Se Cristante parte davvero è pronto Roberto Soriano

Se Cristante parte davvero è pronto Roberto Soriano
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Chi è Roberto Soriano, l’uomo che potrebbe sostituire Bryan Cristante alla Dea? Sono giorni molto importanti in casa Atalanta, il mercato è in fermento anche se non ci sono ancora movimenti ufficiali. La società nerazzurra non resta di certo a guardare in vista della prossima stagione. Il nome più importante che circola è quello di Roberto Soriano, centrocampista attualmente in forza al Villareal che è reduce da una stagione in ombra e che potrebbe arrivare a Bergamo per rilanciarsi.

 

 

Il tedesco d’Italia cresciuto nel Bayern. Il ragazzo classe 1991 ha la particolarità di essere italiano al cento per cento pur essendo nato a Darmstadt, città di 150mila abitanti appena sotto Francoforte. I suoi genitori sono italianissimi (provengono dall’Irpinia) e lui, insieme al fratello Elia di due anni più grande, ha sempre avuto tra i piedi un pallone. I primi calci li ha fatti proprio nella squadra della sua città, il passaggio al Bayern di Monaco è decisivo perché in un torneo in Thailandia viene visionato da tanti osservatori tra cui lo scout Luca Gotti che lo seleziona subito per l’Italia Under 17. I passaggi in Under 19 e Under 21 sono quasi automatici, il ragazzo gioca per l’Italia e i primi a notarlo sono Marotta e Paratici che lo portano alla Sampdoria in Primavera. Dopo un prestito all’Empoli in Serie B per maturare, il ritorno a Genova nell’estate 2011 coincide con la promozione in Prima squadra e il ragazzo, con 16 presenze e 1 gol, contribuisce al ritorno in Serie A dopo una stagione travagliata che ha visto avvicendarsi sulla panchina Atzori e Iachini. Dal campionato successivo, annata 2012-2013, Roberto Soriano inizia una crescita continua tra club (Sampdoria e Villareal) e nazionale.

 

 

Quel gol al Barcellona e tutti gli altri numeri. Nel gruppo guidato da Ciro Ferrara che si apprestava ad affrontare la ritrovata Serie A, Soriano fu un elemento importante e la sua caratura internazionale balzò subito all’occhio di tutti. Il 20 agosto del 2012, il ragazzo maglia numero 21 segnò dopo appena un minuto il gol decisivo di testa in casa del Barcellona nel Trofeo Gamper: quel tuffo sul prato del Camp Nou è valso la conquista del torneo e ha svelato a tutti le potenzialità di un ragazzo che nei successivi sei anni ha continuato la sua crescita. Tra serie A e Liga Spagnola, Soriano ha già collezionato circa 180 partite con 27 gol all’attivo e 17 assist, il suo ruolo è quello di centrocampista ma come tutti i calciatori moderni sono la duttilità e l’importante struttura fisica a risultare decisivi. Che sia da trequartista, da esterno di sinistra o da centrale di centrocampo, Soriano potrebbe dare diverse soluzioni a mister Gasperini ed è chiaro che il suo arrivo coprirebbe al meglio la partenza di Cristante. L’operazione non è semplice, il cartellino costa 15 milioni e la proprietà attuale è del Villareal ma dopo una stagione un po’ in ombra e sfruttando i buoni rapporti con il suo agente (lo stesso di Paloschi) una soluzione si può trovare.

 

 

Operato Gosens, menisco rotto. In attesa dei primi movimenti di mercato ufficiali, l’Atalanta ha fatto sapere attraverso il suo sito ufficiale che il tedesco Gosens è stato operato per sistemare un problema al menisco. L’intervento è stato fatto dal professor Benazzo al Policlinico San Matteo di Pavia, per la Dea c’era il dottor Bruzzone al seguito del ragazzo e, da quanto trapela, tutto è andato per il meglio. Gosens verrà dimesso oggi e inizierà a brevissimo il percorso di riabilitazione. L’infortunio era arrivato a Cagliari prima della fine del primo tempo, quando il numero 8 si è praticamente piantato davanti alla panchina di Lopez. La situazione esterni in casa nerazzurra è da monitorare, con Spinazzola verso la Juventus e Gosens ai box l’unico attualmente sano e certo di rimanere è Castagne, mentre per Hateboer ci sono sempre molte sirene tedesche e soprattutto inglesi a confermare una possibile partenza: l’esterno nel giro della Nazionale olandese è molto apprezzato all’estero e se arrivasse davvero un’offerta da dieci milioni la partenza sarebbe inevitabile, con la Dea che è comunque già attiva per trovare sostituti.

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