Dall'Argentina con amore

Posti fantastici e dove trovarli Buenos Aires, tra libri, caffè e colori

Posti fantastici e dove trovarli Buenos Aires, tra libri, caffè e colori
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Sulle guide: Lonely Planet (foto in copertina), Rough guides.

 

«Noi ragazzi eravamo arrivati di buon’ora alla balera della Julia, che era un capannone di lamiera, fra la strada di Gauna e il Maldonado. Era un locale che lo vedevi da lontano, per via della luce che quel lampione svergognato faceva lì intorno, e anche per via della cagnara. L’acquavite, la milonga, tutte quelle femmine […] Il tango faceva di noi quello che voleva e ci trascinava e ci perdeva e ci guidava e ci faceva ritrovare».
(Storia universale dell'infamia, Jorge Luis Borges)

 

Buenos Aires è per Borges una città sospesa tra la realtà e il sogno, racchiusa tra il passato delle periferie e il futuro sempre nuovo della frenesia del centro. Nata nel 1500 sulle sponde del Rio della Plata, la capitale dell’Argentina è la città del tango, dell’architettura coloniale, dell’asado di carne e dell’immigrazione europea richiamata dalle possibilità di lavoro offerte dal governo argentino tra XIX e XX secolo. Nata come porto sul Rio della Plata, è suddivisa in 54 quartieri chiamati barrios. Nel Novecento è stata al centro di vari colpi di Stato e del fenomeno dei desaparecidos, riuscendo però anche a imporsi come centro culturale del Sud America e guadagnandosi l’appellativo di “Parigi del Sud America”. Una città culturale e monumentale, dall’architettura varia, nata dalla commistione con influenze europee.

 

 

Per rendersene conto basta un giro nel centro, tra la Plaza de Mayo e la Plaza del Congresso. I principali corsi, le avenidas, espongono in un mix architettonico le diverse influenze - italiane, spagnole e francesi - lasciate sui palazzi nel corso dei decenni. L’atmosfera bohémienne del vicino quartiere di San Telmo, invece, si è quasi persa a causa del turismo di massa, ma può essere intuita guardando gli edifici o curiosando tra i superstiti negozi di antiquariato.

I caffè-libreria. Nella capitale argentina si viene subito colpiti da una caratteristica: il caffè abbinato ai libri in alcuni dei locali più belli della città, luoghi di ritrovo dei dei porteños, gli abitanti della capitale. Per rilevanza, raffinatezza delle architetture e importanza storica ne sono stati selezionati ben 54, caffetterie dove ci si siede e si ordina qualcosa da bere mentre si legge uno dei volumi in vendita nella libreria annessa. Uno di questi è l’Ateneo Grand Splendid, la più grande libreria d’America e una delle più belle al mondo. Sorta sulla sede del Cine Teatro Gran Splendid, nelle sue sale si sono esibiti talenti leggendari del tango e sono stati proiettati alcuni dei primi film muti. Oggi i corridoi sono pieni di libri, a sottolineare ancora di più la splendida architettura del palazzo. La cupola con una rappresentazione allegorica della pace può essere ammirata nell’immancabile caffetteria.

 

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must-seeTra i must-see di Buenos Aires c’è poi il Caminito (letteralmente “la stradina”), una via museo del quartiere La Boca, zona di immigrati (soprattutto genovesi) che sorge all’imboccatura (boca) della confluenza del fiume Rachuelo nel Rio della Plata. Gli edifici colorati ricostruiti negli Anni Cinquanta con un progetto di riqualificazione e di costruzione di abitazioni in legno, hanno fatto diventare il Caminito una delle passeggiate più amate dai turisti. È il luogo delle dimostrazioni di tango, delle case colorate, delle gallerie d’arte e delle installazioni artistiche, una strada piena di vita e di fascino.

Altri posti da non perdere sono il palazzo presidenziale di Casa Rosada, il cimitero monumentale de La Recoleta (dove è sepolta, tra gli altri, Eva Perón), il Teatro Colón e il Museo di Arte Latinoamericana MALBA. Tutti gli appassionati di calcio vorranno poi visitare lo stadio, ricordando che Buenos Aires è stata la città che ha dato i natali a molti grandi giocatori, tra i quali Diego Armando Maradona.

 

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Prima di ripartire bisogna assicurarsi di aver provato l’asado, la tipica carne argentina cotta alla brace, e le empanadas, una specie di calzoni solitamente ripieni di carne, accompagnate da un bicchiere di mate a base di erbe.

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