Non solo la scimmia ballerina

Gabbani's karma, il cantante dietro al trionfo a Sanremo 2017

Gabbani's karma, il cantante dietro al trionfo a Sanremo 2017
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Il festival della "Città dei Fiori" sabato 11 febbraio ha dato il suo verdetto: «Vince la 67esima edizione del Festival di Sanremo, Francesco Gabbani». Così il 35enne di Carrara, in soli due anni, è riuscito a vincere entrambi i premi principali della competizioni, sorprendendo un po' tutti. Quello che prima dell'inizio della gara era solo "il vincitore della sezione giovani dell'anno scorso", ha dimostrato le sue capacità sbaragliando la concorrenza.

 

 

Una carriera iniziata a 18 anni. Nell'anno della conduzione della regina dei talent, Maria De Filippi, il premio più ambito è andato a un'artista che ha intrapreso una strada diversa. In un'intervista a Radio Deejay, Gabbani ha detto: «Non ho mai reputato la dimensione talent, sopratutto il suo linguaggio, giusta per il genere di musica che faccio». Il suo rapporto con la musica inizia quand'era bambino: a quattro anni i primi colpi sulla batteria del negozio di strumenti musicali del padre; a nove le prime lezioni di chitarra e a diciotto il primo disco. La prima esperienza con il gruppo rock elettronico dei Trikobalto, che darà vita anche a Preghiera maledetta, una canzone di discreto successo, si conclude dopo dieci anni per lasciare spazio ad una carriera da solista. Ma la vena ironica e irriverente si era già fatta sentire con brani come Scusa c'è Ketto? o un esilarante video cover della canzone Sarà perché ti amo. I primi progetti sono una serie di singoli tra cui spiccano EstateMaledetto Amorediventata anche colonna sonora per il film di Mirca Viola L'amore fa male. La svolta arriva però tra il 2013 e il 2014, quando prima collabora per la creazione del brano di Raffaella Carrà Toy boy (che non ebbe molto successo) e successivamente pubblica, con la stessa casa di produzione (DIY Italia), il suo primo album intitolato Greitist Iz.

 

 

E poi Sanremo Giovani. Se Francesco Gabbani è diventato un cantante conosciuto lo deve in gran parte alla kermesse sanremese Nel 2016 salì sul palco dell'Ariston con la canzone Amen che, all'interno del percorso artistico del cantante, non rappresenta solo il suo primo momento di vero successo ma di vera e propria svolta artistica. Subito dopo la sua vittoria nella sezione Giovani, aveva rivelato a Vanity Fair: «Per molto tempo ho fatto solo cose mirate ad avere successo: scrivevo canzoni appetibili per la radio, vivevo la musica in maniera ossessiva e soffrivo terribilmente per risultati che non arrivavano. Il successo è arrivato quando ho mollato il colpo e sono tornato a godere la musica per le emozioni che mi dà». Un brano, quello portato a Sanremo nel 2016, che ha ricevuto il premio Mia Martini come miglior testo e che è stato l'unico vero tormentone che ha continuato ad essere trasmesso anche dopo il termine della manifestazione. Il segreto di questo successo stava, secondo l'artista, in un cambiamento anche personale che lo ha portato ad «abbracciare le filosofie orientali zen dato che la cultura occidentale ci rende cervellotici, finendo per analizzare solo i lati negativi della vita». Le stesse correnti di pensiero che hanno ispirato Occidentali's Karma, il brano vincitore di quest'anno.

 

 

Grandi collaborazioni. Se prima del 2016 Francesco Gabbani non era ancora considerato pienamente parte del panorama musicale italiano, negli anni a seguire la storia ha preso una piega molto diversa. Immediatamente dopo la vittoria dell'anno scorso pubblicò l'album Eternamente ora che, cavalcando il successo radiofonico di Amen, ha dato il via al primo tour in giro per l'italia del cantante. Degne di nota sono state anche le collaborazioni con artisti del mondo della musica e non solo. Non è da tutti infatti poter firmare un brano con due mostri sacri della musica come Mina e Adriano Celentano. Il molleggiato, nell'album Le Migliori uscito a novembre 2016, ha interpretato per l'appunto Il bambino con il fucile scritta proprio da Gabbani. L'artista ha poi scritto anche la colonna sonora di Poveri ma Ricchi, il film di Fausto Brizzi interpretato da Christian De Sica e Lodovica Comello (anche lei protagonista tra i big di Sanremo 2017). E dopo tanta esperienza, è arrivata Occidentali's Karma che continua il percorso artistico iniziato l'anno precedente e che gli ha permesso di vincere la 67esima edizione del Festival. La melodia simile ad un tormentone estivo, nasconde in realtà un significato più profondo: la critica ad un approccio troppo modaiolo e superficiale alle filosofie orientali. Anche la scimmia, interpretata dal ballerino Filippo Ranaldi (noto anche per X Factor), che ha fatto ballare e sorridere tutti, non è solo una trovata scenica ma si ispira alle teorie dell'antropologo Desmond Morris.

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