Presto un'offensiva via terra russa?

Siria, un risiko da guerra per procura Ma Russia e Usa cercano un'intesa

Siria, un risiko da guerra per procura Ma Russia e Usa cercano un'intesa
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Non si fermano i raid russi in Siria, e tutto lascia presagire che presto verrà sferrata la grande offensiva delle truppe di terra. Sullo sfondo i rumors di una accordo tra Washington e Mosca e la dichiarazione di guerra che i ribelli siriani hanno lanciato ai russi. La situazione nel Paese mediorientale è sempre più intricata e confusa, anche a causa del fatto che le informazioni che arrivano dal fronte sono sommarie e parziali. Una guerra che si combatte anche sul piano dell’informazione, con i media occidentali e russi schierati su posizioni opposte, ciascuno teso a mostrare la propria verità.

Guerra per procura. Il conflitto siriano è un risiko in cui ad avere la peggio sono, ancora una volta i civili, che ogni giorno rischiano la propria pelle in quella che ormai molti analisti definiscono una guerra per procura. Lo scrive il Sole 24 Ore e lo scriveva il Corriere della Sera giorni fa, rievocando quanto accaduto in Vietnam, Afghanistan, Iraq, Cecenia e Libano, e affermando che i conflitti combattuti per procura sono un disastro sia per il Paese su cui vengono combattute, sia per gli attori coinvolti, che possono arrivare a scontri diretti. Oggi in Siria l’Iran e la Russia, appoggiando Assad, si pongono contro Turchia e Paesi del Golfo, che sostengono invece i ribelli.

Dove si concentrano i raid russi. Un’infografica del New York Times, mostra come i raid aerei di Russia e Usa abbiano avuto obiettivi diversi, nonostante entrambi i Paesi abbiano proclamato di aver intrapreso una lotta contro il terrorismo dell’Isis. In particolare si vede che la maggior parte degli obiettivi russi è situata in un’area lontana da quelle controllate dai miliziani del sedicente Califfo. Mosca, avrebbe intensificato i suoi raid nella zona Ovest del Paese, quella in prossimità della valle dell’Oronte, tra le città di Homs, Hama e Idlib, tutte località in cui si registra una massiccia presenza di ribelli fedeli ad Jabat Al Nusra, il braccio siriano di Al Qaeda.

Mideast Syria Russia
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In this photo taken from Russian Defense Ministry official web site on Tuesday, Oct. 6, 2015, Russian military support crew inspect missiles attached to their jet at an air base in Syria. at an air base Hmeimim in Syria. A spokeswoman for the Russian foreign ministry has rejected claims that Russia in its airstrikes in Syria is targeting civilians or opposition forces. (Russian Defense Ministry Press Service via AP)

Ashton Carter,
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United States Marine Corps Bell Boeing V-22 Ospreys take positions to be refuelled by a Spain's Lockheed C-130 "Hercules", during a bilateral training exercise coinciding with a visit of the US Secretary of Defence Ashton Carter at Morón Airbase, near Seville, Tuesday, Oct. 6, 2015. Carter is on a weeklong trip to Europe, including stops in Spain, Italy and London, and will also attend the NATO meeting, which is expected to focus on Russia's recent launch of military airstrikes in Syria. (AP Photo/Laura Leon)

Mideast Syria New Reality
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FILE - In this file photo made from the footage taken from the Russian Defense Ministry official web site on Thursday, Oct. 1, 2015, a bomb explosion is seen in Syria. Opposition activists warn that the Russian intervention will only hurt the already beleaguered moderate forces in the rebellion and will in fact boost radicals like al-Qaida and the Islamic State, while fueling the refugee crisis and death toll. (Russian Defense Ministry Press Service via AP)

Mideast Syria New Reality
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FILE - This file photo made from the footage taken from the Russian Defense Ministry official web site on Sunday, Oct. 4, 2015, an aerial view of a bomb explosion in Syria. Opposition activists warn that the Russian intervention will only hurt the already beleaguered moderate forces in the rebellion and will in fact boost radicals like al-Qaida and the Islamic State, while fueling the refugee crisis and death toll. (Russian Defense Ministry Press Service via AP, File)

Mideast Syria New Reality
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FILE - This Wednesday, Sept. 30, 2015 file image released by the Syria Civil Defence, a volunteer search and rescue group, shows the aftermath of an airstrike in Talbiseh, Homs province, Syria. Russian warplanes have been hitting rebel-controlled areas including Homs. Opposition activists warn that the Russian intervention will only hurt the already beleaguered moderate forces in the rebellion and will in fact boost radicals like al-Qaida and the Islamic State, while fueling the refugee crisis and death toll. (Syria Civil Defence via AP, File)

