È morto a 86 anni

Pannella, libero da ogni schema

Pannella, libero da ogni schema
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Marco Pannella da anni lottava contro due tumori. Negli ultimi giorni le sue funzioni vitali - avevano spiegato fonti mediche - erano peggiorate al punto che era stato ritenuto necessario un trasferimento in una clinica romana. Dove si è spento. L'annuncio della sua morte è stato dato in diretta da Radio Radicale, che ieri aveva dato notizia del ricovero. «Un grande leader politico, il leader radicale che ha segnato la storia di questo paese con battaglie talvolta controverse ma sempre coraggiose e a viso aperto. Rendo omaggio a nome mio e del governo alla storia di questo combattente e leone della libertà», è il saluto di Renzi.

 

Alla fine si è arreso. Ha lasciato la sua amata casa romana dietro la Fontana di Trevi per mettersi nelle mani dei medici, che lo hanno sedato per limitare l'assedio dei dolori. E poi se n'è andato. Ma sin che ha potuto Marco Pannella ha fatto la "sua" vita, stipata di incontri, di telefonate, di comportamenti sempre poco ortodossi dal punto di vista sanitario: le foto lo immortalano scavato, magro, ma sempre con il piacere della sigaretta tra le labbra. Pannella non è mai diventato vecchio, a dispetto dello stress a cui ha sottoposto il suo fisico, con quella raffica di scioperi della fame e soprattutto della sete con cui ha fatto disperare i medici.

 

 

Pannella e Papa Francesco. L'ultimo, qualche mese fa, lo ha sospeso dopo una telefonata del Papa. Era ricoverato al Gemelli e quando Francesco lo ha chiamato non gli ha chiesto di lasciar perdere lo sciopero. Gli ha fatto i complimenti per l'atto di coraggio. Lui ha capito il messaggio e ha smesso. «È l'unico che non mi abbia sgridato per come tratto il mio corpo», aveva commentato Pannella. Il rapporto con Bergoglio ha segnato questi anni del leader radicale. Lo ha segnato in molti modi. Nelle sue dirette su Radio Radicale sempre più spesso ha fatto riferimenti alla propria posizione religiosa, all'interesse per la figura di Cristo, spesso lasciando interdetto quel pubblico di amici e tendenzialmente mangiapreti, che era abituato a seguirlo. Quando Francesco ha abolito l'ergastolo e introdotto il reato di tortura nel codice penale dello Stato Vaticano, Pannella ha detto di voler prendere la cittadinanza d'Oltretevere. Impensabile per un leader che ha guidato l'Italia a liberarsi dalle regole fissate dalla morale cattolica, dal divorzio sono all'aborto e alle unioni civili.

La libertà innanzitutto. Ma la forza di Pannella è sempre stata quella di non farsi mai ingabbiare né in uno schema né in uno schieramento. La sua casa in questi mesi si è aperta tutti. È arrivato Renzi, portandosi un po' furbescamente il suo candidato al Campidoglio, Roberto Giachetti. Ed è arrivato anche Silvio Berlusconi, che con Pannella ha avuto sempre molto feeling politico (l'insofferenza verso il comunismo, ad esempio). Il 2 maggio, giorno del suo compleanno, il leader di Forza Italia ha voluto fargli gli auguri da Radio Radicale. «Senza retorica, davvero penso che meriti gli auguri dell’intero Paese, non sono molte le persone che se lo possono permettere, lui se lo può davvero permettere e noi glielo dobbiamo».

 

 

Gli amici. Ci sono poi stati gli amici che per lui erano come la famiglia che non ha mai avuto. A iniziare da Matteo Angioli, il fedelissimo degli ultimi anni, il giovane militante radicale per il quale Pannella ha finito con rompere con l'altra bandiera del movimento libertario italiano, Emma Bonino. «il nostro rapporto?» aveva spiegato Matteo. «Solo socratico». Scantonando così dalle solite voci sugli amori di Pannella. Ma intorno a lui hanno continuato a girare come satelliti tutte le persone che lui ha chiamato a presidiare le battaglie e libertà conquistate. Come Maria Antonietta Coscioni, moglie di Luca, morto per la sclerosi che aveva assediato il suo corpo, e che per questo era diventato bandiera per l'introduzione dell'eutanasia.

E sulle unioni civili... Quanto all'ultima vittoria sui diritti, quella sulle unioni civili, Pannella è stato abbastanza freddo, a sorpresa. L'idea del matrimonio tra omosessuali lo ha sempre visto contrario. Aveva detto: «Purtroppo oggi abbiamo tutto un militantismo organizzato che vuole il matrimonio, poi i figli. Tutte cose che comprendo, ma sicuramente non condivido». Chi voleva chiudere Pannella in uno schema è servito.

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