È morto a 90 anni

Tortorella, cioè la tv per ragazzi

Tortorella, cioè la tv per ragazzi
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Quando si dice Cino Tortorella, il pensiero va subito allo Zecchino d’Oro, la manifestazione canora per bambini che lui aveva inventato e condotto in tv per ben 51 anni. In realtà Cino Tortorella, alias il Mago Zurlì, è stato anche molto altro: un vero inventore di nuovi formati televisivi di successo, con una componente costante, quella dei ragazzi. Tortorella da questo punto di vista è stata davvero un mago che, televisivamente parlando, ha segnato la storia del nostro paese.

Mago Zurlì. Il primo colpo lo mise a segno nel 1957. La televisione italiana era ancora una creatura giovane, un mezzo di cui nessuno aveva una grande esperienza. Cino Tortorella, che allora era attore (diplomato con il massimo dei voti alla scuola del Piccolo Teatro di Milano), stava portando in tournée uno spettacolo per ragazzi, esordio del suo personaggio, il Mago Zurlì. Quando lo vide Umberto Eco, che allora era un giovane funzionario Rai, gli propose di ripensarlo per la tv: il 3 gennaio del 1957 debuttò così lo spettacolo televisivo Mago Zurlì, il mago del giovedì, che ebbe un successo travolgente. La tv per la prima volta si proponeva ai bambini e ragazzi di Italia come una macchina capace di stupire.

 

 

Lo Zecchino d'Oro. La seconda invenzione di Tortorella fu proprio lo Zecchino d’oro: non solo escogitò la formula, ma ebbe l’intuizione fondamentale di trovare un soggetto partner che garantisse qualità e continuità al progetto. Ecco perché si rivolse ai padri Antoniani di Bologna, che avevano una scuola di canto per bambini. Lo Zecchino, che esordì nel 1959, è stata la trasmissione di tutti i record, alcuni finiti anche nel libro del Guinness dei primati: nessuno al mondo ha condotto tante edizioni dello stesso festival come Tortorella.

Chissà chi lo sa? Se si sfoglia il libro firmato da Aldo Grasso e Walter Veltroni sulle Trasmissioni che hanno fatto l’Italia, Tortorella lo si trova citato anche per un altro programma inventato poco dopo, nel 1961. Un programma dal titolo così azzeccato che è rimasto nella testa di tutti: Chissà chi lo sa?. Anche in questo caso al centro della sua attenzione c’erano i ragazzi: la trasmissione era un gioco a quiz tutto per loro. Tortorella in quel caso stava alla regia, mentre la conduzione era stata affidata a Febo Conti. Il duo Grasso-Veltroni ha scritto che questo è stato il più importante programma per ragazzi della storia della tv italiana.

 

 

E tutti gli altri. Dal cappello del mago Tortorella poi sono uscite anche Scacco al Re e Dirodorlando: il primo nato sulla scia della celebre sfida scacchistica tra Fisher e Spassky; il secondo invece era una divertente trasmissione dove i ragazzi erano chiamati a parlare un linguaggio medievaleggiante.

Ma che dire di quell’altro geniale programma che Tortorella inventò agli albori delle tv libere? Si chiamava Telebigino e andò in onda a partire dal 1978 su Antenna 3 Lombardia (gli studi erano a Legnano). Il programma abbinava i giochi a premi e i compiti che ragazzi dovevano fare a casa: ogni giorno Roberto Vecchioni, che oltre a essere cantante era anche insegnante di italiano, aiutava gli studenti in diretta nel fare i compiti. E sapete chi lanciò Beppe Grillo in tv? Fu sempre lui. Questa volta per Eurotv: ideò Il Grillo parlante, chiamando per i testi un certo Antonio Ricci.

Ma uno dei primati di cui andava orgoglioso era quello di aver inventato la prima trasmissione culinaria della storia della tv. Si chiamava Cuochi fatui e andò in onda nel lontano 1959. Cracco e compagnia possono ringraziare.

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