Tre cose che fanno incazzare Senza perdere il buonumore

Tre cose che fanno incazzare Senza perdere il buonumore
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«Bepo, manera te gregnet? (come mai ridi?)».

Nonostante il 3-1 da rosicamento totale, il Bepo è di buon umore. Strano, stranissimo vederlo così dopo una gara che l’Atalanta ha perso. Mi preoccupo subito del fatto che la reazione emotiva sia questa, ma lui mi prende immediatamente in contropiede: «Fabio, abbiamo perso sul campo, ma ho capito ancora una volta che siamo speciali. E con questo clima abbiamo ancora tutte le possibilità di scrivere pagine importanti di storia».

«Parli dell’applauso finale?».

«Prima della fine, è molto diverso. Ed è partito tutto in modo spontaneo dopo un errore di Ilicic, non dopo un gol. Questo è speciale. Se dai tutto in campo, i tifosi lo capiscono e ringraziano. “La maglia sudata sempre”, ricordiamocelo senza farci annebbiare dal risultato».

«Giusto Bepo, anche perché concedere nella tua metà campo dieci minuti al Milan su 96 di gioco è qualcosa di importante. Sono la quarta del torneo, mica una squadra di serie D qualsiasi».

«E dopo i ghà u centravanti fo di strass… (e hanno un centravanti fortissimo)».

 

 

«Porco cane, vest che perla l’1-1? (hai visto che perla la girata del pareggio?)».

«Un gol meraviglioso. Anche al replay ho visto come l’ha toccata e quanto è stato profondo nell’anticipo tentato da Djimsiti. Niente da dire, bravissimo lui e incolpevole anche Berisha».

«Berisha però...».

«Sbaglia sul 3-1, esce male però Fabio bisogna che ci capiamo. L’Atalanta ha il portiere della Nazionale albanese come la Lazio ha il suo vice. Non tutti possono avere Donnarumma e tra quelle che corrono insieme a noi ci sono Olsen (ne ha combinate di peggio), Lafont (lasciamo perdere) e Audero. Certo, il Torino con Sirigu è messo meglio ma non credo che sia semplice averne uno migliore».

«Bepo, mi irrita la tua serenità mentre io rosico!».

«Fabio, ti dico tre cose che mi hanno fatto incazzare?».

«Vai».

 

 

«Prima di tutto il mancato giallo a Bakayoko. Devi far capire subito che hai la partita in pugno. Secondo, l’errore di Hateboer sul 2-1: quella palla rinviata così mi provoca fastidio come la sabbia nelle mutande perché è un errore proprio banale. E poi, ultimo ma peggio di tutti, Conti!».

«Che è successo?».

«Io ero appena uscito, ma ho letto in giro qualcuno che racconta di un dito medio sulla bocca per zittire alcuni fischi parecchi minuti dopo la fine del match. Non si fa, nel modo più assoluto».

«Io è meglio che non mi esprimo».
«Me invece do fo de matt! Inaccettabile…».

«Bepo, ora Torino e Firenze».

«Guarda Fabio, io le gestirei come Roma e Copenaghen…».

«Sai che ci pensavo anche io?».

«Nella gara di andata della semifinale è troppo importante tenere il discorso aperto pensando al ritorno che si gioca a fine aprile. Mancano due mesi e praticamente si giocherà in un’altra stagione, meteorologicamente parlando».

«Quindi a Torino faresti qualche cambio?».

«Certo: Masiello dietro, Pasalic in mezzo e Gosens sugli esterni. Con Barrow e magari Kulusevki davanti…».

«Minchia Bepo, fanno 5 cambi».

«Oggi la Coppa Italia è prioritaria su tutto: per il campionato c’è tempo».

«E #VeniamoAPrenderviTutti è sempre il nostro motto».

«Brao giornalista, mola mia! (bravo giornalista, non mollare)»

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