10 consigli per gli acquisti dalle retrocesse in Serie B

10 consigli per gli acquisti dalle retrocesse in Serie B
Pubblicato:
Aggiornato:

I giocatori delle squadre retrocesse in Serie B diventano una ghiotta occasione di mercato per le compagini che restano nel massimo campionato. Questa volta è toccato a Carpi, Frosinone e Verona. Nonostante la stagione non proprio brillante delle tre formazioni, nelle loro rose ci sono elementi che meritano grande attenzione. Alcuni sono giovani, altri un po’ meno ma si sono fatti valere. E allora la domanda è semplice: perché l’Atalanta non cerca qualche occasione? Abbiamo spulciato le rose delle retrocesse, escludendo i prestiti in scadenza al 30 giugno 2016 (rientrano tutti alla casa madre), e ci siamo concentrati su 10 ragazzi che potrebbero fare al caso della Dea. Conosciamoli.

 

1) Riccardo Gagliolo, terzino sinistro classe 1990 – Carpi, scadenza 2019

Riccardo_Gagliolo_Getty_Images

Nato a Imperia, fino a 22 anni era impegnato nei campionati dilettantistici. Compie il grande salto nell’estate del 2012, quando passa al Carpi in Lega Pro. La sua storia rappresenta il sogno di tutti i ragazzi che iniziano a giocare a calcio e, dopo la scalata alla Serie A compiuta con la maglia biancorossa, nel suo futuro potrebbe esserci addirittura la convocazione (grazie al doppio passaporto) con la nazionale svedese di Zlatan Ibrahimovic: lo staff tecnico dei gialloblù scandinavi lo segue da tempo. Terzino sinistro bloccato con ottime doti atletiche e all’occorrenza pure difensore centrale mancino, Gagliolo ha giocato con il Carpi 31 gare di campionato segnando anche 1 gol in 2.640 minuti. Con 11 cartellini gialli e un'espulsione per doppia ammonizione è facile immaginarlo come uno tosto in marcatura. L'Atalanta ha Brivio in scadenza nel 2017 e quindi Gagliolo (di due anni più giovane) potrebbe far comodo in alternativa a Dramè.

 

2) Antonio Di Gaudio, esterno d’attacco classe 1989 – Carpi, scadenza 2017

di-gaudio-carpi-luglio-2015-ifa

Cresta bionda, grande esplosività e numeri da applausi sono le caratteristiche principali di Antonio Di Gaudio. Palermitano di nascita e di estrazione calcistica (ha fatto tutte le giovanili in maglia rosanero), può giocare indifferentemente sulle due fasce d’attacco, anche se partendo da sinistra è in grado di sfruttare al meglio il suo destro. Castori lo ha spesso utilizzato per le sue doti di contropiedista e i risultati sono stati buonissimi: 3 gol (di cui uno in rovesciata) e 4 assist in 1.504 minuti complessivi (29 presenze, 16 da titolare) gli hanno permesso di mettersi parecchio in luce. A Bergamo potrebbe essere il cambio naturale di Gomez, oppure di D’Alessandro, nel tridente, può agire anche da seconda punta e contrattualmente è molto appetibile visto che è in scadenza nel giugno del 2017.

 

3) Kevin Lasagna, centravanti classe 1992 – Carpi, scadenza 2017

Carpi FC v Empoli FC - Serie A

In Emilia lo chiamo KL15 (Kevin Lasagna 15) e i suoi 5 gol da subentrato (oltre a 3 assist) lo mettono di fatto al centro delle trattative di mercato. Quasi mai titolare in campionato (sono solo 8 le gare in cui ha giocato dal primo minuto a fronte di ben 28 presenze da subentrante), il centravanti di movimento che ama la profondità nato a Suzzara ha spesso impressionato per la capacità di essere subito decisivo nel finale di gara. Il suo primo gol assoluto in Serie A lo ha segnato a San Siro contro l’Inter, il secondo a Firenze contro i viola e il terzo in casa contro la Roma (al Verona e all’Empoli le altre due reti). Il ragazzo venne portato a Carpi dall’attuale ds del Napoli Giuntoli e ha una media di un gol in Serie A ogni 296 minuti. Si parla per lui di interesse da parte del Napoli stesso, dell’Inter e della Fiorentina e anche se il Carpi proverà ad allungare il suo contratto non è affatto esclusa una sua partenza.

