letto alcuni messaggi a sfondo sessuale ricevuti dal figlio da parte di uomini adulti. Preoccupata, si era rivolta ai carabinieri i quali non l’hanno lasciata sola. Dalle indagini era emerso che don Diego avrebbe pagato in più occasioni due ragazzi di 16 anni per ottenere da loro rapporti sessuali nel periodo di tempo tra agosto e novembre 2015. Il sacerdote avrebbe avvicinato i due giovani nei pressi del cimitero di Bergamo e li avrebbe fatti salire sulla sua automobile. Da quel momento, il sacerdote avrebbe avuto con i due adolescenti una serie di incontri sessuali, sempre previo pagamento di somme di denaro. In un’occasione, inoltre, il parroco avrebbe regalato due cellulari ai ragazzi acquistati al centro commerciale Oriocenter. L’indagine dei carabinieri ha portato alla scoperta di frequenti conversazioni via cellulare avute dal sacerdote con i ragazzi. L’accusa era tanto chiara quanto sconvolgente: si tratta di prostituzione minorile, reato contestato dopo un’indagine condotta dai carabinieri del Comando di Brescia che ha visto il 45enne implicato in un ampio giro di prostituzione composto da adolescenti che si vendevano e uomini che li pagavano per ottenere favori sessuali.

 

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La posizione di Fumagalli. Il conduttore e gli altri 3, secondo quando emerso, erano coinvolti nello stesso giro di sesso a pagamento. Le prede venivano adescate attraverso piattaforme online, poi si passava ad app di messagistica per concordare luoghi, orari degli appuntamenti e durate degli incontri. Alla fine il carcere è stato evitato tramite patteggiamento, con l'aggiunta di risarcimenti ai ragazzini vittime degli atti con compensi in denaro che si aggirano intorno ai 10 mila euro. Per alcuni la cifra non è adeguata al danno, e ai traumi subiti dalle vittime, ma alla fine il Gup bresciano si è cosi pronunciato. La questione non sembra finire qui, poiché i genitori di alcuni dei ragazzini, insoddisfatti dei provvedimenti legali, sta organizzandosi per agire verso un'altra causa per ottenere almeno un aumento del risarcimento. Gli imputati promettevano ai ragazzini regali, catenine d'oro o denaro in cambio di piaceri sessuali, che si svolgevano in una casa di Treviglio (che disponeva di ogni tipo di comfort).

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