Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Nessuno vi regalerà Volkswagen

Cinque notizie che non lo erano Nessuno vi regalerà Volkswagen
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1) I rinoceronti con il corno rosa contro il bracconaggio

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Da alcune settimane circola sui social network la fotografia di un rinoceronte con il corno colorato di rosa, una misura estrema adottata dai responsabili dei parchi naturali per limitare il fenomeno del bracconaggio. Esiste in effetti almeno un'organizzazione che sta mettendo in atto un progetto sperimentale, iniettando delle sostanze coloranti all'interno del corno di alcuni rinoceronti: il progetto si chiama Rhino Rescue Project ed è attualmente in attività nel Parco Nazionale Kruger, la più grande riserva naturale del Sudafrica. La funzione di queste iniezioni è quella di scoraggiare la caccia di frodo, dato che all'interno del corno vengono inserite sostanze rilevabili al metal detector, in modo da renderlo rintracciabile anche in caso di un'ispezione fatta su materiali che si sospetta siano di contrabbando. Sono poi inseriti anche degli antiparassitari, normalmente utilizzati come protezione dalle zecche: questo serve per scoraggiare chi vorrebbe uccidere il rinoceronte per consumare la polvere di corno. In Africa è infatti diffusa la credenza secondo la quale la polvere del corno di rinoceronte ha poteri miracolosi, in grado di curare anche le peggiori malattie (addirittura il cancro). Chiunque provi ad assumere la polvere di un corno trattato andrà così incontro a effetti collaterali per nulla gradevoli, come nausea, vomito e diarrea.

La bufala sta nel fatto che la colorazione comunque non è visibile all'esterno: la formula è stata studiata per agire all'interno.

 

2) Volkswagen regala 800 mila auto:
«Non possiamo venderle perché difettose»

Ciao a tutti, ci teniamo a informarvi, per trasparenza, che è stata creata una pagina non autorizzata che diffonde...

Posted by Volkswagen Italia on Lunedì 2 novembre 2015

Nei mesi passati abbiamo già avuto a che fare con strane offerte promozionali. In particolare, grandi multinazionali della tecnologia come Samsung o Apple si sarebbero impegnate a regalare i loro smartphone più costosi ai fortunati estratti a sorte. Si trattava ovviamente di bufale o - peggio ancora - di truffe, volte ad acquisire i dati personali di migliaia di persone, a fini commerciali non sempre leciti. Questa settimana, però, gli utenti di Facebook sono stati ancora più creduloni: in migliaia hanno aderito a una presunta campagna promozionale di Volkswagen Italia, tanto generosa da regalare addirittura le loro auto. «Abbiamo 800mila Volkswagen che non possono essere vendute per problemi di certificazione dei consumi - si legge nel post pubblicato su Facebook - Dunque le offriremo solamente per i nostri fan gratuitamente». Un semplice "Mi piace" al post e una condivisione sulla propria bacheca (indicando il colore dell'auto desiderata) bastavano - in teoria - a partecipare al concorso. Così, più di 100mila persone nel giro di poche ore hanno aderito all'iniziativa, sperando nell'affare.

La bufala è stata smascherata dalla stessa Volkswagen Italia, che, tramite la propria pagina Facebook ufficiale, ha spento ogni speranza: «Ci teniamo ad informarvi - si legge - che è stata creata una pagina non autorizzata che diffonde contenuti del tutto falsi. Ci siamo attivati per rimuoverla al più presto. Grazie per le numerose segnalazioni e continuate a seguire la vera pagina di Volkswagen Italia». La falsa pagina è stata rimossa dopo alcune ore.

 

3) Sigaretta elettronica difettosa,
ragazzo inglese in ospedale con i polmoni perforati

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( http://www.ilgiornale.it/news/cronache/sigaretta-elettronica-si-rompe-liquido-gola-polmoni-perforat-1186163.html )

L'avvento delle sigarette elettroniche è stato un vero e proprio terremoto nel mondo della medicina, lo stesso Ministero della Salute italiano è stato in seria difficoltà nel tentativo di disciplinarne l'utilizzo. Inizialmente erano presenti pochi studi sulle e-cig, e quasi sempre poco affidabili, perciò l'opinione rilevante era quella che l'esclusione del processo di combustione, tipico delle sigarette, rendesse questi nuovi dispositivi totalmente innocui per il nostro organismo. A seguito di un breve periodo, durante il quale i negozi specializzati in vaporizzatori sono spuntati ad ogni angolo delle città, il Ministero ha deciso di mettere un freno, applicando una tassazione più pesante ed aggiungendo limiti al consumo, specialmente per i minori.

