Domani la nomina dei vertici

Ubi Banca, oggi l'assemblea L'enigma della posizione dei fondi

Ubi Banca, oggi l'assemblea L'enigma della posizione dei fondi
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Oggi, sabato 2 aprile si terrà l'attesa assemblea di Ubi Banca per l'elezione dei nuovi vertici dell'istituto, diventato ufficialmente una Spa. Per la presidenza e la vicepresidenza non sono previste grandi sorprese, visto che saranno solo due le liste in campo e una di queste, composta da appena tre candidati, è dichiaratamente di minoranza, senza voce in capitolo dunque per quanto riguarda le due cariche più importanti. Resta invece aperta la partita sulle nomine dei 15 nuovi consiglieri di sorveglianza e, in tal senso, gli occhi degli interessati sono rivolti all'atteggiamento che terranno i fondi durante l'assemblea.

 

blackrock

 

L'enigma sui fondi. Un po' a sorpresa, infatti, all'incontro parteciperanno anche Silchester e BlackRock, ovvero i due fondi internazionali che da soli rappresentano oltre il 10 percento del capitale di Ubi (5,123 percento il primo e 4,998 percento il secondo). Se Silchester aveva già partecipato all'assemblea del 2014 attraverso un proprio legale rappresentante che aveva appoggiato la riforma, per BlackRock è una prima assoluta. E la curiosità è tanta, visto che l'atteggiamento che terranno i fondi potrebbero cambiare, e non di poco, gli equilibri in campo: ottenendo il terzo consigliere e superando il 30 percento dei voti in assemblea, i fondi potrebbero ridurre da 4 a 3 la presenza dei consiglieri "bergamaschi". Una vera novità se si tiene conto che, fino ad oggi, praticamente mai, in tutto il panorama bancario italiano, i fondi si sono interessati delle questioni gestionali, occupandosi piuttosto di portare risorse finanziarie (fondamentali) nelle casse degli istituti. Una posizione rimasta tale negli anni anche e soprattutto per volontà di Banca Italia, che ha sempre tenuto lontano i fondi dal controllo di un istituto italiano. Ora che però la vigilanza delle banche è passata in mano alla Bce, qualcosa sta cambiando. La Rassegna porta come esempio il caso del fondo newyorchese Apollo Management, che ha in gestione 250 miliardi di dollari e che si è fatto avanti per rilevare la maggioranza di Banca Carige. A differenza di ciò che avrebbe fatto in passato Bankitalia, la Bce  ha invitato il Cda a tenere conto della situazione, vedendo in questa proposta la possibilità di sistemare una delle varie criticità del sistema bancario italiano.

 

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Presente il 49% del capitale. Al momento Ubi non corre certo il rischio di passare completamente in mano ai fondi internazionali che controllano buona parte del suo capitale, ma la situazione va certamente monitorata. Del resto anche l'interesse alla nomina dei consiglieri di sorveglianza da parte di Silchester e BlackRock è una novità assoluta. Se solo i fondi facessero fronte comune, oltre al capitale avrebbero la forza, almeno teoricamente, di controllare anche il Consiglio. Intanto, sebbene il numero complessivo di richieste di partecipazione all'assemblea (i termini per l’iscrizione sono scaduti il 30 marzo) resta lontano dalle edizioni record del 2013 e del 2014, il 2 aprile si avrà un'ottima partecipazione, con le richieste che hanno toccato quota 4.300, cifra che probabilmente porterà a un numero di presenze fisiche di circa 2.500 unità. Come sottolinea L'Eco di Bergamo, però, c’è un altro record che verrà toccato in questa edizione, una diretta conseguenza della trasformazione in Spa, ovvero quello del capitale sociale rappresentato, che passa dal 12,6 percento dell’assemblea 2015 al 49 percento di quest’anno.

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