 

4) Arlind Ajeti, difensore centrale classe 1993 - Frosinone, svincolo 2016

AJETI

Di lui si parla poco, eppure questo roccioso difensore svizzero-albanese tra poche settimane disputerà gli Europei di Francia con la nazionale di De Biasi. Da svincolato. Avete capito bene: il suo contratto con il Frosinone, firmato lo scorso 24 novembre, prevedeva il rinnovo automatico per due stagioni in caso di salvezza dei ciociari in Serie A, ma vista la retrocessione Ajeti è libero di accasarsi dove vuole. Nella lista dei pre-convocati per la rassegna continentale il suo nome è presente al pari di quello dell’atalantino Djimsiti. Con il Frosinone il numero 93 ha giocato 16 partite sulle 24 disponibili dopo il suo arrivo, riuscendo anche a timbrare con un gol la gara d’esordio giocata sul campo del Sassuolo. Curiosamente, nella stessa partita, Ajeti segnò anche un’autorete. Può giocare sia come difensore centrale che come terzino destro.

 

5) Luca Paganini, ala destra classe 1993 - Frosinone, scadenza 2018

Luca Paganini

Con le dovute proporzioni, è il “Bellini” del Frosinone. Nato a Roma da una famiglia di ballerini (il padre Raffaele è un artista molto stimato in ambito teatrale), la sua storia calcistica è quasi interamente legata al Frosinone, con una piccola parentesi di soli 3 mesi nel 2011 che lo portò a giocare nel Fondi. Stellone, mister del Frosinone, lo conobbe in Primavera e decise di aggregarlo alla sua rosa. Eroe dei play-off che valsero la promozione in B nel 2014, Paganini può giocare sia esterno destro nel 4-4-2 che da attaccante nel tridente. Le sue caratteristiche assomigliano a quelle di D’Alessandro, di cui potrebbe essere una valida alternativa: ama inserirsi per cercare il gol, punta costantemente l’uomo e ha buoni fondamentali. Nella stagione appena conclusa ha giocato 1.838 minuti (27 presenze) segnando 2 gol e fornendo 3 assist.

 

6) Federico Dionisi, attaccante classe 1987 – Frosinone, scadenza 2017

Federico Dionisi

Ha segnato 23 gol e fornito 15 assist nelle ultime due stagioni giocate con il Frosinone tra Serie B e Serie A, nel campionato in corso si è spesso adattato giocando vicino ad un centravanti di peso come Ciofani e, a 29 anni ancora da compiere, ha all’attivo già 243 presenze, 84 reti e 34 assist tra Italia e Portogallo. Nella stagione 2013/2014 il Livorno lo spedì in prestito nel massimo campionato lusitano, dove con la maglia dell’Olhanense collezionò 24 partite, 8 gol e 3 assist togliendosi anche lo sfizio di segnare al Porto. Può giocare sia da punta centrale che da attaccante esterno, in carriera si è sempre dovuto sudare quasi tutto e nel suo palmares spicca la doppietta che ha regalato la prima storica vittoria del Frosinone in Serie A contro l’Empoli al Matusa.

 

7) Daniel Ciofani, centravanti classe 1985 – Frosinone, scadenza 2019

Frosinone-Crotone serie B

È stato, in assoluto, l’attaccante più sorprendente della stagione appena conclusasi di Serie A. Arrivato nel calcio che conta alla soglia dei 30 anni, Daniel Ciofani ha realizzato ben 9 reti, che non sono però servite a salvare i ciociari, ma che lo hanno fatto conoscere al pubblico italiano. La sua storia parte da lontano. In passato ha segnato tanti gol anche nelle categorie inferiori, ma è con la maglia del Frosinone che è riuscito, dal 2013 in avanti, a fare un bel filotto: 17 gol in Lega Pro, 13 in B e 9 in A. Le sue caratteristiche fisiche possono ingannare, perché nonostante i 191 centimetri di altezza non è solo uno spilungone che può fare da torre per i compagni. Il paragone con Luca Toni è stato spesso usato per lui: ha un buon piede e potrebbe rappresentare un’alternativa low-cost nel reparto d’attacco di chi si giocherà la salvezza nel prossimo campionato.

