Giovane scrittrice

Treviolo, Erica continua a volare con la fantasia e sulle rotelle

Treviolo, Erica continua a volare con la fantasia e sulle rotelle
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È uscito il 29 maggio il terzo libro della scrittrice di Treviolo Erica Villa. Senza confini, edito da Silele Edizioni, è il suo primo approccio con il genere fantastico. L’abbiamo intervistata per scoprire in anteprima che sorprese ci riserveranno le sue pagine.

Di cosa parla il libro?
«È una storia ambientata negli anni 3000, quindi futuristica. I protagonisti sono tanti animali parlanti che ne combinano di tutti i colori, continuando a viaggiare avanti e indietro e muovendosi nei luoghi e nelle situazioni più disparate. Il protagonista della storia è un gatto che vive con un signore anziano, anzi molto anziano, visto che ha più di 3000 anni. La storia comincia lì, nella casa del protagonista, che si trova in una Foresta Trasandata. Il gatto parte, fa i suoi viaggi, conosce persone, conosce altri animali e, verso la fine del libro, costruisce anche una sua famiglia. Oltre agli animali parlanti ci sono persone che interagiscono con loro».

 

 

Quindi si tratta di un’avventura fantastica?
«Senza dubbio! È un libro fantasy per bambini ed è il mio primo approccio con questo genere di letteratura. Dopo due libri autobiografici che raccontavano la mia storia, ho sentito l’esigenza di provare a cambiare genere per vedere cosa saltava fuori. Avevo proprio una gran voglia di sperimentare qualcosa di diverso. Ne sono uscite 110 pagine di storia. Il titolo mi è venuto così, perché è una storia senza confini, che non è ambientata in un solo posto, dato che gli animali si spostano in continuazione, passando dalla Foresta Trasandata alla Tasmania. Insomma, è una storia itinerante. Ma è anche una storia di sentimenti, c’è l’amore, c’è l’affetto, c’è l’amicizia. Insomma, tutte queste belle cose che volevo comunicare perché per me sono importanti. L’amore per le persone e l’affetto per gli animali fanno parte di me. Amo gli animali, ho un cane, Neve, e nel mio libro ne ho messi un po’ di tutti i tipi, dalla scimmia, alla rana, al cane, al gatto e allo scoiattolo».

Ma ci sarà un seguito? Le storie dei personaggi finiscono qui o le continuerai?
«Sicuramente, ho già in mente un seguito, ma prima devo scrivere un altro libro, che è invece il proseguo degli altri due autobiografici. In questo modo chiuderò il capitolo in cui parlo della mia vita e passerò ad altro».

Erica è una scrittrice di professione e una delle domande che sorgono spontanee è quanto si scrive quando si fa questo mestiere.
(Ride) «Dipende! Scrivo quando ho l’estro. A volte sto anche delle settimane senza scrivere niente. Poi ci sono dei periodi in cui, durante la giornata, scrivo per due o tre ore di seguito. Mi chiudo nella mia stanza, dove ho il pc e il mio “quaderno di brutta”, e lascio galoppare la fantasia. O lascio viaggiare la mano da sola, come mi è capitato nel secondo libro autobiografico che è stato scritto tutto di getto, senza neppure aver bisogno di passare per la brutta copia».

 

 

Da due anni hai intrapreso questa carriera, che poi è una passione. Ma quando nasce questo amore per la scrittura?
«Per la verità è una passione che ho avuto fin da piccola. Scrivevo quaderni interi sulla mia famiglia, su di me, oppure inventavo storie di tutti i tipi. Li conservo ancora questi quaderni, fanno parte della mia storia ed è da lì che è cominciato tutto».

Martedì 5 giugno Erica ha presentato il suo libro alla Mondadori del Centro Commerciale Le Due Torri di Stezzano. Il libro lo si può trovare in tutte le librerie d’Italia e lo si può ordinare anche online su Amazon. La copertina è stata disegnata per Erica dall’amico Stefano Scala. Ma la nostra scrittrice non ha carta e penna come uniche passioni. Dopo la presentazione del suo libro, ha partecipato infatti alla TreRun, con il solito entusiasmo che la contraddistingue. Forza Erica, noi facciamo il tifo per te!

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