La posta degli amori sfigati Per certi uomini, meglio un cane

Pubblicato:

Cara Alba,
So che leggerai spesso queste parole nelle lettere che ricevi, ma non posso fare a meno di chiederti perché capitino tutte a me. O meglio, sempre la solita, fastidiosa situazione. Trovo un ragazzo interessante, la conoscenza si approfondisce, magari scatta pure la scintilla, poi scatta sicuramente il limone e... «Te lo dico subito, non ti aspettare chissà che». Eccola, la frase. Tutti pronti a mettere le mani avanti, ché si sa mai che io li voglia sposarli immediatamente, così, sull’uscio di casa. Ma perché devono uccidere in questa maniera ogni passione, ogni poesia? Perché devono togliermi ancor prima di iniziare la voglia di provare a sognare?
Dafne

Cara Dafne,
la risposta alla tua domanda dovrebbe impiegare una riga: qualsiasi cosa provi, cerca di essere sempre tu quella che pronuncia questa frase per prima. Ma, per esigenze di impaginazione e per accortezza nei confronti della tua frustrazione, spenderò qualche parola in più. Il tuo problema ha un profilo pubblico e uno privato, secondo me. Parto dal primo. Il 2031 è l’anno zero dei matrimoni, secondo il Censis. A nessuno interessa, a nessuno conviene. Semplificando, banalizzando e spoetizzando molto, oggigiorno le donne devono comunque lavorare per vivere e gli uomini possono ottenere rapporti sessuali senza fare promesse della rispettabilità che solo il talamo coniugale poteva (può?) dare. Siccome detta così era troppo ruspante, l’hanno chiamata emancipazione e libertà sessuale. I più raffinati hanno elaborato il concetto di “amore fluido”. Tutto giusto, supportato dai dati, ma non è che questa ricostruzione mi abbia mai intortato granché. E qui veniamo al profilo privato: sai cosa fanno i calciatori quando sono frustrati? Fanno fallo. Stare calmi, negarsi, rendersi irraggiungibili, distanti, interessanti per essere inseguiti. Quello che fa il cane con l’osso praticamente. Anche questo è giusto, tutto supportato dall’evidenza. A questi soggetti, suggerisco comunque di preferire un cagnolino vero a una donna, per un legame sicuramente più sincero.

Seguici sui nostri canali