 

8) Matteo Bianchetti, difensore classe 1993 – Verona, scadenza 2019

bianchetti-azione-italia-under-21-ottobre-2014-ifa

Con la Primavera dell’Inter ha vinto la Next Generation Cup nel 2011/2012 battendo in finale l’Ajax, torneo europeo under 19 che la formazione allora allenata da Stramaccioni conquistò stupendo un po’ tutti. Successivamente è passato all’Empoli, allo Spezia e al Verona, e solo quest’anno ha trovato un po’ di continuità in Serie A, collezionando 23 presenze e segnando anche un gol. Raccontata così, la sua storia sembra comune a tanti ragazzi che non riescono a rispettare le grandi attesa, ma basta ricordare un piccolo particolare per capire che questo centrale dal grande fisico (189 centimetri per 80 kg) potrebbe esplodere da un momento all’altro: con la Nazionale Under 21 di Di Biagio, Bianchetti ha spesso giocato da protagonista indossando anche la fascia da capitano. Ha grande senso della posizione, è deciso nei contrasti e a soli 23 anni può ancora dire molto in Serie A.

 

9) Federico Viviani, centrocampista classe 1992 – Verona, scadenza 2020

federico viviani

Il suo idolo è Daniele De Rossi. Per qualche stagione è riuscito anche ad allenarsi insieme a lui nella prima squadra della Roma e chissà che un giorno non possa tornare nella Capitale dalla porta principale. Federico Viviani è un centrocampista molto interessante, classe 1992. Il Verona lo ha riscattato dalla Roma per ben 4 milioni di euro, ma si dice che i giallorossi abbiano una contro-opzione su scrittura privata che li garantisce per il futuro e potrebbero ricomprarselo. A parte tutto questo, il campionato di Viviani a Verona è stato buono e se non fosse stato per una pubalgia prima e per un intervento alla caviglia poi, le sue presenze sarebbero state molte di più rispetto alle 19 collezionate con 3 gol e 5 assist all’attivo. Abilità nei tackle, visione di gioco, gran tiro con un destro spesso meraviglioso sono i suoi pregi; non fa invece del dinamismo e della corsa il suo forte. Un nuovo Cigarini? Dovesse partire il numero 21 emiliano potrebbe essere una buona soluzione.

 

10) Artur Ionita, centrocampista centrale classe 1990 – Verona, scadenza 2017

Soccer: Serie A; Verona-Chievo

Ha iniziato la stagione con un infortunio che lo ha costretto ad operarsi di ernia inguinale, ma una volta completato il recupero è entrato tra i titolari e non è più uscito dal campo. Con 31 presenze (ben 27 da titolare), 4 gol e 2 assist è stato uno dei più positivi nella disastrosa annata del Verona. A gennaio su di lui c’erano anche gli occhi del Napoli e il suo futuro sembra già segnato, nel senso che dovrebbe rimanere in A. Giunto nella massima serie italiana dalla formazione svizzera dell’Aarau, il suo inserimento è stato immediato anche perché parla ben 6 lingue (moldavo, rumeno, italiano, tedesco, russo e inglese) e adesso che la squadra gialloblù è retrocessa per lui si aprono scenari di mercato interessanti. Primo giocatore moldavo ad esordire in A, ha doti atletiche molto importanti (185 centimetri di altezza) e un piede sinistro delicato. È in scadenza a giugno 2017, il momento giusto per provare ad ingaggiarlo è adesso.

Seguici sui nostri canali