Molti giornali hanno riportato in questi giorni di un ragazzo inglese finito in ospedale per un buco nel polmone destro, che sarebbe stato causato proprio da una sigaretta elettronica. Il dispositivo pare fosse difettoso e il giovane avrebbe ingerito inavvertitamente il liquido contenuto al suo interno, il quale avrebbe poi causato danni molto seri ai polmoni. L'unica fonte riportata per questa notizia è il Sun, che però, come spesso accade in questi casi, tralascia dettagli molto importanti, quali la data dell'evento, la diagnosi medica fatta durante il ricovero e la testimonianza del personale medico che ha trattato la vicenda. Sembra anche che la sigaretta elettronica mostrata nelle foto (qui) non sia un modello particolarmente potente e questo rende ancora più improbabile la storia raccontata dal Sun. Infatti, le verifiche condotte non hanno trovato alcun riscontro.

 

4) Uno status per salvare la propria privacy su Facebook

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Le bufale che circolano sul web hanno l'incredibile capacità di ritornare in maniera ciclica. La cosa strana è che molti utenti sembrano non avere molta memoria, perciò cadono nuovamente in fallo pur trovandosi di fronte a notizie già sentite e smentite a più riprese. La colpa in questo caso è forse dell'ossessione di molti utenti di Facebook per la propria privacy, una preoccupazione che però va del tutto in contrasto con il fatto stesso di essere registrati a un social network che è in possesso di moltissimi dati personali ed è in grado di acquisirne di nuovi ad ogni nostra attività, che sia un post o un semplice "Mi piace". È tornato così a circolare in questi giorni lo status magico, in grado di impedire a chiunque, ma soprattutto a Facebook, di utilizzare i nostri dati, sulla base di un'autodichiarazione pubblicata sulla nostra stessa bacheca. Il testo sarà familiare a molti, è stato copiato e condiviso da decine di migliaia di persone in poche ore: «A partire da oggi, 2 novembre 2015 non do a Facebook o agli enti associati a Facebook il permesso di usare le mie immagini, informazioni o pubblicazioni, sia del passato che del futuro».

Come già spiegato in passato, incollare questo stato sulla propria bacheca non può avere alcun effetto legale: le condizioni d'uso di Facebook vengono infatti accettate al momento dell'iscrizione, l'unico modo per decidere di non sottostarvi è quello di cancellare il proprio account.

 

5) Elle Macpherson a 51 anni è ancora "The Body"
grazie alla dieta: «Il mio pH deve essere alcalino»

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La famosa modella Elle Macpherson, talmente perfetta da essere soprannominata "The Body", è stata intervistata questa settimana da una rivista di moda, alla quale ha rivelato il segreto della sua perfetta forma fisica. Soltanto tre anni fa, nel 2012, la modella aveva rivelato che la sua forma era frutto di duro lavoro, allenamento quotidiano e una dieta che escludeva i cibi più dannosi per il fisico. Secondo quanto riportato dal Corriere pochi giorni fa però, la showgirl avrebbe rivelato una novità: «Il vero segreto di bellezza per Elle [...] è una polvere proteica anti-ossidante, il Super Elixir, che la modella assume ogni giorno sciolta in liquido. Nella borsa - ha dichiarato - ho sempre un kit per controllare il pH delle urine per verificare che lo stato del mio corpo sia alcalino. Credo che la maggior parte dei disturbi derivi dal pH acido». L'intervista sarebbe in realtà uno spot per il prodotto che è stato largamente citato, cosa molto strana in mancanza di contratti di sponsorizzazione, e infatti nell'articolo viene spiegato che il Super Elixir è commercializzato dalla stessa Elle.

Quello che è più importante dire però è che il principio della dieta alcalina è una bufala medica smentita da anni e che non ha la minima base scientifica, perciò non andate a buttare tutti i limoni per far posto al bicarbonato: il nostro corpo non funziona in questo modo.

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