Morì il 28 novembre 1949

Il gatto più valoroso d'Inghilterra

Il gatto più valoroso d'Inghilterra
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A causa del loro carattere schivo e sfuggente, i gatti non sembrano essere particolarmente adatti per la guerra. Eppure, già 9.500 anni fa, furono imbarcati sulle navi per tenere lontano i topi dalle dispense. Durante la Prima guerra mondiale, la marina britannica impiegò 500 mila gatti contro i roditori che infestava cambuse e trincee e quasi tutte le navi della Seconda guerra mondiale avevano almeno un felino a bordo. Tra questa moltitudine di baffi e zampe, uno si fece notare per il suo valore. Si chiamava Simon e, fino ad oggi, è l’unico gatto ad avere ricevuto la medaglia Dickin, il riconoscimento britannico per gli animali che equivale al più alto onore militare. Di lui un reporter del Time scrisse che era «il gatto più rispettabile di tutto il Regno Unito».

Nella primavera del 1948, mentre stava camminando lungo un cantiere affollato a Hong Kong, George Hickinbottom, marinaio inglese, scorse un gattino minuscolo che si faceva strada tra le gambe affaccendate di manovali e altri uomini di mare. Il soldato, che a quel tempo aveva 17 anni, era andato in Cina come membro della ciurma dell’HMS Amethyst, una fregata inviata per proteggere le truppe britanniche nel Paese, a quel tempo sconvolto da una guerra civile tra la Repubblica e il Partito Comunista. Il micio, così piccolo e spaurito, gli ispirò subito simpatia e decise che lo avrebbe portato con sé sull’Amethyst, tenendolo nascosto sotto la sua divisa. Hickinbottom lo battezzò “Simon il gatto del capitano” e lo mise subito al lavoro. Il felino si guadagnò subito una reputazione per la faccia tosta con cui lasciava i topi morti nei letti dei marinai e si appisolava senza problemi nel cappello del capitano. Nonostante questi misfatti, il gatto fece innamorare di sé l’intero equipaggio, Peggy il cane di bordo inclusa.

Il 20 Aprile 1949 la fregata si inoltrò lungo il Fiume Yangtze per rimpiazzare un’altra nave britannica. Alle 8,30 del mattino, i soldati dell’Armata di Liberazione del Popolo incominciarono a sparare contro la nave dalla spiaggia. Nel caos che seguì, Simon venne gravemente ferito e scomparve dalla vista. I marinai pensarono con grandissimo dispiacere che fosse morto. Ma otto giorni dopo, Simon riapparì improvvisamente, riportato in superficie dalla sete. Aveva rimosso i proiettili che lo avevano colpito, ma era molto debole, affamato e disidratato. Venne subito portato dal medico e andò incontrò a lungo processo di guarigione, ma il gatto, benché acciaccato, era impaziente di tornare ai suoi doveri militari: durante la sua assenza, i topi avevano preso la cattiva abitudine di scorrazzare liberamente per il sistema di ventilazione, di infestare le riserve di cibo, invadere i quartieri di pernottamento e rendere la vita dei membri dell’equipaggio di gran lunga più difficile di quel che era. In pochi giorni, tuttavia, Simon riuscì a riportare l’ordine, facendo piazza pulita dei suoi nemici. Rimaneva un solo, temibile avversario, soprannominato dalla truppa “Mao Tse-Tung”. Per settimane era riuscito a darsi alla macchia, finché Simon era riuscito a scovarlo nell’ area riservata alle dispense. Da quel momento in poi, venne chiamato Simon, l’Abile Gatto di Mare.

 

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Non molto dopo la riapparizione del gatto, un certo John Kerans giunse da Nanking per assumere la carica di luogotenente. E odiava i gatti: non importa quante attenzioni Simon gli riservasse, il luogotenente restava del tutto indifferente. Le cose cambiarono quando l’uomo si ammalò. Simon si accoccolò nel suo grembo e, il mattino seguente, Kerans era completamente guarito. Dinanzi a un simile prodigio, non poté che dichiarare la sconfitta e stringere una affettuosa amicizia con il suo piccolo guaritore. La funzione terapeutica di Simon, peraltro, si esercitava su tutto l’equipaggio. Durante le sue passeggiate notturne non mancava mai di recare il suo tenero conforto agli uomini psicologicamente debilitati.

Le notizie dell’Amethyst e dell’attacco che aveva subito erano intanto giunte in patria e il Re George VI ordinò che l’equipaggio, Simon compreso, venisse adeguatamente premiato. Quando la nave tornò in Inghilterra, Simon fu salutato come un eroe. Durante i primi sei mesi di quarantina, una prassi comune per le imbarcazioni di ritorno, ricevette dozzine di visite quotidiane, incluse quelle del luogotenente Kerans, che progettò di adottarlo dopo il suo rilascio. Purtroppo, però, il suo desiderio non poté avverarsi: durante la fase finale dell’isolamento, il gatto si ammalò e, il 28 novembre 1949, morì. Due settimane dopo, l’11 dicembre, gli sarebbe stata conferita con tutti gli onori la medaglia Dickin.

 

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