Checco Zalone in giro per il mondo

Dove è stato girato Quo vado?

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Il nuovo film di Checco Zalone è un successo strepitoso, come tutti sanno. Dopo sei giorni di programmazione, l’incasso ammonta a 37 milioni di euro, una cifra gigantesca per il mercato cinematografico italiano. Di questo passo Quo Vado? supererà di slancio i già clamorosi successi di Che bella giornata (43 milioni) e Sole a catinelle (52 milioni). L’Italia intera, come spesso capita, si è schierata a favore di questo film oppure contro; in questo frangente però non ci interessa tale questione. Vogliamo invece scoprire quali luoghi abbia visitato Checco insieme alla sua troupe per girare le varie scene del film ambientate qua e là per l’Europa e il mondo.

 

Checco Zalone sul set del film "Sole a Catinelle" a Padova

 

Una piccola Hollywood. Le riprese sono durate moltissimo, ben quattro mesi, proprio a causa dei tanti spostamenti effettuati. Essendo garanzia di successo, le produzioni dei film di Zalone possono permettersi anche di spendere qualche milioni in più, perché hanno la certezza di riprenderselo poi con gli interessi. Da questo punto di vista è innegabile l’importanza di questi film nel panorama italiano: almeno con Zalone il cinema italiano ha trovato il suo tipo di blockbuster, che richiede forti investimenti ma poi garantisce successo al botteghino. Per Quo Vado?, Medusa Film e Taodue hanno stanziato un budget davvero faraonico per il contesto italiano: oltre 10 milioni di euro. Ma dov’è andato alla fin fine il caro Checco in quei lunghi mesi di riprese? Un po’ dappertutto.

 

Comune di Conversano, Puglia

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Checco è partito ovviamente dalla sua Puglia: a Conversano la troupe ha girato tra fine maggio e inizio giugno 2015. Qui hanno luogo le sequenze iniziali del film, quando Zalone vive la sua vita comoda, coccolato da tutti grazie al suo posto fisso nell’ufficio caccia e pesca della Provincia di Bari. Il comune si trova a pochi chilometri da Capurso, dove è realmente nato il comico. L’ufficio dove lavora il protagonista si trova nel vero edificio comunale di Conversano; altri luoghi visti nel film sono piazza XX settembre e largo Cattedrale.

 

Roma, Lampedusa, Val di Susa e Sardegna

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Quando Checco si trova ad essere l’unico in esubero del suo ente, è costretto a recarsi a Roma, per discutere con la dirigente ministeriale Sironi. Qui, su consiglio del senatore Lino Banfi, rifiuta la buona uscita e si mette in mobilità. Parte così l’avventura di Checco, che rimbalza da un angolo all’altro dello Stivale. Prima tappa è a Lampedusa, dove Zalone si occupa di un campo profughi in modo del tutto originale. Vista la noncuranza del dipendente, la Dottoressa Sironi lo sposta allora in Val di Susa, celebre per le spinose questioni sulla TAV. Niente da fare, Checco non molla: la terza tappa è la Sardegna, dove il temerario dipendente assaggia la grappa tipica, il «filo u ferro».

 

Ny Alesund, Norvegia

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A questo punto la dottoressa Sironi sta schiumando di rabbia. Decide di farla finita una volta per tutte e manda l’odiato Zalone addirittura al Polo Nord. Più precisamente a Ny Alesund, insediamento posizionato a nord-ovest dell’isola di Spitsbergen, la più vasta dell’arcipelago delle isole Svalbard, Norvegia. L’idea di girare qui è venuta a Zalone guardando un documentario sui ricercatori del CNR. Le parti ambientate in città, dove il protagonista si stabilisce insieme all’amata Valeria, sono state riprese a Bergen: situata nella contea di Hordaland della regione di Vestlandet, è la seconda città della Norvegia, conosciuta come capitale del fiordi.

 

Latina, Parco del Circeo e Fogliano (sembra l'Africa)

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All’Africa, passando per l’Italia. Vista la nuova, felice vita di Checco con Valeria, la terribile dottoressa Sironi decide di farlo tornare nel Bel Paese. Questa volta in Calabria: le sequenze però sono state riprese in provincia di Latina, ad Aprilia, allo Zoo delle Star. Tappa finale dell’avventura è l’Africa, il Mali per la precisione, dove vive la tribù dei Dogon. Qui Checco si ricongiunge con Valeria e cambia vita. La troupe non si è tuttavia spostata fino al Mali: i luoghi sono stati ricreati in Italia, nel parco nazionale del Circeo e di Fogliano. Insomma, il film racconta di un’avventura in giro per il mondo, ma anche girarlo non dev’essere stata un’avventura meno emozionante e impegnativa.

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