Mideast Syria New Reality
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FILE - This Wednesday, Sept. 30, 2015 file image release by the Syria Civil Defence, a volunteer search and rescue group, shows the aftermath of an airstrike in Talbiseh, Homs province, Syria. Russian warplanes have been hitting rebel-controlled areas including Homs. Opposition activists warn that the Russian intervention will only hurt the already beleaguered moderate forces in the rebellion and will in fact boost radicals like al-Qaida and the Islamic State, while fueling the refugee crisis and death toll. (Syria Civil Defence via AP, File)

Mideast Syria Russia
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In this photo made from the footage taken from Russian Defense Ministry official web site on Monday, Oct. 5, 2015 a bomb is released from Russian Su-24M jet fighter in Syria. NATO strongly criticized the Russian air campaign in Syria that began Wednesday. (Russian Defense Ministry Press Service via AP)

Mideast Syria Russia
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In this photo taken from Russian Defense Ministry official website on Tuesday, Oct. 6, 2015, a Russian SU-34 bomber lands at an airbase Hmeimim in Syria. A spokeswoman for the Russian foreign ministry has rejected claims that Russia in its airstrikes in Syria is targeting civilians or opposition forces. (AP Photo/Russian Defense Ministry Press Service)

Jabat al Nusra e la guerra ai russi. Un gruppo, quello di Al Nusra, che le potenze arabe e l’Occidente hanno sdoganato come “forze amiche” da quando è entrato nell’Esercito della Conquista, nato nella scorsa primavera per unire le forze contro Assad e che include salafiti e Fratelli Musulmani ed è appoggiato da Turchia, Arabia Saudita e Iraq. Gli appartenenti ad Al Nusra, in seguito ai primi raid russi e alle notizie dell’offensiva di terra, hanno messo una taglia pari a 19mila euro per ciascun soldato del Cremlino catturato. Lo hanno fatto mediante l’affissione di volantini per strada e sui muri della case. Anche i Fratelli musulmani siriani hanno proclamato la guerra santa contro quella che definiscono «l’occupazione russa della Siria». In tutto si dice che siano 41 i movimenti di ribelli che si sono coalizzati contro le armate di Putin. Hanno rivolto un appello alla Turchia e ai sauditi, facendo leva sul fatto che la Russia è amica dell’Iran e per questo ostile ai sunniti.

L’Isis e i raid americani. Tuttavia, nella zona di Homs recentemente si è registrata una presenza crescente di miliziani jihadisti, che hanno l’obiettivo di interrompere l’Autostrada 4 che consente al regime di Bashar Assad di mantenere i collegamenti tra Damasco e le roccaforti nel nord e lungo la costa. Gli Stati Uniti, invece, si sarebbero concentrati più a est, nelle zone del Kurdistan per sostenere la lotta dei peshmerga che da terra combattono i miliziani dell’Isis. Già sabato scorso il quotidiano statunitense aveva anticipato, citando fonti dell’Intelligence americana, che i militari russi presenti in Siria avevano eretto un campo base nelle aree controllate dal regime nella zona di Hama.

Accordo tra Usa e Russia vicino? In questa situazione sono molte le voci che sostengono sia vicino un accordo di collaborazione tra Mosca e Washington. Secondo quanto afferma l’ufficio stampa del ministero della Difesa russo, i rappresentanti del ministero avrebbero proposto ai dipartimenti di sicurezza dei Paesi della coalizione, che da oltre un anno cerca di combattere l’Isis sotto la guida americana, di scambiarsi informazioni di intelligence sulle aree in cui si trovano i terroristi del cosiddetto Stato Islamico in Siria. Pare che il negoziato tra Usa e Russia sia a buon punto e questo ha fatto irritare non poco la Turchia. Ankara verrebbe di fatto estromessa, insieme ai Paesi del Golfo, dalla lotta al terrorismo islamista e dalla guerra in Siria.

Il nervosismo turco. Non a caso, quindi, che la Turchia abbia cominciato da qualche giorno a denunciare la violazione del proprio spazio aereo da parte dell’aviazione russa: in particolare alcuni dei suoi caccia sono stati intercettati da un Mig-29 e da una batteria di missili terra aria proveniente da una base siriana. Mosca sostiene che si sia trattato di un errore dovuto al maltempo. Ma il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha avvertito Vladimir Putin: «Un attacco alla Turchia significa un attacco alla Nato. Se la Russia perde un amico come la Turchia, con cui collabora su tanti temi, perderà tantissimo. E dovrebbe saperlo».

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