Un'indagine americana

La dieta si comincia di mercoledì Consiglio e parola di esperti

La dieta si comincia di mercoledì Consiglio e parola di esperti
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Mai a inizio della settimana e non in un giorno qualsiasi. Ma di mercoledì: sarebbe questo secondo uno studio effettuato da ricercatori americani della Cornell University il giorno ad hoc per cominciare una dieta. Insomma quello ideale per portare avanti i buoni proposti per il raggiungimento (e il mantenimento) del peso forma, con un piccolo auto-aiuto nelle scelte alimentari messe nel carrello. Che diventano più sane tra febbraio e marzo.

Il giorno. A fare la differenza sul successo dietetico può essere anche la scelta del giorno. Per iniziare a dare un taglio a calorie, grassi e junk food meglio cominciare da metà settimana. Il mercoledì sembra rappresentare il giro di boa per tutto: calano i giorni che separano dal fine settimana e pare si riduca anche il peso. Il successo del mercoledì sta nel fatto che in questa giornata si riuscirebbe ad aver una chiara idea di quello che è il proprio peso effettivo, che varia invece durante l’arco della settimana, raggiungendo picchi massimi. Spiegano i ricercatori del Food and Brand Lab della Cornell University: i picchi si registrano la domenica sera o il lunedì, per via degli stravizi o degli eccessi mangerecci del weekend, e le punte minime il venerdì o il sabato mattina quando sono stati smaltiti tutti gli effetti del passato relax e le calorie sono state bruciate dagli stress settimanali. Quindi “a pesi fatti”, di mercoledì si raggiungerebbe la media perfetta. Ma non solo: sarebbe anche il giorno in cui si conciliano e condensano, sempre per via del peso migliore, motivazioni e entusiasmi che spronano a prestare fede ai propositi slim.

 

 

Pesarsi tutti i giorni è meglio. Ci sarebbero, però, almeno due altri stratagemmi da seguire e che aiutano nel raggiungimento dell’obiettivo del peso. Il primo consiglia di pesarsi tutti i giorni: un responso soddisfacente (ovvero perfino un minimo calo ma costante) da parte della bilancia alle proprie rinunce mangerecce aiuterebbe infatti a non mollare e a dimagrire con più facilità. Lo attesterebbe uno studio dell’Università di Tampere, in Finlandia, e della statunitense Cornell University, pubblicato sulla rivista PlosOne, che ha coinvolto un piccolo numero di persone in sovrappeso, invitate a pesarsi regolarmente.

L’esperimento dimostrerebbe che quanto più spesso ci si pesa, tanto più si riesce a dimagrire: quindi meglio salire sulla bilancia tutti i giorni, ma se questa azione dovesse rappresentare uno scoglio, è bene imporsela almeno una volta alla settimana. Se non ci si pesa per più di sei giorni, spiegano i ricercatori, l’ago della bilancia tende a risalire, mentre un monitoraggio stretto del peso ne riduce le oscillazioni e aiuta a raggiungere l’obiettivo dimagrimento. Tant’è che i migliori risultati dietetici sono stati raggiunti proprio dai volontari che, nel tempo, sono rimasti ligi alla prova bilancia (dopo un anno, appena due volontari continuavano a misurarsi con assiduità perché pare che a poco a poco questa abitudine vanga persa).

In buona sostanza: vedersi addosso mezzo chilo in più rispetto alla pesata di un paio di giorni prima, indurrebbe a domandarsi quanto e come si sia sgarrato culinariamente parlando e, di conseguenza, a correggere subito la rotta, mentre se ci si pesa ogni due o tre settimane è più probabile che la situazione sfugga di mano, con fluttuazioni più consistenti e difficili da rimediare. Ma non è però una regola, e ogni caso va valutato sulla persona: infatti esistono anche soggetti per i quali una verifica giornaliera o troppo frequente possa essere negativa o crei insoddisfazione specie se, nonostante gli sforzi, il peso resta ancorato a quegli antipatici chili di troppo.

 

 

Attenzione al carrello della spesa. Acquistare alimenti appropriati aiuta a tener fede ai buoni propositi: è questa la seconda strategia pro-dimagrimento. E i mesi che arrivano possono favorire scelte più sagge. Un’indagine, ancora una volta della Cornell University e della Vermont Universi (USA), rivelerebbe che a partire dalla fine di gennaio si è portati a comperare (forse per via di un senso di colpa dalle trascorse feste natalizie) tre volte di più prodotti sani, come frutta e verdura, sebbene nel carrello ancora resti un’alta percentuale di cibi ipercalorici. Mentre, da febbraio-marzo, si comincerebbe a rientrare nei ranghi rinunciando agli eccessi alimentari ed acquistando il meglio e il più sano dal punto di vista salutistico. Abitudine che però dopo un po’ va a farsi friggere, nel vero senso della parola. Il consiglio degli esperti? Non limitare questa buon comportamento alimentare solo a qualche settimana, ma mantenere un equilibrio virtuoso per tutto l’anno.

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